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Porta inviolata all’Arechi due mesi dopo, convince il terzetto difensivo: a Perugia nuovo test probante

Due mesi dopo Alessandro Micai mantiene nuovamente inviolata la porta dello stadio Arechi. E non è affatto un caso che la Salernitana ritrovi la vittoria dinanzi al pubblico amico che mancava dalla sfida al Foggia dello scorso 23 dicembre. La squadra di Gregucci concede le briciole ad una Cremonese allo sbando, incapace di concludere verso lo specchio della porta granata. Se il numero uno virgiliano praticamente mai ha dovuto sporcare i guantoni, parte del merito va ascritto anche al terzetto difensivo nuovo di zecca scelto da Gregucci complici le defezioni forzate di Perticone e Bernardini. E che – almeno per una serata – ha colpito positivamente per compattezza ed omogeneità.

Pucino-Migliorini-Mantovani, ieri per la prima volta in campo assieme dal 1’. Una scelta forte quella del tecnico di San Giorgio Jonico, in particolare per quanto riguarda il ruolo di perno centrale del pacchetto arretrato. Migliorini è ormai la prima scelta in barba alle logiche del turnover che lasciavano presagire un utilizzo di Schiavi dopo lunga naftalina. Greg ha confermato l’ex Avellino, un segnale importante di continuità. La Salernitana ha bisogno di ritrovare certezze, di assumere una precisa fisionomia, di definire una chiara identità. A partire dalla difesa. Migliorini ha ripagato la fiducia con i due assist decisivi: prima la spizzata per la zampata di Minala, poi il lancio per la sgroppata di Jallow. Non male per uno che i gol dovrebbe innanzitutto evitarli. Qualche fisiologica sbavatura, ma il trend delle sue performance resta promettente ed in crescita.

Positivo anche l’impatto di Raffaele Pucino in un ruolo, quello di avambraccio destro della linea a tre, già ricoperto durante la gestione Bollini. L’eclettico difensore casertano ha nuovamente mostrato di sentirsi particolarmente a suo agio in una fetta di campo dove potrebbe far valere anche il suo bagaglio tecnico per dare maggiore qualità al primo possesso in fase d’impostazione.

Più che sufficiente la prova di Valerio Mantovani nonostante una caviglia malconcia, retaggio della battaglia del Bentegodi. Il giovane difensore romano ha rimpiazzato Gigliotti, reduce da una lunga serie di prestazioni deludenti, assicurando tempismo nelle chiusure e precisione nei piazzamenti difensivi. Una prova di compattezza generale che lascia ben sperare per il futuro. In attesa di ulteriori verifiche in campo, ad iniziare dalla sfida del Curi contro il Perugia.

1 Commento

1 Commento

  1. Mai satellite della lazio

    27/02/2019 at 14:59

    Gigliotti Djavan e Perticone ..in panca finona fine stagione! A Buon Greg..poche parole ..

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