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Moviolone Salernitana-Lecce: Maggioni sorvola su un paio di gialli, offside Jallow sul gol

Direzione di gara da 5,5 per il signor Maggioni di Lecco, esordiente ieri sera all’Arechi. L’arbitro lombardo ha sostanzialmente tenuto in mano tutta la partita, incappando solo in un paio di situazioni border line. Un paio di cartellini in più avrebbero potuto essere mostrati ai calciatori del Lecce, mentre in una terza situazione c’è più responsabilità del suo secondo assistente (il reggiano Mattia Scarpa). Il riferimento è al gol della bandiera della Salernitana, viziato da una posizione di fuorigioco di Lamin Jallow nel ricevere il filtrante di Di Gennaro su calcio di punizione: il gambiano scatta di poco avanti alla linea dei difensori salentini, disposti in orizzontale sulla linea dell’area di rigore, e mette al centro il pallone che Andrè Anderson scaraventa in porta. Corretto, invece, il comportamento nel primo tempo, sempre dallo stesso lato, sul gol del vantaggio giallorosso di Palombi: è Perticone a tenerlo in gioco.

Giusti i cartellini. Al 12′ forse il direttore di gara avrebbe potuto fare di più per punire Lucioni, in netta trattenuta su Andrè Anderson che si era elegantemente liberato di tacco. Il brasiliano, come a Palermo, è stato oltremodo randellato anche ieri sera. “Fa parte del gioco, è l’elemento di maggior talento”, si è poi giustificato in sala stampa lo stesso Lucioni. All’ex beneventano il giallo viene sventolato però al 27′ – ed è sacrosanto – dopo l’ennesimo intervento killer sull’ex Santos. Un minuto prima il fischietto si era beccato le lamentele dei calciatori del Lecce per essersi involontariamente frapposto nella traiettoria della battuta di un calcio di punizione dal limite che, tramite uno schema, avrebbe portato Petriccione alla conclusione.

Nel secondo tempo, dopo soli due minuti, un dubbio intervento di Djavan Anderson su Scavone in area di rigore fa scattare le proteste di Liverani e soci: l’olandese sbilancia il centrocampista avversario mentre riceve un pallone all’indietro pronto da calciare (tanto che lo spedisce in modo sbilenco sul fondo), Maggioni ha visuale aperta e lascia correre. L’episodio, anche dopo la visione al rallentatore, lascia qualche dubbio perchè l’ex laterale del Bari non trattiene il suo impeto. Fa certamente bene, poi, l’arbitro a non fischiare la massima punizione al 25′ quando ancora Djavan Anderson sbaglia tutto in diagonale difensiva su Calderoni, lanciato a rete a tu per tu con Micai: l’intervento del portiere in disperata scivolata col piede è rischioso ma completamente regolare, sul pallone. Al 27′, dopo il gol dell’1-2, la giusta ammonizione a Minala, andato letteralmente ad “aggredire” l’estremo difensore ospite per recuperare il pallone in fondo al sacco: da regolamento, si può fare solo se la sfera è “libera”. Ultimo episodio degno di nota a dieci minuti dal termine, quando l’arbitro avrebbe dovuto ammonire Pettinari: a gioco abbondantemente fermo, dopo un fuorigioco fischiatogli contro, l’attaccante pugliese continua a giocare e deposita il pallone in fondo al sacco con il chiaro intento di perdere dei secondi preziosi. Da regolamento avrebbe dovuto esserci l’ammonizione.

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