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Ottimismo Nicola: “Buon approccio, col lavoro cresceremo. Roma? Non partiamo battuti”

Viva l’onestà. Davide Nicola lo aveva detto, con trasparenza e senza peli sulla lingua, ed il campo l’ha dimostrato alla prima partita ufficiale. E’ calcio d’agosto, si dirà. Ma nel torneo di Serie A anomalo che prenderà il via il prossimo weekend, agosto non vuol dire vacanze ma ben dodici punti in palio. Pensare di portarne via alla gasatissima Roma di Mourinho sarà autentica impresa per questa Salernitana. Ad oggi non competitiva, tra infortuni in sequela e rinforzi che tardano ad arrivare. All’Arechi passa il Parma, ma per Davide Nicola non è tutto da buttare: “Abbiamo approcciato questa partita con l’intenzione di passare il turno, analizzando il primo tempo lo abbiamo disputato discretamente bene. A tratti con fluidità di gioco e manovre che ci hanno visto arrivare con troppa leziosità nel battere a rete, dovevamo trovare più il ritorno in porta. Nell’impostazione della gara sono comunque contento dei ragazzi scesi in campo perché hanno dato tutto, il risultato non ci vede contenti. Siamo in emergenza, Bohinen ha avuto una botta al collaterale, faremo gli accertamenti e vedremo l’entità”.

Capitolo mercato. Nicola corregge il tiro rispetto alla settimana scorsa e stavolta sceglie il profilo basso: “Non devo chiarirmi, con la società parlo tutti i giorni e la fiducia è massimale. Ero sicuro che le difficoltà iniziali le avremmo trovate, siamo consapevoli che avremmo dovuto completare la squadra, in questo momento non possiamo farlo e dobbiamo fare di necessità virtù. Credo ciecamente in questi ragazzi che possono migliorare, sono convinto che con loro si possa fare meglio. Oggi è rientrato Gyomber e ho voluto portarlo subito correndo un po’ di rischio, poteva giocare uno spezzone e non abbiamo perso tempo perché per noi è un giocatore importante. Sono contento di Valencia che è entrato bene in un ruolo in cui può avere le caratteristiche per interpretarlo. Botheim ha disputato un primo tempo di grande movimento, Franck ha fatto la sua grande parte, Bonazzoli si è allenato giocando. Avessi avuto possibilità di fare ulteriori cambi avrei fatto entrare Sambia per dargli minutaggio, dobbiamo portarlo avanti. A me le difficoltà piacciono perché ci permettono di trovare nuove soluzioni e nuove strategie. L’ambizione dei giocatori deve essere quella di voler costantemente migliorare, dal primo giorno lavoro con ragazzi che arrivavano da contesti diversi e si pensava fossero di passaggio, in questo momento ne abbiamo bisogno. Kechrida sta facendo il suo, ha giocato tutte le amichevoli, l’anno scorso optavamo per un giocatore che in questo momento non abbiamo e che se avessimo sarebbe in campo. Kech sta dando il suo contributo con grande impegno, nella seconda parte abbiamo perso un po’ di qualità, le uscite anche di Kastanos che deve allenarsi giocando ci hanno tolto qualcosa. Non sono insoddisfatto dell’idea di squadra, i giocatori sono stati costantemente legati e hanno cercato di proporre quello su cui lavoriamo, ma dobbiamo fare passi da gigante. Il lavoro non ci fa paura, dobbiamo trarre il massimo da quel che abbiamo adesso”.

Su Mazzocchi: “L’intervento del direttore è stato esaustivo sul mercato. A me piace essere chiamato in causa e dire la mia con educazione, non posso che confermare quanto già detto: sono dinamiche che vanno approfondite tra le parti, giocatore e società hanno esigenze diverse. Io posso solo creare il giusto ambiente per fare esprimere tutti al massimo tenendo conto dei bisogni di tutti, lo faccio con grande orgoglio indipendentemente da chi rimarrà sono certo di poter dare qualcosa di importante .Non si tratta di voltare pagina, ma di fare un’analisi lucida. Per la nostra situazione mi è piaciuta l’abnegazione dei ragazzi, non hanno perso lo spirito dell’anno scorso dimostrando che siamo pronti a dare tutto anche nelle difficoltà. Sono certo che attraverso il lavoro questa squadra potrà migliorare. Lavoriamo su questo, la partita ci lascia un po’ di insoddisfazione per non aver passato il turno, prepariamo la sfida contro una grande squadra in un momento in cui non siamo al massimo per una serie di dinamiche ma questo non importa, non è detto che in una singola partita non possiamo dimostrare il nostro valore. Non voglio perdere risorse che esulino dal mio lavoro in campo. In questo momento ho una leggera vibrazione che mi porterà tutta la notte a pensare a cosa dovrò proporre dopodomani. Ribéry in ritiro ha saltato pochissimi allenamenti, potrà dare il suo contributo per più del tempo che ha giocato stasera, altre volte per meno. Resta un punto di riferimento per tutti, c’è molto da imparare da lui”.

Chiosa finale sui malumori della piazza: “Non devo inviare messaggi, la gente deve avere certezza che faremo di tutto per ottenere punti e rappresentare al meglio questi colori. La valutazione della società è stata molto precisa, a me sta il compito di credere in qualcosa in cui altri non credono. Siccome questo mi riesce facile e mi gratifica io sto pensando alla Roma che sulla carta sembra come se uno dovesse timbrare e poi passare, ma bisogna crederci e avere anche qualche episodio favorevole. Sarei già contento di non perdere altri elementi per infortunio”.

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