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Nuove regole Ifab, novità per fallo di mano e fuorigioco: tutte le integrazioni

Mentre la stagione 2019/2020 è ancora in corso, si pensa già alla prossima annata sportiva. Lo scorso 29 febbraio l’Ifab aveva approvato alcune modifiche al regolamento del gioco del calcio, andando a toccare diversi punti che dalla prossima stagione subiranno variazioni. Nessuna grandissima novità ma qualche piccola modifica al regolamento spiegata nel dettaglio dall’Associazione Italiana arbitri.

La prima novità è rappresentata da una integrazione alla prima regola, quella relativa al terreno di gioco. Dalla prossima stagione infatti pali e traverse delle porte potranno essere di una combinazione delle forme già contemplate in passato (ovvero quadrata, rettangolare, circolare ed ellittica) e dovranno essere in materiale approvato senza costituire alcun pericolo.

Modifica anche per la regola numero 2, quella relativa al pallone: dalla prossima stagione, se la sfera diviene difettosa, il gioco deve essere interrotto e ripreso con una rimessa dell’arbitro. La regola attualmente in vigore invece prevedeva che il gioco venisse ripreso nel punto in cui si trovava il pallone quando si è reso inutilizzabile, sempre da parte del direttore di gara.

Più corposa la modifica relativa alla quarta regola, quella dell’equipaggiamento dei calciatori. Dal prossimo anno sarà necessario che gli EPTS, ovvero i dispositivi elettronici per il monitoraggio e rilevamento delle performance, soddisfino uno dei seguenti standard: IMS (International Match Standard) o FIFA Quality.  Laddove EPTS vengano forniti dall’organizzatore della gara o competizione, è responsabilità dell’organizzatore di quella gara o competizione assicurare che le informazioni ed i dati trasmessi dagli EPTS all’area tecnica durante le gare disputate in una competizione ufficiale siano affidabili e accurati.

Passando invece alle modifiche relative alla partita, dal prossimo anno i richiami ufficiali e le ammonizioni adottati durante la gara non saranno tenuti in conto durante i tiri di rigore. Inoltre il portiere che commette un’infrazione che causa la ripetizione del tiro deve essere richiamato ufficialmente per la prima infrazione e ammonito per ogni successiva infrazione. In sintesi, la maggior parte delle infrazioni (“invasione”) del portiere deriva da un’errata anticipazione rispetto al momento in cui il pallone viene calciato, quindi il portiere deve essere richiamato per una prima infrazione, ma deve essere ammonito per qualsiasi ulteriore infrazione in occasione della ripetizione del calcio di rigore e/o qualsiasi calcio di rigore successivo. Quando il portiere e chi calcia infrangono la Regola esattamente allo stesso tempo, deve essere sanzionato il calciatore, in quanto è la finta “irregolare” che provoca l’avanzare del portiere.

Novità anche per quanto concerne il fuorigioco: un calciatore in posizione di fuorigioco che riceve il pallone da un avversario, il quale lo gioca intenzionalmente, compreso con mano / braccio, non è considerato aver tratto vantaggio, a meno che non fosse un salvataggio intenzionale di un avversario. In sintesi, se una giocata deliberata “legale” (ad esempio col piede o di testa) provoca che una posizione di fuorigioco non sia punibile, il gioco “illegale” (quindi un tocco di mano/braccio) deve avere le medesime conseguenze.

La modifica più importante, dopo un anno di polemiche soprattutto in Serie A, è quella relativa al fallo di mano. Dal prossimo anno saranno, ai fini di determinare un fallo di mano, il braccio inizia nella parte inferiore dell’ascella, come mostrato nell’illustrazione.



