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Nicolussi Caviglia si presenta: “Mi ispiro a Cruijff. Scelto Salerno per ambizione e passione”

È il secondo acquisto del mercato di riparazione. Dopo Guillermo Ochoa è arrivato a Salerno, via SudTirol, Hans Nicolussi Caviglia centrocampista classe 2000 di proprietà della Juventus. Cresciuto nel settore giovanile bianconero, l’aostano 22enne ha vissuto esperienze in prestito anche a Perugia, Parma e, ovviamente, con la maglia degli Alto. Nel 2016 anche la chiamata con l’Italia U17 per poi salire di selezione fino all’U21, nel 2020, con Alberto Bollini commissario tecnico. Dopo una breve presentazione sui canali ufficiali del club granata, Nicolussi Caviglia incontra la stampa al “Mary Rosy” insieme al direttore sportivo Morgan De Sanctis.

Nicolussi Caviglia è granata

«Desidero ringraziare il SudTirol per l’opportunità data, abbiamo vissuto parti di stagione importante. In questi giorni di allenamento ho vissuto già l’ambiente e sono pronto e a disposizione per domenica. A livello atletico sto bene abbiamo giocato il 26, ho giocato sempre a due ma a tre ho giocato anche da mediano. Ho fatto, però, quasi sempre la mezzala. In questi due giorni mi sono calato nel contesto della società e non vedo l’ora di essere allo stadio per condividere la passione con i tifosi granata. La mia passione per il calcio è immensa, é tutta la mia vita. Ho vissuto all’Arechi la partita e l’atmosfera da avversario ma non vedo l’ora di farlo con la maglia granata».

La scelta Salerno

«Il colloquio con il direttore e con il mister è stata la totale fiducia che mi ha coinvolto e sono sicuro che possiamo crescere insieme. La scelta Salerno arriva dalla società e dal campionato, ovviamente. Con Mazzocchi ho parlato e mi ha detto che se ci fosse stata l’occasione di venire sarebbe stata ottima. Penso di essere più simile a Maggiore, ho scelto il 41 perché avendo avuto sempre il 14, con il numero inverso ho vissuto l’esordio in Serie A. Futuro? Vivrò questi mesi con la consapevolezza del presente, vivere l’allenamento odierno e pensare giorno per giorno all’esperienza presente. Poi del domani si vedrà».

La partita di domenica

«Il Torino l’ho sempre sfidato da avversario ma è una partita come le altre. Sono un giocatore ambizioso che vuole puntare in alto e ad imporsi in Serie A. Mi ispiro a Cruijff ma guardando ad oggi seguo De Bruyne. C’è una differenza importante tra la B e la A, tra la velocità di palla, il pensiero e il modo. Se un giocatore si adatta può trovare le giuste dimensioni».

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