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Palle inattive, croce e delizia: già 8 i gol subiti, dal rientro dalla sosta granata senza clean sheet

Un incredibile inversione di tendenza, un allarmante segnale che arriva proprio dalla voce più autorevole. Ieri Alessandro Micai ha commesso un errore e la Salernitana ha preso ancora una volta gol. Sia chiaro, è ingiusto e stupido gettare la croce sul portierone mantovano. Inutile sottolineare quanti punti ha messo in cassaforte con le sue parate decisive, più semplice ricordare che come sbaglia un attaccante può sbagliare anche un portiere. Nessuno è immune dall’errore.

Quello che emerge da questo ciclo ravvicinato di partite, però, è che il reparto considerato migliore della Salernitana a inizio anno oggi inizia a preoccupare. La difesa nata bunker oggi non regge più, i granata prendono gol a ripetizione e c’è un evidente problema sulle palle inattive. Quello subito da Domizzi è l’undicesimo gol preso da Micai in campionato, il quattordicesimo in stagione. Dal rientro in campo dopo la sosta, la Salernitana ha giocato 4 partite e non è mai riuscita a mantenere un clean sheet: l’ultima volta a Cremona il 6 ottobre. Un mese fa. Di questi undici gol subiti (la Salernitana oggi è la settima difesa), addirittura 8 sono arrivati da palla inattiva. Troppi.

La media dice che i granata prendono una rete a partita, questo è un dato che non può far contento Colantuono anche se naturalmente i 4 gol di Benevento pesano nei numeri ma relativamente sull’andamento del campionato. Il problema è che i granata, soprattutto da quando Schiavi è stato squalificato post Cremona, lì dietro hanno un po’ perso le misure. Quando c’è una palla ferma i granata soffrono e spesso e malvolentieri Micai è costretto a raccogliere il pallone alle sue spalle. È successo due volte a Lecce e due a Benevento, con l’Ascoli e il Perugia, con il Livorno e ieri a Venezia. C’è ancora tanto da lavorare, perché la Salernitana ha nell’assetto difensivo un punto di forza e bisogna ripristinare gli equilibri.

Il 3-5-2 sembra il modulo giusto per questa Salernitana che in effetti non subisce molto. Però si distrae e una squadra che vuole ambire a occupare i piani alti del campionato non può permettersi cali di concentrazione. Colantuono dovrà lavorare sulla testa e su qualche movimento, perché i granata sono alti ma troppe volte si sono fatti beffare proprio sui centimetri. Ma solo nella propria area di rigore. Dall’altra parte del campo, infatti, i granata sono efficaci e letali: 8 gol sui 13 realizzati sono arrivati da calcio da fermo. La Salernitana è ben strutturata, ma dietro concede qualcosa di troppo. Questa squadra ha però ampi margini di miglioramento, serve lavoro e soprattutto concentrazione massima per tutta la durata della partita. Con il rientro di Schiavi, ieri incolpevole sul gol di Domizzi, i granata puntano a mantenere di nuovo la porta inviolata. Contro lo Spezia un test difficile, Galabinov fa paura ma guai a spaventarsi: all’Arechi arriva lo Spezia, la gara è da vincere. E magari servirà ancora una volta una parata decisiva di Alessandro Micai.

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