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Moviolone Salernitana-J.Stabia, serata dura per Fourneau: cartellini ok, mancano due gialli alle vespe

Due espulsi e dieci ammoniti, diversi altri richiami all’ordine. Per Francesco Fourneau di Roma 1 non è stata una direzione arbitrale tranquilla ieri nel derby tra Salernitana e Juve Stabia.

Il fischietto laziale è stato subito impegnato dopo cinque giri di lancette: sacrosanto il cartellino rosso sventolato sotto il naso di Ramzi Aya. Vistosa e prolungata la trattenuta da ultimo uomo dell’ex pisano ai danni dello sgusciante Canotto, quasi a portargli via la maglia, quando lo stabiese poteva trovarsi a tu per tu con Micai. Dopo quella commessa da Lombardi contro la Cremonese, è la seconda e pesantissima ingenuità di un calciatore granata che – fortunatamente per la squadra di Ventura – non condizionerà l’intera gara in termini di risultato. Al minuto otto, Kiyine su Calò rischia la gamba tesa, Fourneau fischia solo calcio di punizione e non estrae il giallo. Decisione tutto sommato saggia, non si trattava di un intervento cattivo. Poi arriva il secondo rosso per la Salernitana in poco tempo: lo guadagna – anche stavolta in maniera più che sciocca – Lamin Jallow, che uscendo dal campo perché sostituito da Karo, si esibisce in un insulto ad alta voce diretto a Fourneau: “Arbitro di m…”. A due passi c’è il quarto uomo, Illuzzi di Molfetta, che via auricolare avvisa il direttore di gara: il rosso è servito. La gara si accende e si innervosisce perché la Salernitana è in dieci e la Juve Stabia, nonostante questo, non riesce a sfondare: testa a testa tra Gondo e Di Mariano al limite dell’area granata, con l’ivoriano che aveva subito una pallonata a gioco fermo (involontaria, da Calvano) ed era andato a muso duro sull’ex veneziano, credendolo il responsabile; Di Mariano si lascia cadere, Fourneau opta per l’ammonizione a entrambi nel tentativo di placare gli animi. Che riesce, perchè la mezzora fila liscia senza interventi disciplinari grossissimi. Al 41′ Kiyine rischia su Calò in area, ma il centrocampista stabiese tocca con un braccio e l’arbitro giustamente fischia una punizione in favore dei granata. Fallo di frustrazione al 43′ per Mallamo su Di Tacchio poco oltre la linea di centrocampo: giusto il giallo. L’ammonizione sarebbe stata il provvedimento più giusto anche al secondo minuto di recupero nei confronti di Forte, che scalcia Di Tacchio in uscita in netto ritardo.

A inizio ripresa Akpa Akpro rischia tantissimo intervenendo ai danni di Elia sul lato corto dell’area di rigore: lo stabiese gli scappa, lui lo trattiene iniziando fuori area e proseguendo dentro. Fourneau concede un calcio di punizione sulla linea ed estrae il cartellino giallo all’ex Tolosa. Decisione non facile da prendere: il fischietto considera l’inizio del fallo che avviene quando Akpa mette la mano su Elia fuori area. Netto al 62′ l’intervento scorretto di Troest su Gondo: giustissimo il giallo, l’ex Novara va in ritardo. L’attaccante granata farà ammonire in seguito altri tre elementi delle vespe. Tocca a Ricci un paio di minuti più tardi, dal lato opposto. Anche in questo caso il cartellino c’è tutto. Al 71′ Canotto protesta per una trattenuta ai suoi danni di Dziczek in area: chiede con veemenza il rigore, ma è lui a lasciarsi cadere. Arriva il giallo un paio di minuti più tardi per Allievi, ancora per fallo su Gondo: il centrale stabiese ne evita la ripartenza nella metà campo della Salernitana, fallo e ammonizione senza alcun dubbio. L’ex del settore giovanile della Fiorentina causa l’ammonizione pure di Calvano a 12′ dal termine, costringendolo alla trattenuta netta. Altro cartellino che c’è – ed è pesante – lo rimedia Dziczek che frana su Ricci sulla trequarti all’85’: il polacco era diffidato e salterà Ascoli. Nell’occasione avrebbe dovuto e potuto prestare più attenzione e temporeggiare, prima di intervenire, perché l’avversario non era in posizione pericolosa. Poco dopo si ripete anche Maistro: scivolata gratuita in ritardo su Addae e giallo che fiocca ancora. Pure l’ex reatino era diffidato. Finisce sul taccuino dei cattivi anche Calò (netto sgambetto su Maistro in ripartenza). Avrebbe meritato l’ammonizione anche Addae, che nel finale manda a quel paese arbitro, ma Fourneau non se ne accorge.

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