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Moviolone Genoa-Salernitana: Di Bello non concede un rigore ai rossoblu

Una gara come Genoa-Salernitana, sentita e particolarmente importante per la classifica di entrambe le squadre, non poteva essere semplice da gestire e infatti Marco Di Bello ha commesso qualche errore. Il più grave è di certo il mancato rigore assegnato al Genoa al 53′. Nell’occasione Dragusin si perde per un attimo Destro, che gli sfila davanti in area di rigore, il centrale di proprietà della Juve lo trattiene per la maglia impedendogli di concludere al meglio verso la porta. L’attaccante rossoblù riesce comunque a tirare, trovando le mani sicure di Sepe, ma su un eventuale calcio di rigore non si può applicare la regola del vantaggio. Il fischietto di Brindisi allora ha valutato di lieve entità la trattenuta del difensore rumeno, perché altrimenti il Var, di cui era responsabile Luca Banti, sarebbe potuto intervenire e correggere la decisione, come spiega anche l’ex arbitro Luca Marelli nel post partita su Dazn: “La trattenuta c’è ed è molto evidente e prolungata. Sarebbe stato preferibile assegnare il calcio di rigore. Il Var non è potuto intervenire perché sulla trattenuta c’è una valutazione soggettiva dell’entità. È un errore dell’arbitro, non mi aspettavo nessuna on field review perché non è un episodio che è sfuggito all’arbitro, che l’ha visto e valutato in campo. Se non avesse visto la trattenuta invece si sarebbe trattato di missed incident e il Var sarebbe potuto intervenire. Se Blessin fa bene a essere arrabbiato? Fossi in lui lo sarei anch’io“.

Sarebbe invece potuto intervenire il Var in caso di errore sul gol di Portanova annullato per fuorigioco all’11’, ma l’offside era evidente anche in presa diretta e la conferma del giudizio dell’assistente Luca Mondin, che aveva sbandierato subito dopo la rete, ha fatto presto ad arrivare.

Proprio dopo l’occasione del penalty negato ai padroni di casa, la partita si è particolarmente innervosita e sono arrivati diversi cartellini. Un minuto dopo il mancato fischio Sturaro entra in maniera molto dura su Ederson, per poi scambiare anche qualche parola di troppo con Di Bello, probabilmente relativa soprattutto al rigore reclamato pochi istanti prima, così il capitano rossoblù si becca il primo giallo dell’incontro. Al 60′ viene ammonito anche Badelj, che atterra Bonazzoli in scivolata mentre l’attaccante si apprestava a puntare l’area avversaria. Al 62′ tocca a Mazzocchi entrare nel taccuino del direttore di gara, per aver fermato Yeboah evitando che potesse avviare una ripartenza sulla fascia. Al 66′ un altro brutto intervento viene punito con un altro cartellino giallo, stavolta il fallo è di Rovella su Verdi. Infine al 75′ c’è l’ammonizione per Dragusin, costretto ad atterrare Ekuban dopo che aveva lavorato bene il pallone su un lancio lungo, sarebbe potuta essere tra l’altro la seconda nel caso in cui il rigore fosse stato assegnato, perché in quel caso sarebbe stato imprescindibile anche il cartellino. Somma di ammonizioni risparmiata anche a Sturaro, di cui Bonazzoli evita il rientro con un gioco di prestigio durante una potenziale ripartenza al 72′, beccandosi un calcione che l’arbitro vede e sanziona con un semplice calcio di punizione.

 

 

 

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