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Moviolone Salernitana-Palermo, prova incolore per Abbattista. Offside Bocalon, giusto annullare

Finisce in parità la prima uscita stagionale della Salernitana che contro il Palermo impatta 0-0. La gara è stata diretta non senza sbavature dal fischietto molfettese Eugenio Abbattista, al suo settimo anno in cadetteria, ben coadiuvato dagli assistenti Cristian Rossi della Spezia e Gianluca Sechi di Sassari.
La gara non è stata affatto entusiasmante nella prima frazione, che ha vissuto momenti a dir poco soporiferi e senza episodi degni di nota da poter segnalare. La gestione di gara di Abbattista è parsa sin da subito piuttosto approssimativa, focalizzatasi principalmente sulla volontà di fischiare il giusto ma senza porre troppa attenzione all’aspetto relativo alla prevenzione, ben evidente nella ripresa con gli umori esacerbatisi nonostante i ritmi tipici di una partita agostana.
Eloquente in merito anche il linguaggio del corpo del fischietto pugliese: pigrizia nello spostamento sul terreno di gioco, gestualità a dir poco eccessiva, colloqui coi calciatori inconcludenti perché basati sull’inutile spiegazione di decisioni tecniche anziché su motivi preventivi relativamente all’ambito comportamentale. Ne consegue, dunque, una confusione disciplinare abbastanza evidente, culminata con l’allontanamento a dir poco sorprendente del tecnico salernitano Colantuono (successivamente anche del preparatore dei portieri Coccia, per proteste).
Già il primo giallo del match al minuto 28 ai danni di Pucino pare abbastanza ingeneroso, dal momento che non sembra esserci un vero e proprio contatto imprudente con Salvi. Un minuto prima, invece, è bravo il primo assistente Rossi a restare giù con la bandierina nella prima vera occasione gol della gara, con lo stesso Salvi che parte in posizione decisamente regolare al momento del passaggio del compagno.
Nella ripresa i ritmi salgono e colgono decisamente impreparato Abbattista, il quale fatica a reggere l’aumento agonistico e soprattutto un clima di gara molto meno distensivo. La giacchetta nera di Molfetta è però brava a non farsi trarre in inganno da una caduta di Castiglia in area siciliana al primo minuto della ripresa: il calciatore granata crolla infatti al suolo per un contatto veniale (e cercato) col suo avversario, ma certamente non per negligenza subita. Cinque minuti dopo i padroni di casa reclamano un altro rigore per un presunto tocco col braccio di Bellusci: anche in questo caso Abbattista vede bene, dal momento che la sfera tocca il calciatore rosanero sul volto, e per giunta in una posizione talmente ravvicinata che anche un eventuale tocco col braccio avrebbe comunque potuto ritenersi non punibile.
La discreta direzione sul versante tecnico fa da contraltare ad una prova decisamente negativa per quel che concerne l’aspetto disciplinare: al minuto 14 della ripresa Abbattista ammonisce Di Tacchio per un normalissimo scontro di gioco con Fiordilino nei pressi della tre quarti. Da qui, il fischietto pugliese vive cinque minuti di totale apnea, in cui allontana Colantuono senza neppure il più classico dei richiami, e in cui resta addirittura fermo e immobile, quasi disinteressato, quando le due squadre vengono a scaramucce reciproche al 17’. Nel mentre, Abbattista estrae il primo giallo per gli ospiti ai danni di Murawski, ma pare un giallo chiamato più dall’ambiente che dall’imprudenza dovuta all’intervento in sé del calciatore rosanero.
Passato il momento di criticità, la gara torna a livelli umorali abbastanza gestibili, con i granata che spinti dal pubblico provano a trovare la rete della vittoria. E la rete arriva, ma è solo illusione: sugli sviluppi di un calcio di punizione guadagnato da Bocalon per un intervento in ritardo di Bellusci (giustamente ammonito nell’occasione), lo stesso Bocalon insacca su respinta imprecisa di Brignoli, ma l’azione viene giustamente annullata dal primo assistente Rossi per posizione irregolare dell’attaccante granata. Dopo tre minuti di recupero la gara giunge al termine. Gara d’agosto sì, ma da un fischietto al settimo anno in B – mai come quest’anno in pole position per la promozione in massima serie- ci si attendeva sicuramente qualcosa di più (e di meglio).

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