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Qui Perugia, Oddo: “Come noi, Salernitana non è pronta per il vertice. Farò 4-3-2-1”

È un Massimo Oddo determinatissimo quello che nella tarda mattinata di oggi ha incontrato la stampa umbra per presentare Salernitana-Perugia. Il Campione del Mondo 2006, tecnico dei biancorossi, ha messo sullo stesso livello le due squadre.

“La Salernitana è abbastanza simile a noi, ha una rosa profondamente rinnovata che si colloca non ai livelli di Benevento, Crotone ed Empoli e forse non è pronta, al pari nostro, a competere in questo momento con queste squadre.ha affermato in conferenza – Però i granata sono costruiti bene, stanno facendo un bel percorso come il nostro. I punti sono gli stessi, a dimostrazione del fatto che stanno facendo bene. Ventura ha determinate idee, la Salernitana è squadra a cui piace giocare e quando è così ci vuole del tempo per inculcare i dettami nei propri ragazzi. È impensabile essere perfetti dopo 7 partite. La Salernitana a tratti fa molto bene, poi perde alcune partite dove avrebbe meritato di non perdere, vedi Venezia. Domani sarà difficile, lo stadio è molto caldo ma questo deve solo darci più energia per dare continuità al nostro campionato e fare il meglio possibile. Andiamo all’Arechi per portare via punti”.

Senza Falasco, che ha avuto un piccolo risentimento muscolare, Oddo dovrà rinunciare anche ad Angella, Konaté e Carraro che è squalificato. Scatterà l’ora di Balic a centrocampo. “È il sostituto naturale di Carraro, domani andrà in campo perché adesso sta meglio, lo dicono i dati. Forse ho sbagliato io a non metterlo prima nelle condizioni giuste per potersi esprimere. Ha tutte le potenzialità per fare bene, confido in lui come in tutti i ragazzi. – le parole di Oddo – Mi aspetto una grande gara. Giocare fuori casa è sempre più difficile, dobbiamo ritrovare la giusta convinzione per fare prestazioni di livello anche lontano dal Curi. Abbiamo l’obbligo di crescere dappertutto”. Il tecnico del Grifo si mostra spavaldo e annuncia: Giocheremo col 4-3-2-1. A Benevento ci siamo messi col 5-3-2 e l’abbiamo interpretato male. Un allenatore cambia perché deve conoscere bene i suoi giocatori e capire cosa possono e cosa non possono dare. A volte si commettono errori perché non si conoscono bene i propri elementi. L’esperienza delle partite fa conoscere meglio i ragazzi e trovare il bandolo della matasse. Nelle mie esperienze, prima di arrivare a una soluzione discretamente definita ci ho messo un po’ ma credo sia normale la fase di rodaggio che vale anche per l’allenatore. Io devo pensare a far rendere al meglio ognuno, il modulo conta relativamente, è importante la filosofia di giocare palla a terra, giocare in velocità, trovare spazi per verticalizzare. Abbiamo fatto bene e male sia a tre che a quattro. Prima o poi capirò qual è la soluzione migliore. A me piace andare dentro, il nostro gioco non si sviluppa molto per vie laterali, se hai due trequartisti bravi tra le linee, possibilmente a piede invertito, hai più possibilità di far male agli avversari”.

Il tecnico perugino ha poi tirato le orecchie all’ambiente. “L’ho visto un po’ esagitato, anche nello spogliatoio c’era scoramento dopo il kappaò di Benevento. Si poteva fare di più, abbiamo interpretato male la superiorità numerica e siamo incappati in una giornata no, forse sono stati più i demeriti nostri che i meriti del Benevento ma io sono serenissimo, perché penso che il nostro sia un percorso assolutamente nella norma. – il pensiero del trainer umbro – Sono fortunatamente dotato di parecchio equilibrio. Non mi sono esaltato, a differenza di tanti, dopo una partita brillante come quella col Frosinone, non mi butto già dopo prestazione sicuramente negativa come Benevento ma non è che ci hanno preso a pallonate, non usciamo mica con le ossa rotte. Abbiamo perso con una squadra sicuramente superiore a noi in questo momento, quindi la sconfitta fa male ma ci sta”. Poi, il copia-incolla di Ventura: Sono fiducioso, so che piano piano arriveremo a fare sempre meglio, abbiamo grandissimi margini di miglioramento. Quotidianamente e partita dopo partita dobbiamo lavorare, la squadra è nuova e giovane e non ha al suo interno giocatori come Benevento, Crotone, Empoli. Continuiamo imperterriti sulla nostra strada. Squadre che hanno furbizia, esperienza, scaltrezza e malizia, cose che fanno parte del calcio, i singoli che vengono fuori quando le cose si mettono male. In questo dobbiamo crescere. L’obiettivo? Possibilmente non perdere più. Arriviamo a marzo e cerchiamo di stare bene in classifica, poi cerchiamo di fare la volata”.

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