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Reggina, punto che fa morale a Frosinone. Baroni: “Primo tempo ok, poi siamo calati”

Dopo due ko di fila, la Reggina ha interrotto l’emorragia di punti, pareggiando 1-1 a Frosinone. Lunedì prossimo gli amaranto riceveranno al Granillo la Salernitana. Il tecnico Baroni, che contro il cavalluccio dovrà fare a meno di Di Chiara e Crisetig, ha parlato nel post partita dello Stirpe: “Un primo tempo giocato molto bene, avremmo potuto chiudere i primi 45′ con un margine più ampio. Probabilmente su Ménez il rigore poteva starci tutto. Nella ripresa siamo partiti bene e Di Chiara ha avuto sui suoi piedi la palla per lo 0-2. Ci siamo abbassati ed è subentrato timore. Quando rientriamo ci snaturiamo, non è una squadra che può permettersi di difendere in area di rigore. Calo nella ripresa? Non è una questione atletica. È chiaro quando fai un primo tempo così propositivo spendi parecchio, devi cambiare e servono forze fresche. Ora c’è il mercato, speriamo arrivi qualcuno che ci dia una mano. Quello che io vorrei fare la squadra lo ha capito. Adesso c’è una settimana delicata, l’ultima di mercato. Vediamo cosa accade, sono fiducioso”. L’allenatore toscano si è soffermato anche sulla condizione fisica e mentale dei suoi: “La squadra ha saputo soffrire. Peccato per l’episodio del rigore. Il volume di gioco prodotto del primo tempo, per come abbiamo interpretato la partita, avrebbe dovuto portarci qualcosa in più. Delprato aveva un problemino e non volevo rischiarlo. Lakicevic aveva pochi allenamenti alle spalle, non gioca da mesi, ma ha fatto bene. Micovschi ha fatto una buona partita. Jeremy ha dato il suo contributo, può e deve fare assolutamente di più rispetto a quello che io voglio proporre. Il fatto di non aver avuto delle risorse con determinate caratteristiche ti porta ad andare in difficoltà, così come è successo. Ménez non ha bisogno di minutaggio. Io da quando sono arrivato, Denis ha avuto vari problemini. Anche questa settimana non è stata tranquillissima dal punto di vista fisico e non me la sono sentita di rischiarlo. Io ho un modo di intendere il calcio: andare avanti e questa squadra lo sa fare. È una questione mentale, ma non mi preoccupa”.

Nel post gara ha parlato anche il centrocampista Michael Folorunsho, autore del momentaneo vantaggio dei suoi: “Il gol è stata un’azione corale, ben sviluppata e che mi ha portato al gol. Gran parte del merito è di Jeremy, ecco perchè sono andato ad abbracciarlo. È stata una giocata istintiva, ho fatto quel movimento e Jeremy me l’ha servita sul piatto d’argento. Stiamo facendo dei primi tempi importantissimi, mettendo sotto squadre costruite per andare in A. È palese che dobbiamo lavorare sulla ripresa. Abbiamo abbassato l’intensità, ma dobbiamo comunque restare alti. La responsabilità è anche mia che non sono riuscito a tenere il pressing alto. Abbiamo un mister che durante la settimana lavora tanto e riusciremo a migliorare per raggiungere gli obiettivi prefissati. Gli abbiamo impedito di fare il loro gioco nella prima frazione di gioco. Volevamo impostare noi la partita e lo abbiamo fatto per lunghi tratti. Quando siamo venuti meno, loro ci hanno puniti. Dobbiamo lavorare e cercare di fare il nostro gioco. Ce la metteremo tutta per tirarci fuori da questa situazione. Speriamo di fare il nostro cammino, manca poco per fare vedere di che pasta siamo fatti. È arrivato il momento di dare noi le pacche agli altri e tornare a casa con i tre punti”.

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