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Moviolone Udinese-Salernitana: friulani protestano per un presunto rigore, Sozza ok

La Salernitana sfata il tabù Simone Sozza: quella di Udine è la prima vittoria dei granata con in campo il fischietto di Seregno. Direzione arbitrale tutto sommato discreta e senza gravi errori alla Dacia Arena; tuttavia c’è qualche piccola sbavatura che, in ogni caso, non ha inciso sul risultato finale. Inutili inoltre, le proteste di Deulofeu per un presunto fallo di mano di Ranieri a 10′ dal termine.

Dopo un avvio di gara molto spezzettato e con pochissime occasioni, ecco una delle poche situazioni rivedibili del direttore di gara: al 30’ Lassana Coulibaly lotta con Samardzic sulla linea di fondo per cercare di evitare il corner; a velocità normale, ed anche dai replay, si vede come il pallone non varchi mai interamente la linea, ma l’arbitro assegna ugualmente il calcio d’angolo ai padroni di casa. Dopo due minuti arriva il primo giallo del match: Sozza, dopo aver giustamente applicato la regola del vantaggio, va ad ammonire Jajalo per la precedente manata su Coulibaly. Il primo dei tanti cartellini nella ripresa viene estratto al 55’: Ranieri stende in tackle Soppy che lo aveva lasciato sul posto. Ammonizione incontestabile per il terzino granata. Dopo 8 giri di lancette altra scivolata irregolare. Stavolta però è Pussetto ad entrare in maniera ruvida su Bohinen, ma a differenza della precedente circostanza, il giudice di gara decide di non estrarre alcun cartellino. All’80’ Deulofeu fa carambolare palla sul braccio di Ranieri e chiede il calcio di rigore; l’arbitro però non è dello stesso avviso e lascia continuare. Infruttuose le proteste dei padroni di casa, dal momento in cui è evidente il fatto che il pallone impatti prima sul fianco e poi sul braccio (nemmeno poi così largo) del difensore. Corretta in quest’occasione la valutazione del direttore di gara.

Dall’83’ in poi vengono estratti ben 6 cartellini gialli: il primo di questi se lo becca Ederson che interviene in scivolata su Udogie; decisione condivisibile. Ammonito anche l’altro centrocampista dell’ippocampo, Bohinen, al minuto 86 per il calcione da tergo rifilato a Makengo, colpito prima del pallone. Decisione giusta anche in tal caso. Piccola curiosità: tre partite da titolare per Bohinen ed altrettanti cartellini gialli rimediati. Dopo tre minuti, a ridosso dell’altra area di rigore, Pablo Mari stende Kastanos a pochi centimetri dalla lunetta, finendo inevitabilmente sul taccuino dei cattivi. Al 92’ Deulofeu impedisce alla Salernitana di riprendere velocemente il gioco, facendo infuriare Kastanos che lo spintona; in seguito alla mischia creatasi nei pressi delle panchine, Sozza decide di scrivere entrambi i nomi sul taccuino dei cattivi. Nella lista ci finisce anche Simone Verdi, autore del gol vittoria all’ultimo respiro; nell’esultanza, il numero 10 della Salernitana si toglie la maglia, guadagnandosi così un’ammonizione giusta in termini di regolamento, ma allo stesso tempo dolcissima.

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