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Reggina verso la B: si rinnoverà gemellaggio, amaranto trascinati dall’ex granata Bellomo

L’esordio della Salernitana targata Ventura davanti al proprio pubblico arrivò lo scorso primo agosto nel triangolare in memoria del Siberiano all’Arechi e a presentarsi a Via Allende furono Bari e Reggina, le cui tifoserie sono storicamente gemellate con quella granata. Le due compagini sarebbero, di lì a poco, partite come favorite nel girone C di Serie C, con l’obiettivo di agguantare la cadetteria. A distanza di nove mesi, con un campionato giocato per gran parte e con lo stop definitivo deciso dalla Lega Pro (clicca qui per leggere l’articolo) causa Coronavirus, l’assemblea dei club di terza serie ha deciso ufficiosamente oggi di spedire in cadetteria le tre primatiste dei rispettivi raggruppamenti: Vicenza nel girone A, Monza nel girone B e Reggina nel girone C. La quarta promossa dovrebbe essere decisa tramite merito sportivo, con il Carpi in pole. Il tutto però è da considerarsi ufficioso, siccome dovrà arrivare l’ok del Consiglio Federale.

Nel girone del sud a giocarsi la promozione erano proprio amaranto e galletti. La squadra guidata da Toscano e con l’ex granata Nicola Bellomo comandava la classifica con nove punti di distacco su quella di Vivarini, grazie al miglior attacco (54 gol, proprio insieme a quello del Bari) e la miglior difesa (19 reti subite). Il contributo del trequartista, passato ai calabresi nel gennaio 2019, è stato importante: 25 partite, 4 gol e altrettanti assist per lui. La Reggina è vicinissima quindi ritrovare la cadetteria dopo sei stagioni di assenza, con in mezzo la rifondazione nel 2015. Manca solo l’ufficialità da parte del prossimo consiglio federale che avrebbe dovuto svolgersi domani ma è stato rinviato. Sarà sicuramente una festa a metà per la torcida calabrese che ha dovuto vivere anni difficili dopo il fallimento e non potrebbe godere appieno del salto di categoria, comunque meritato per quanto fatto vedere fino alla sospensione. L’anno prossimo – salvo clamorosi dietrofront e sempre  che la Salernitana non conquisti una promozione in A, previa ripartenza del campionato di B e relativi playoff – può tornare quindi la sfida tra tifoserie gemellate. La Salernitana non accoglie i “cugini” amaranto in gare di campionato dal 28 marzo 2015, quando vinse per 2-1 nel torneo di Prima Divisione.

Il Bari proverà a battagliare, ma potrebbe dover rinunciare al sogno di giocarsi la Serie B dalla porta di servizio e riprovare l’anno prossimo. I biancorossi, ripartiti dalla D nel 2018 con l’avvento della famiglia De Laurentiis e promossi in C al primo tentativo, avevano fatto investimenti importanti, portando in Puglia giocatori del calibro di Frattali, Sabbione, Laribi, Bianco, Costa e Antenucci. I venti gol dell’ex Spal quindi non saranno probabilmente sufficienti a riportare La Bari nel calcio che conta (sarebbe stato il secondo caso di multiproprietà in B dopo quello del cavalluccio), a meno che il Consiglio Federale non cambi le carte in tavola. I biancorossi avevano chiesto di giocare comunque i playoff promozione, seguendo le stesse precauzioni che sarebbero prescritte per A e B, ma la situazione di molti sodalizi di terza serie – pur avendo diritto agli spareggi promozione – non consente l’attuazione dei protocolli per carenze logistiche e per onerosità economica.

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