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Pasquette in campo, per la Salernitana sono 12: dagli incidenti di Caserta al gol di Cicerelli

Vanno e vengono i periodi, va e viene l’appeal delle partite a pasquetta. A volte di moda per la categoria, altre no. La Serie A non ama particolarmente giocare il giorno dopo la Pasqua, mentre nelle categorie inferiori non è stato infrequente vedere i granata in campo in questo giorno tradizionalmente impiegato in gite fuori porta. Oggi Candreva e compagni sono addirittura liberi ma fino a pochissimo tempo fa per chi giocava nella Salernitana (e di riflesso i tifosi) il lunedì in Albis era “matchday”, cavallo di battaglia della Lega B. In totale sono 12 le partite giocate a pasquetta dalla Salernitana nella sua storia.

Ricordi recenti

Lunedì 5 aprile 2021 è stata l’ultima, recente pasquetta in campo. Fu una serata felice: gli uomini all’epoca allenati da Castori batterono il Frosinone 1-0 grazie al gol di Cicerelli riagguantando il terzo posto in classifica con cinque partite successivamente ancora da giocare (quattro di queste poi vinte fino alla promozione in A). Nel 2020 niente campionato, tutto fermo a causa dell’epidemia Covid. L’anno prima i granata a pasquetta avevano perso malamente in quel di Brescia (3-0) dando il via alla serie di cinque sconfitte consecutive che significò playout. Nel 2016/17 invece era arrivata una vittoria per 2-1 all’Arechi contro il Latina (reti di Sprocati e Rosina per i padroni di casa). Per ricercare altri match disputati dall’ippocampo in questo giorno bisogna andare più indietro nel tempo.

Pasquette vintage

Ancora Frosinone. È datato 31 marzo 1975 l’1-0 ai ciociari, all’epoca in Serie C, grazie al rigore trasformato da Chinellato. L’anno prima i granata erano usciti sconfitti dal campo del Siracusa con il medesimo punteggio (marcatore Crippa). Idem il 12 aprile del ’71 a Brindisi (1-0, rigore di Renna). Sempre a ritroso, il 27 marzo del ’67 al Vestuti in Serie B fu pari a occhiali contro il Novara. Il 19 aprile del ’65 in C sul campo della Tevere Roma finì 1-1 (Scichilone per i laziali, Rambotti per i campani). L’annata precedente aveva visto il cavalluccio marino in trasferta a Foggia in campo neutro per giocare contro il Chieti a pasquetta: era il 30 marzo 1964, finì 2-0 per i neroverdi con le reti di Palma e Paradiso. Il 2 aprile del ’45 il calcio era in testa ai tentativi di venir fuori dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale. Altro che pasquetta in campagna, c’era altro a cui badare. La Salernitana scese in campo nel lunedì dell’Angelo a Caserta, con partita sospesa per incidenti sul punteggio di 2-5 per i granata a 10′ dalla fine. Prima della guerra, il 18 aprile del ’38 – nell’anno della prima promozione in B della storia – gli allora biancocelesti campani espugnarono il campo della Mater Roma 0-3 (Bonazzi e doppio Corsanini). Il 17 aprile del ’33 era stata la prima pasquetta della Salernitana in campo, alla penultima giornata del campionato di Prima Divisione, terzo livello dell’epoca: fu 1-1 a Taranto con Cucciolini in risposta al pugliese Castellano.

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