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Questione di testa, riecco la Salernitana: ora gli ultimi 7 giorni di mercato

Reazione doveva essere, reazione è stata. Dopo la scoppola di Empoli la Salernitana ritrova sé stessa ed il suo spirito battagliero. Fabrizio Castori attendeva risposte importanti dalla gara contro il Pescara. Soprattutto sul piano del temperamento. Quella vista in campo al Castellani, al netto dell’abissale differenza di valori tecnici, non poteva essere la vera Salernitana. Perché, con tutti i limiti già noti, Djuric e compagni avevano alzato bandiera bianca senza combattere con le unghie e con i denti su ogni palla, il vero marchio di fabbrica della banda Castori.

Questione anche di testa, insomma. Quella del gigante bosniaco bravissimo a far da sponda per l’accorrente Gondo. La rete del vantaggio, alla seconda vera occasione creata, ha sbloccato psicologicamente la squadra granata, chirurgica nel trovare il raddoppio pochi minuti più tardi col fendente di Cicerelli. Attesa, gestione e ripartenza: dopo la seconda rete la squadra granata ha potuto incanalare il match sul piano che forse più le si addice. Al netto di qualche occasione di troppo concessa agli abruzzesi e sprecata da Galano per la disperazione del grande ex Roberto Breda.

Tre punti che (ri)proiettano la Salernitana nelle zone nobilissime della classifica in attesa delle altre sfide del lungo weekend cadetto. Dopodiché sarà lunga attesa tra l’avvicinamento al posticipo di lunedì a Reggio Calabria e la quasi concomitante chiusura del calciomercato. Le mosse fin qui operate da proprietà e dirigenza hanno allungato il ventaglio di scelte a disposizione di Castori in mezzo al campo e sul binario mancino, i punti deboli fin qui palesati dal rettangolo verde. Che validerà la bontà delle operazioni messe a segno: Coulibaly è un fedelissimo di Castori e rappresenterà un valore aggiunto sul piano della corsa e della fisicità. Sy e Durmisi due scommesse che il campo dovrà trasformare in certezze: il francese ha ottime referenze, l’albanese curriculum importante seppur sbiadito da lunga inattività e qualche guaio fisico di troppo. Il ritorno di Sofian Kiyine potrebbe rappresentare la chiave di (s)volta della stagione: se il franco-marocchino saprà farsi notare per le sue magie in campo e per continuità di rendimento più che per le stravaganze nel look, Castori potrà sorridere e la Salernitana avere quella qualità in mezzo al campo spesso mancata.

Ed infine, ma non di certo per ordine di importanza, l’attacco. Gennaro Tutino  è rimasto pensieroso ed infreddolito in panchina fino al minuto 83 quando ha preso il posto di un esausto Milan Djuric. In precedenza il partente Giannetti aveva dato il cambio a Cedric Gondo. Il polverone aizzato dall’ormai ex agente, le ultime scialbe prestazioni, l’inaspettata esclusione dallo starting eleven: col mercato aperto la posizione di Tutino potrebbe clamorosamente essere oggetto di valutazione. Pettinari continua a strizzar l’occhio al vecchio maestro Castori, ma serve intrecciare più di un tassello per sbloccare l’operazione.

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