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Ottantadue anni fa il primo granata in azzurro… proprio alle Universiadi. Oggi l’Arechi battezza esordio dell’Italia

Questa sera (ore 21) la Nazionale azzurra maschile farà il suo esordio alle Universiadi, sfidando il Messico allo stadio Arechi. L’impianto di via Allende è pronto per ospitare la manifestazione, dopo gli interventi di restyling terminati praticamente la scorsa settimana. In campo, per l’undici di Daniele Arrigoni, ci sarà anche il figlio d’arte Filippo Strada, con papà Pietro – vecchia gloria della Salernitana – pronto a dargli manforte della tribuna, dove è atteso anche Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro che coordina il progetto della Nazionale Universitaria: è arrivato in tarda mattinata a Fisciano, nel villaggio universitario dove gli azzurrini sono in ritiro insieme alle altre squadre di calcio (maschile e femminile) e di tiro con l’arco, nelle nuovissime residenze universitarie realizzate di fronte allo stadio Pasquale Vittoria. Proprio l’impianto in cui ieri la squadra azzurra ha effettuato l’allenamento di rifinitura, sul nuovissimo manto in erba sintetica. Prima dell’Italia maschile, nel pomeriggio (ore 18) toccherà alle calciatrici azzurre sfidare l’ostico Giappone, sempre allo stadio Arechi.

Nessun calciatore della Salernitana tra i convocati per la manifestazione. Il portiere Daniele Lazzari aveva cullato il sogno nei mesi scorsi, dopo essere chiamato per alcuni stage dal ct, ma gli sono stati preferiti Marcantognini (Fermana) e Cucchietti (Alessandria). L’Universiade campana, con il coinvolgimento di Salerno, fornisce tuttavia l’occasione per ricordare il primo calciatore del cavalluccio marino convocato in azzurro nella storia centenaria della società, ironia della sorte proprio per i mondiali universitari del lontano 1937: il riferimento è ad Alfonso Ricciardi, anch’egli un portiere, che difese i pali dell’ippocampo dal 1934 al 1938, collezionando 111 presenze e subendo 81 gol. Vittorio Pozzo – a quei tempi plenipotenziario delle Nazionali azzurre – lo convocò per l’edizione parigina dell’agosto 1937 delle moderne Universiadi. L’Italia, nonostante l’ottima tradizione di quegli anni (oro ai Mondiali 1934 e 1938, nonché alle Olimpiadi del ’36), non riuscì a vincere ma si trattò comunque di un piccolo primato per Ricciardi. Originario di Avellino, da validissimo estremo difensore fu tra i protagonisti della prima promozione in B della Salernitana, nel 1938. I granata l’avevano pescato nelle serie minori, nel Campobasso. Dopo quella promozione fu ceduto in Serie A al Bari, arrivando a indossare anche la casacca del Milan. A fine carriera fu allenatore e dirigente, soprattutto nella Lazio. Morì proprio a Roma nel 1980 a 67 anni.

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