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Moviolone Salernitana-Pordenone. Male Rapuano: eccessivo rosso a Capezzi, c’era rigore su Tutino

Quando c’è il signor Antonio Rapuano in campo, i cartellini piovono: prima di ieri, l’arbitro riminese aveva una media di un cartellino ogni sei falli. In Salernitana-Pordenone (tre rossi, compreso quello a Castori, e dieci gialli) ha mantenuto la media, anzi l’ha abbassata visto che i 13 cartellini totali sono arrivati su 32 falli fischiati. Ma il metro di giudizio impari utilizzato e un episodio molto dubbio in area dei friulani ha fatto letteralmente infuriare la Salernitana, visto che le decisioni del fischietto 35enne hanno decisamente condizionato l’andamento della partita a sfavore dei granata. Prestazione insufficiente.

LA PARTITA. All’inizio Rapuano opta per rimproveri. All’8′ Capezzi viene subito richiamato in seguito a proteste dopo un intervento ai danni di Caló; trascorsi tre minuti, arriva un altro richiamo a Lopez che, a ridosso della linea laterale, spinge Caló a protezione della palla che esce dal campo, intento a guadagnarsi la touche. Il direttore di gara invita l’uruguaiano alla calma, consigliandogli di evitare questi contatti. Al 19‘ Mallamo nel tentativo di superare Bogdan, poco fuori l’area di rigore, alza il pallone che sfiora di pochissimo il braccio del difensore. Nonostante le proteste del 30 neroverde l’arbitro lascia proseguire.

Alla mezzora l’episodio principale della moviola: Capezzi interviene in scivolata su Barison a metà campo: l’arbitro decide di espellerlo senza esitazioni. Il centrocampista granata entra effettivamente in ritardo e non cerca il pallone, complice anche la finta di corpo dell’avversario che lo lascia scorrere, ma al momento dell’impatto ritrae nettamente il piede per evitare di far male, dunque senza affondare col piede a martello. Era un fallo da sanzionare certamente con l’ammonizione, ma non cattivo a tal punto da meritare un rosso così frettoloso. Va detto che Rapuano era in posizione decisamente favorevole, con una visuale perfetta. Ovviamente nella circostanza non mancano le proteste da parte dei campani ed arriva anche un rosso sulla panchina; su suggerimento del quarto uomo, Rapuano estrae il cartellino anche a Castori per essersi fatto scappare qualche parola di troppo. Granata dunque in dieci uomini e senza il proprio allenatore. Al minuto 38 arriva il primo giallo della gara: Di Tacchio interrompe la corsa di Mallamo diretto verso l’area di rigore. Sanzione che stavolta ci sta e cha sarà poi fatale. Quattro minuti più tardi altra ammonizione, sempre in casa Salernitana. Questa volta giallo rivolto a Tutino per proteste; l’attaccante granata non ritiene scorretta la spallata ai danni di Caló in fase offensiva. Il direttore di gara non è dello stesso avviso e decide di sanzionarlo.
La ripresa si apre con un altro cartellino, il primo per gli ospiti. Al 50’ Diaw impedisce a Belec di rinviare e si prende il giallo come da regolamento. Dopo quattro minuti i padroni di casa reclamano un calcio di rigore. Tutino prova a stoppare il pallone in area (lo tocca anche per primo rispetto all’avversario) e viene sbilanciato prima da Falasco e poi da Vogliacco. Per il giudice di gara l’attaccante si lascia cadere troppo facilmente, al minimo tocco degli avversari. Probabilmente Tutino accentua, ma la spinta di Falasco col braccio sinistro c’è e non sarebbe stato scandaloso fischiare il rigore in favore della Salernitana, posto che in stagione ne ha ricevuti di più generosi (vedi Di Tacchio a Brescia, ndr). Al 62’ Ciurria interrompe la ripartenza di Tutino sbilanciandolo, giusta l’ammonizione per l’attaccante dei friulani. Al quarto d’ora dal termine arriva un altro giallo, nella fattispecie ai danni di Gyomber. Il difensore commette fallo nella propria metà campo, intervenendo duramente su Musiolik: l’intervento genererà la punizione del primo gol ospite. Al 76’ viene ammonito anche Djuric. Secondo l’arbitro la torre granata ha allargato troppo il gomito andando a contrasto con Vogliacco. Arrivano prontamente le proteste di Djuric che fa notare al direttore di gara come sia stato il calciatore ramarro ad allargare per primo il gomito. In effetti sembra aver ragione il bosniaco. Anche in questo caso il giallo sembra eccessivo. Quando mancano 10’ al novantesimo arriva la seconda espulsione sul campo per la Salernitana. Di Tacchio, ingenuamente, arriva in ritardo su Ciurria; il capitano della Salernitana, già ammonito, si becca giustamente il secondo cartellino giallo lasciando i suoi in nove per la doppia inferiorità numerica. Stavolta la decisione di Rapuano è corretta, il capitano avrebbe dovuto evitare un intervento forse di frustrazione, peraltro nella metà campo avversaria e senza pericoli per la porta di Belec nel frangente. L’ennesimo giallo del match arriva soltanto due giri di lancette più tardi. Berra è in netto ritardo su Schiavone rifilandogli un pestone; giallo sacrosanto. Ma il Pordenone avrebbe meritato senza dubbio qualche cartellino in più, nell’economia della partita. Nel sesto ed ultimo minuto di extra-time arriva il giallo per Andre Anderson che trattiene per la maglia Berra. Anche qui giusto ammonire. Insomma, più cartellini che decisioni corrette da parte del signor Rapuano che indubbiamente non riesce a raggiungere la sufficienza.

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