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Pioli cauto: “Salernitana da non sottovalutare. Salerno? Mi sono trovato bene…”

Il Milan si è riscattato a Genova dopo due ko di fila. In conferenza pre partita il tecnico rossonero Stefano Pioli si è concentrato sulla sfida di domani alla Salernitana, un match a sua detta da non prendere sotto gamba.

Massima attenzione. Salerno un bel ricordo

“Domani sarà una partita importante, non per i riflessi sulla classifica, ma per dare continuità di prestazioni. Ora dobbiamo di nuovo dimostrare che siamo forti. L’avversario sarà difficile e molto fastidioso. In fase di non possesso la Salernitana ti aspetta e poi ti viene a prendere con pressione. Certamente vogliamo fare bene. Non dobbiamo pensare al Liverpool, ci penseremo da domani sera. Mancano venti giorni alla sosta di natale e questo è il primo bivio. Quella di domani è la partita più importante, la Juve ha vinto a Salerno ma ha dovuto mettere un’alta qualità tecnica. Le mie scelte non dipenderanno dalla Champions. Dobbiamo tornare a vincere con continuità per rimanere in alto e tenere il passo altrui. Domani servirà gestire bene il possesso, mettendo velocità, perché loro avranno linee strette e una difesa compatta. Poi dovremo essere attenti in difesa. I ragazzi sono concentrati solo su domani, veniamo da un periodo con qualche difficoltà e sono sicuro che l’approccio sarà giusto”.

La prima esperienza da allenatore Stefano Pioli l’ha intrapresa proprio a Salerno. Il trainer emiliano guidò il cavalluccio nel 2003/04 in Serie B (chiudendo al 15° posto), un ricordo indelebile: “Di Salerno ho un ricordo bellissimo, fu la prima esperienza in prima squadra. C’era un ambiente caloroso e mi sono trovato benissimo. Nonostante le difficoltà logistiche c’era grande voglia di lavorare”.

Modo di giocare e scelte

“Ci sono squadre diverse da noi che possono gestire una partita e aspettare il momento giusto per colpire. Noi dobbiamo sempre andare a mille all’ora, è il nostro modo di giocare. Un modo che ovviamente richiede tante energie, intensità mentale e un atteggiamento giusto per superare le difficoltà della partite e superare i nostri limiti. Dobbiamo sempre andare forte, rubare subito palla e gestire con facilità e velocità per alzare il ritmo della partite. Non sempre le giocate individuali portano a qualcosa. Il collettivo deve sostenere il singolo e non viceversa. All’inizio della mia esperienza al Milan ho avuto mesi difficili, ma allenare il Milan lo è sempre. Le aspettative sono alte perché abbiamo alzato il livello, ma era quello che volevamo. Tutte le partite sono difficili e tutte vanno preparate al meglio. Vedremo se avremo avuto continuità per restare alti. Il calendario è intasato ed è evidente che i giocatori giocano troppo. Non è giusto parlare di turnover, cambiare i giocatori è utile per farli recuperare mentalmente e fisicamente. Certamente andrebbe rivisto qualcosa”.

È un Milan che, come la Salernitana, deve fare i conti con gli infortuni. Domani sarà assente Kjaer che oggi si è operato al ginocchio, a casa resteranno anche Calabria, Giroud, Rebic e Castillejo. Rientreranno Bennacer e Romangoli: “In questo momento siamo molto vicini a Simon e preoccupati per la sua situazione, ma siamo sicuri che supererà anche questa. Se lo stop sarà lungo potremo pensare a fare qualcosa sul mercato. Bennacer è recuperato; Calabria, Giroud e Rebic stanno meglio, Castillejo tra pochi giorni tornerà in gruppo. Siamo in miglioramento – ha detto l’ex tecnico della Lazio -. Le gerarchie sono momentanee. Tutti devono sentirsi titolari. Saelemaekers è titolare come Messias, come lo sono pure Kessie e Bakayoko. I primi due hanno differenti caratteristiche. Possono entrambi giocare tra le linee. Messias gioca a piede invertito e punta a calciare in porta. Saelemaekers va più sul fondo per crossare. L’importante è la disponibilità, perché giochiamo sempre con due attaccanti puri e serve il giusto equilibrio. Leao? Sta facendo le cose giuste, il ragazzo è disponibile e ha voglia di migliorarsi, deve avere maggiore presenza e cattiveria in area avversaria per essere determinante e mostrare le sue qualità. Pellegri sta bene ed è a disposizione, come Ibra. Se Diaz sta bene deve giocare il più possibile, la sua condizione sta crescendo e deve trovare precisione e qualità vicino alla porta come fatto a Genova per il terzo goal di Messias, così puo essere determinante. La trequarti è una posizione di campo dove se salti l’avversario puoi diventare molto pericoloso. Credo che Diaz e Messias potrebbero comporre una bella coppia di attaccanti, non darebbero punti di riferimento e avrebbero grandi qualità. Kalulu? È cresciuto tanto, in campo ha sempre personalità. Deve migliorare ancora, è giovane ed era arrivato senza mai giocare in prima squadra. Deve migliorare nel posizionarsi senza palla, può fare due ruoli e mi dà tante soluzioni”.

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