Sarà considerata infrazione se un calciatore, immediatamente dopo che il pallone ha toccato, anche se in modo accidentale, le sue mani / braccia o quelle di un compagno, segna nella porta avversaria o crea una occasione da gol. Piccola novità anche per i portieri, soggetti alle stesse restrizioni degli altri calciatori per quanto riguarda il contatto tra pallone e mani / braccia all’esterno dell’are di rigore: l’integrazione della regola spiega che se l’infrazione consiste nel giocare il pallone una seconda volta (con o senza le mani / braccia) in occasione di una ripresa di gioco, prima che abbia toccato un altro calciatore, il portiere deve essere sanzionato (ammonizione o espulsione) se l’infrazione interrompe una promettente azione d’attacco o nega a un avversario o alla squadra avversaria una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete. Questo vale anche se il secondo tocco è stato di mano / braccio, poiché l’infrazione non è il fallo di mano ma giocare “illegalmente” il pallone una seconda volta.

Un’altra integrazione riguarda le ammonizioni per perdita di tempo: se l’arbitro consente che un calcio di punizione venga battuto rapidamente dopo un’infrazione che nega un’evidente opportunità di segnare una rete l’espulsione (posticipata) diventa ammonizione, quindi per essere coerenti, se l’arbitro consente che un calcio di punizione venga eseguito rapidamente dopo un’infrazione che interferisce con un attacco promettente o lo interrompe, l’ammonizione (posticipata) non deve essere comminata.

Per quanto concerne la norma del vantaggio “se l’arbitro applica il vantaggio per un’infrazione che nega un’evidente opportunità di segnare una rete l’espulsione diventa ammonizione, così per essere coerenti, se l’arbitro applica il vantaggio per un’infrazione che ha interferito con un attacco promettente o lo ha interrotto, l’ammonizione non deve essere fatta”.

Dal prossimo anno inoltre verranno ammoniti i giocatori che non rispetteranno la distanza prescritta quando il gioco viene ripreso con una rimessa dell’arbitro, un calcio d’angolo, un calcio di punizione o una rimessa dalla linea laterale e quelli che commetteranno ogni altra infrazione che interferisce con o interrompe una promettente azione d’attacco, eccetto il caso in cui l’arbitro assegna un calcio di rigore per un’infrazione derivante da un tentativo di giocare il pallone.

L’Ifab ha fornito alcuni chiarimenti anche in merito all’esecuzione dei calci di rigore, in particolar modo nel caso in cui il portiere commette una infrazione:

  • se il pallone entra in porta, la rete dovrà essere assegnata
  • se il pallone “manca” la porta o rimbalza dalla traversa o dai pali, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto soltanto se
    l’infrazione del portiere ha avuto chiaramente un impatto sul calciatore che lo ha eseguito
  • se il portiere impedisce al pallone di entrare in porta, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto
  • se l’infrazione del portiere causa la ripetizione del calcio di rigore, il portiere dovrà essere richiamato ufficialmente per la prima infrazione nella gara e ammonito per ogni successiva infrazione nella gara.

In sintesi, se un portiere commette un’infrazione, il rigore verrà ripetuto solamente nel caso in cui venga neutralizzato dall’estremo difensore. Se invece a commettere una scorrettezza saranno portiere e tiratore, il gioco verrà ripreso con un calcio di punizione indiretto ed ammonizione a colui che calcia. Infine, se il portiere platealmente si muove dalla linea di porta prima che il pallone venga calciato e impedisce che una rete venga segnata, l’assistente deve indicare l’infrazione secondo le istruzioni pre-gara dell’arbitro.

Particolare attenzione è stata riservata al capitolo Var: dopo aver mimato il gesto dello schermo, l’arbitro si dirigerà nell’area di revisione per vedere il replay del filmato prima di prendere una decisione finale. Gli altri ufficiali di gara non vedranno il filmato a meno che, in circostanze eccezionali, non sia l’arbitro a chiederglielo oppure prende una decisione definitiva in base alla propria percezione e alle informazioni comunicate dal Var e, se del caso, da ulteriori indicazioni degli altri ufficiali di gara.

L’ultima integrazione riguarda le cure di un infortunio dopo un provvedimento disciplinare: come linea guida generale, la ripresa non dovrebbe essere ritardata per più di circa 20-25 secondi oltre il momento in cui tutti erano pronti per riprendere il gioco, eccetto nei casi di infortuni gravi e/o di accertamento di un trauma alla testa.

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