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“Numeri non buoni, non ricordo tanti ko”: Ventura onesto, non ha mai perso tanto in avvio in B

“I numeri non sono buoni, è evidente. Non ricordo una partenza così delle mie squadre”. Gian Piero Ventura non si nasconde e non cerca alibi. Parlava chiaro all’atto della sua presentazione, senza dar corda agli obiettivi altisonanti veicolati dalla proprietà e tenendo i piedi per terra di gruppo e piazza nell’annunciare il “percorso di crescita da fare step by step”, e fa altrettanto adesso, con onestà. La Salernitana, al momento, è nel (solito) limbo, decima in classifica con la metà del girone d’andata abbondantemente superata. Probabilmente, i valori che la squadra incarna sono rappresentati in classifica in maniera fedele.

Approfittando del “momento importante, perchè se ne esci in maniera brillante puoi svoltare o, al contrario, può farti male”, la sbirciata ai numeri personali del tecnico non produce risultati galvanizzanti. La partenza di Ventura risulta fra le peggiori da lui rimediate nei nove campionati cadetti disputati. Più precisamente, i nove iniziati dalla prima giornata. La sua Salernitana ha infatti totalizzato 18 punti finora e perso cinque partite su 13, un tasso di sconfitte che Ventura non aveva mai registrato in carriera nelle prime tredici gare in Serie B. “Responsabilità” da condividere a pari merito con tutti. Finanche a Pisa nel 2008/09, annata che per punti (17) resta la peggiore nel periodo indicato, aveva perso 4 partite, vinte altrettante e pareggiate 5. Quella stagione non riuscì a finirla, fu esonerato alla 35ma giornata. E dire che l’anno prima aveva avuto un avvio spumeggiante, sempre in nerazzurro: 28 punti in 13 gare, frutto di 9 successi e un pareggio, con sole 3 sconfitte. A fine anno, un posto ai playoff per quel Pisa.

Andando a ritroso nella carriera dell’allenatore genovese, nel 2003/04 a Cagliari aveva iniziato con 6 vittorie, 3 pareggi e quattro sconfitte, per un totale di 21 punti. Un avvio giudicato insufficiente dall’allora patron sardo, Cellino, che non lo fece arrivare a fine stagione. Era andato peggio, nello stesso lasso di tempo, nel torneo precedente sempre in Sardegna, ottenendo 19 punti (5 vittorie, 4 pareggi, 3 sconfitte): la media fu mantenuta fino al termine, col nono posto finale.

Ancora prima, nel campionato 1999/00, Ventura ottenne 21 punti (5 successi, 6 pareggi, 2 soli ko) alla guida della Sampdoria, poi condotta a un onorevole quinto posto finale, sfiorando la promozione in A che invece aveva ottenuto – arrivando terzo alla bandiera a scacchi – nel 1997/98 a Cagliari con avvio fotocopia a quello dell’esperienza blucerchiata. Pure l’anno prima aveva guadagnato la medaglia di bronzo, con un avvio però ben più spedito nelle prime 13 a Lecce, conquistando la bellezza di 30 punti (9 hurrà, 3 pareggi e una sconfitta). La migliore annata in cadetteria dell’ex CT della Nazionale è anche… l’ultima: nel torneo 2011/12 guidò il Torino al secondo posto finale, iniziando con dieci vittorie, due pareggi e una sola sconfitta nelle prime 13 partite. Ma era una squadra dichiaratamente ed effettivamente costruita per il salto in massima serie…

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