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Pagellone fine anno, centrocampo-attacco: bluff DiGe, Di Tacchio onnipresente. Rinascita Djuric

SAL – 16 12 2018 Carpi Stadio Cabassi. Carpi – Salernitana Campionato Serie B. Nella foto akpa akpro
Foto Tanopress

AKPA AKPRO 5 rientra a pieno titolo nella folta schiera di elementi da cui era lecito attendersi qualcosa di più. Frenato da guai fisici sul più bello, è tornato ma non è mai stato quello d’inizio campionato, onnipresente e spesso decisivo.

DI GENNARO 2 un flop, un bluff. Per decenza, correttezza e dignità, qualcuno – e più d’uno – dovrebbe spiegare i perché di tutto ciò. Nessuna motivazione potrà mai essere sufficiente per giustificare una farsa di simili dimensioni.

DI TACCHIO 6,5 quando sei costretto a tirare la carretta per un anno intero, correndo tanto e spesso a vuoto, un calo di rendimento è il minimo che possa capitarti. Anche non al massimo, però, Di Tacchio ha sempre risposto presente. La responsabilità enorme assunta al Penzo è un po’ lo specchio di tutta la stagione. C’è chi scappa e si nasconde e chi non si sottrae ai propri doveri. Seppur con i propri limiti. E per questo va applaudito ed elogiato.

MAZZARANI 5 altra operazione cervellotica i cui frutti in campo sono stati esigui. Dopo anni di terza serie, cercava rilancio in grande stile in B. Il campo ha confermato che questa non è più la sua dimensione.

sal – 09 06 2019 Venezia – Salernitana
Campionato Serie B 2018-19
Nella foto: minala espulso
Foto Tanopress

MINALA 3 esaurito il bonus Partenio, doveva dimostrare di essere calciatore vero. Sei mesi trascorsi a pascolare a Formello, altri sei a gironzolare in campo senza costrutto e senza meta. L’espulsione di Venezia, seppur neutralizzata dal risultato finale, è una macchia imperdonabile. Una sciocchezza grave che ha rischiato di mandare nel baratro una città, una provincia, una maglia con gloriosi cento anni di storia. Si fa presto a chiedere scusa, un po’ meno a capire il peso delle proprie azioni e delle responsabilità che si rivestono.

ODJER 5,5 mezzo voto in più per le tre ottime performance nella gestione Menichini. Per il resto una stagione buttata e condizionata dai soliti problemi fisici. Volevano mandarlo a Rieti o a Lentini, fortuna che è rimasto vista la penuria di centrocampisti.

ANDRE’ ANDERSON 5,5 il ragazzo ha gamba, personalità e mezzi tecnici. Insomma, si farà. Ma non è ancora pronto per determinati palcoscenici. Ignorato colpevolmente da Colantuono, con Gregucci ha avuto un buon impatto salvo sciogliersi come neve al sole alle prime difficoltà. Comprensibile, da un fresco ventenne non era giusto pretendere la luna.

calaiò

CALAIO’ 5,5 arrivato dopo una sosta ai box forzata di sei mesi, ha faticato a carburare. Un paio di gol, qualche giocata d’alta scuola frutto d’un repertorio che resterà evergreen resistendo ad età ed acciacchi. Nel complesso ha reso meno di quanto ci si aspettava.

DJURIC 6 quando si consegna un calciatore fuori forma, reduce da un infortunio, ed in palese deficit fisico ed atletico al pubblico ludibrio, le responsabilità a tutti vanno ascritte fuorché al diretto interessato. Perché Djuric è stato vittima di una gestione tecnica sbagliata che l’ha portato alla gogna dei tifosi: con pazienza, caparbietà e professionalità ha lavorato sodo, raggiungendo finalmente un’adeguata condizione fisica. I risultati si sono visti, gol e prestazioni. Se poi qualcuno da lui s’aspetta 20 gol è nettamente fuori strada.

jallow

JALLOW 5 a differenza del compagno, per lui l’alibi della condizione fisica e dei continui viaggi in Gambia regge fino ad un certo punto. In primis per la differente struttura fisica ed atletica, in seconda battuta perché spesso s’è mostrato cocciuto ed egoista nell’andare alla ricerca della giocata personale anziché del compagno meglio piazzato. Numeri a parte, ha deluso le aspettative.

ORLANDO 6 di stima e di incoraggiamento. Al tramonto della sua seconda stagione in granata è finalmente riuscito a vedere il suo nome inserito nello starting eleven. Superato, si spera definitivamente, l’infortunio della passata stagione, ora è tempo di esplodere.

ROSINA 5 ripescato come ultima chance nel momento della disperazione più che del bisogno. A volte ha risposto presente, in altre s’è perso. In generale troppo poco per giustificare investimento ed ingaggio. Ma questa è un’altra storia. Vecchia e lunga altri dodici mesi, quelli che ancora lo legano alla Salernitana.

VULETICH 4,5 copia e incolla con Memolla, con l’attenuante di averci messo tanta garra sudamericana nelle rare circostanze in cui è stato chiamato in causa. Può bastare l’impegno? In linea di massima no. Per chi di professione fa il centravanti ancora meno…

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