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Report Foggia, la penna avversaria: Francesco Beccia di iamcalcio.it

Obiettivo tre punti. Vale lo stesso imperativo per Foggia e Salernitana che questo pomeriggio si affronteranno nella gara che vale una stagione. I granata devono ottenere quanto prima i punti per la matematica tranquillità, i satanelli hanno l’ultima chance quantomeno per raggiungere la zona playout. Una gara che potrebbe decidere definitivamente le sorti di entrambe le compagini, le quali negli ultimi cinque turni hanno ottenuto esattamente gli stessi punti (4). A presentarci il match dello Zaccheria ci ha pernsato il collega Francesco Beccia di iamcalcio.it.

 

È la gara che vale una stagione per entrambe, quella che vedrà contro Foggia e Salernitana. Quali motivazioni avranno la meglio?

Secondo me inizialmente ci sarà molta paura da parte di entrambe. Paura di sbagliare, perché vivono tutte e due una situazione molto delicata. Forse per il Foggia il pubblico potrà essere un fattore determinante“.

 

Cammini molto simili quelli delle due compagini soprattutto nel girone di ritorno. Cosa non ha funzionato in casa rossonera? Quanto la penalizzazione ha inciso anche sul morale della squadra?

La penalizzazione sicuramente ha inciso molto, soprattutto per le vedute diverse dichiarate dai protagonisti ad inizio stagione. Proprio questa assenza di unità d’intenti credo sia stato già un tassello mancante per porre buone basi alla stagione. Poi una rosa costruita in maniera poco equilibrata e delle scelte di mercato sia ad agosto che a gennaio che si sono rivelate totalmente sbagliate, hanno fatto il resto“.

 

Sarà l’ultima spiaggia per la squadra di mister Grassadonia? Quali saranno le scelte dell’ex trainer granata?

Non credo sia l’ultima spiaggia perché dopo aver chiamato e successivamente esonerato Padalino, non penso che la società voglia avere un altro tecnico a libro paga seppur per pochissimo tempo. Probabilmente opterà per il 3-4-2-1 visto nelle ultime gare con i giovani Matarese e Cicerelli a supporto di uno tra Mazzeo e Iemmello“.

 

Di fronte una Salernitana che nelle ultime 10 giornate è da piena zona retrocessione, e questa sera mancherà anche Djuric. Cosa devono temere i satanelli?

Devono temere più loro stessi e gli errori che puntualmente si ripetono. La Salernitana ha sicuramente giocatori importanti ma spesso il Foggia di quest’anno ha pagato più per sue colpe che per meriti degli avversari“.

 

Due classifiche non molto distanti tra loro, ma climi invece in contrasto: piena contestazione e diserzione a Salerno, sostegno alla squadra a Foggia. Quale delle due situazioni può favorire la propria squadra?

Più che sostegno la chiamerei speranza. Molti giocatori anche a Foggia sono stati contestati nelle scorse settimane ma fin quando l’aritmetica non condanna, il tifo rossonero seguirà e cercherà di trascinare i suoi beniamini fino all’ultimo“.

 

Alla vigilia di Foggia-Salernitana erano queste le classifiche che ti aspettavi a inizio stagione? In caso di salvezza, su quali basi ricostruite il prossimo campionato?

Assolutamente no. Si pensava a tutt’altro che ad una classifica così deficitaria, soprattutto per i proclami fatti dalla società e dal direttore sportivo. Parlare di Serie A in due anni per poi ritrovarsi a lottare per un posto nei playout credo sia abbastanza contraddittorio. In caso di salvezza, con molta probabilità la società mollerà comunque la presa perché stanca della gestione di una squadra di calcio“.

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