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Nicola raggiante: “Primi 30′ straordinari. Successo meritato, continuiamo a crederci”

Ha continuato a crederci. Anche dopo le sconfitte contro Torino e Roma, quando l’epilogo del campionato – per tutti scontato ancor prima di dare il via ai giochi – sembrava veramente lì lì per materializzarsi. Ma il calcio, perfetta metafora della vita, dà sempre una speranza di riscatto. A quella speranza si è aggrappato Davide Nicola. Con le unghie e con i denti. Con la rabbia di chi è approdato a Salerno senza nulla da perdere, ma consapevole in ogni caso di giocarsi tutto. Osando e sognando. “La vittoria di oggi è frutto di un mese di lavoro fatto in precedenza – la gioia di Nicola in sala stampa -. Non sappiamo dove puoi vincere, ogni partita ci provi avendo rispetto degli avversari e credendo nel tuo lavoro. È piacevole aver totalizzato tre vittorie in una settimana in un momento in cui c’era anche un dispendio energetico. Questo vale anche per la Fiorentina. La prima mezz’ora di oggi è stata straordinaria per qualità, velocità e geometrie. L’aver potuto inserire tre giocatori un po’ più freschi ci ha permesso di essere più competitivi. La partita è iniziata con un possesso palla in ampiezza, frutto del loro modo di giocare ma anche del nostro, cercare di portare fuori le mezzali o alzare l’esterno. Nella prima parte l’abbiamo fatto bene con pressione su Venuti e Biraghi dei nostri esterni. Nei 10’ finali del primo tempo non avevamo più energie e facevamo uscire troppo spesso le mezzali che stavano spendendo troppo, è stato così anche per 18-20′ nel secondo tempo”.

Il pari di Saponara sembrava aver spezzato le gambe ai granata, poi la rete di Bonazzoli: “Il 2-1 ci ha ridato vigoria, il pubblico è stato straordinario. Il costruire la partita con cambi prestabiliti ci ha consentito di mantenere intensità elevata ed un baricentro adeguato, non mi piace stare basso. La gente pensa che se stai dietro la linea della palla stai più protetto. C’è l’aspetto opposto, percepisci l’avversario vicino e nessuno marca nessuno e ti deresponsabilizzi dalla marcatura. Abbiamo meritato di vincere, finita la partita ho radunato la squadra per dire come stanno le cose: in questo momento arriva la parte più difficile, è facile credere di poter avere più chances quando fai tre vittorie consecutive, io ci credevo prima e ci credo adesso. Incontriamo una squadra straordinaria la prossima partita, ammiro tanto Gasperini, poi avremo un’altra settimana di fuoco. Vogliamo poterci essere con convinzione, chiedo alla nostra gente dal profondo del cuore di sostenerci come stanno facendo in maniera incondizionata. Non pensiamo che sia più facile salvarci oggi, le opportunità sono intatte, pensiamo a noi stessi e non trasferiamo una mentalità non produttiva. Andiamo avanti con umiltà, volontà e l’animo di osare”, ha concluso Nicola.

Ai microfono di DAZN il tecnico granata si era espresso così: “Sono contento del primo tempo disputato, siamo stati aggressivi e abbiamo sviluppato bene il gioco su principi su cui lavoriamo spesso. L’unica pecca è stata non arrotondare il risultato, prima del gol di Djuric non abbiamo sfruttato le occasioni. Giocavamo contro una grande squadra che concede poco, ma i ragazzi sono stati bravi nell’individuare le situazioni in cui potevamo fare male. Ci siamo un po’ abbassati, ma non volevamo farlo, però ci sono anche gli avversari. Abbiamo preso gol, ma col 2-1 abbiamo reagito e abbiamo avuto una pressione costante, con un baricentro più adeguato. Sono contento, ci credevo prima e ci credo allo stesso modo ora. Dobbiamo andare a Bergamo e avremo tre partite in una settimana, ma i ragazzi lavorano bene e hanno sempre voglia di migliorarsi. I nostri tifosi non hanno bisogno di essere caricati, sono loro che caricano noi, ci stanno trasmettendo un amore incondizionato che facilita ai giocatori l’esprimere se stessi. Vogliamo fare la corsa su noi stessi e migliorare ancora. Abbiamo intrapreso un percorso in cui abbiamo sempre creduto; quando non vinci le cose positive non si notano, ma ci si concentra su quelle negative, meritavamo già da prima di vincere. Non sappiamo quando raggiungeremo quello che vogliamo, possiamo solo continuare a lavorare con entusiasmo”.

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