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Protocollo, altro capitolo: oggi la A spera nel sì, la B vuole accodarsi. “Solito” Lotito in assemblea: “Ho studiato medicina”

Il calcio aumenta il pressing sul Governo e, anche se non c’è ancora l’appuntamento Conte-Gravina, già stasera potrebbe giungere la validazione del protocollo nuovamente rivisto dal mondo del pallone e sottoposto all’ennesima revisione del Comitato Tecnico Scientifico. La patata bollente fa avanti e indietro da settimane: prima quello elaborato dalla Figc fu inviato al CTS che lo bocciò sonoramente, per poi incontrare il calcio e dare i paletti da rispettare; alla seconda stesura, nel rispetto delle linee guida, sono state le società ad opporsi, giudicandolo inapplicabile ed elaborando – come Lega Serie A – un nuovo documento inviato alla Figc, che a sua volta l’ha inoltrato ulteriormente al Governo, chiedendo maglie più larghe. Stasera potrebbe arrivare il parere. Una trattativa in piena regola che non riguarda, al momento, la Serie B. “Un altro mondo, con risorse limitate”, ha ribadito ieri Marco Mezzaroma (clicca qui per leggere).

Chiudere quanto prima la pratica Serie A per la ripresa degli allenamenti collettivi sarà però fondamentale per potersi dedicare anche alla cadetteria seguendo linee guida già validate per la massima divisione, a cui il Governo dà chiaramente priorità per motivi facilmente immaginabili. Claudio Lotito, co-patron granata, gioca la partita su più tavoli, come di consueto: il 20 maggio, probabile data di convocazione del consiglio federale, sarà connesso per parteciparvi. Ieri, peraltro, è stato attivissimo nel briefing con medici e altre società di Serie A per la definizione della proposta di protocollo poi spedita al Governo. Secondo l’odierna edizione della Gazzetta dello Sport, i medici di massima serie chiedono di evitare il ritiro blindato e di alleviare la responsabilità dei medici sociali che sarebbero solo garanti dell’osservanza delle regole, oltre a proporre – di contro – un aumento degli screening medici con tamponi ogni 4 giorni e test sierologici ogni 14. Altro punto, la quarantena in caso di positività: i dottori di Lega A chiedono che ci vada solo l’interessato e non tutto il gruppo squadra, che solo allora potrebbe però andare in clausura, dove continuerebbe però ad allenarsi regolarmente in maniera collettiva.

Sempre sulla rosea, il racconto delle vulcaniche mosse di Lotito, che avrebbe chiesto di poter prendere visione della bozza di protocollo prima dell’invio alla Figc. Il presidente della Lega A, Dal Pino, avrebbe respinto la richiesta perchè altrimenti il testo avrebbe dovuto essere inviato anche alle altre società che avrebbero poi proposto ulteriori correzioni, con conseguente allungamento dei tempi di redazione. Alla fine Lotito ha votato l’approvazione, non mancando però di ricordare agli altri suoi colleghi presidenti di “avere una preparazione in medicina, parlando di
un “metodo innovativo e più rapido di monitoraggio sui giocatori”. All’incirca un anno fa, nella sala stampa dello stadio Penzo, affrontava lo stesso argomento sulla questione dell’acqua e zucchero di Alessandro Micai. Il… solito Lotito.

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