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Moviolone Atalanta-Salernitana: Aureliano aiutato dal Var sul primo rigore

Un match senza storia, ma che passerà alla storia, quello diretto ieri  dal signor Gianluca Aureliano di Bologna fra Atalanta e Salernitana. Dopo un inizio equilibrato fra le due squadre, in cui il direttore di gara ha estratto un giallo pesante e assegnato due calci di rigore, la partita si è messa in discesa per l’Atalanta e, dunque, anche per l’arbitro emiliano. Quest’ultimo, col passare dei minuti, ha utilizzato il fischietto sempre meno, avendo dinanzi a sé scelte non complicate; in fin dei conti: sufficienza piena.

Il moviolone di Atalanta-Salernitana

Il primo episodio degno di nota lo si ha al 10’ quando Hojlund va giù in area di rigore granata, lamentando una trattenuta di Fazio. L’arbitro fa subito segno di rialzarsi, ritenendo il contatto troppo lieve. A giudicare dal replay, i due si strattonano a vicenda e, una volta entrati in area, l’attaccante si lascia cadere piuttosto facilmente: decisone corretta. Rigore che però arriverà 8′ più tardi a causa della spinta di Fazio, ancora in marcatura su Hojlund. Inizialmente il direttore di gara assegna punizione dal limite ma, dopo un rapido silent check col Var Dionisi, è costretto a cambiare la decisione in quanto il contatto è iniziato all’interno dell’area. Rigore che verrà poi trasformato da Lookman e che porterà sul 2-1 la Dea.

Al 30’ Koopmeiners rifila un pestone a Coulibaly, generando il classico “Step on foot” che induce l’arbitro ad estrarre il primo ed unico giallo del match. Ammonizione pesante per il centrocampista olandese, il quale era diffidato e salterà il prossimo turno contro la Juventus. Sette minuti prima del duplice fischio, Aureliano assegna il secondo calcio di rigore ai padroni di casa; protagonisti dell’accaduto ancora una volta il difensore argentino ed il giovane attaccante nerazzurro. In questa circostanza però non ci sono dubbi: lo sgambetto di Fazio ad Hojlund è netto ed al centro dell’area. Dagli undici metri va Koopmeiners che si fa parare da Ochoa, ma sulla respinta mette dentro il 4-1. Nel secondo tempo, poco o nulla da rivedere per il fischietto emiliano che è dovuto intervenire raramente per interrompere il gioco, complice anche il risultato ormai compromesso.

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