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Rieti, Mariani si presenta: “Non saremo succursale di Lazio e Salerno”. In arrivo alcuni giocatori granata

Alberto Mariani è il nuovo allenatore del Rieti, come detto alcuni giorni fa. Il tecnico, 56 anni, abbraccerà nel club amarantoceleste alcuni calciatori che sono di proprietà del Cavalluccio: oltre al portiere Daniele Lazzari, il difensore Mirko Esposito e il centrocampista Danilo Gaeta altri nuovi papabili innesti potrebbero essere Stefano Russo e i giovani Biagio Morrone e Pasquale De Sarlo. 

Sul mercato e sull’eventualità di essere succursale di Lazio e Salernitana Mariani è categorico: “C’è qualche ragazzo che ho allenato che vorrei ri-allenare, ma io ho fatto richiesta a presidente e dg di giocatori per ruolo e caratteristiche, non di nomi. Un portiere, un centrocampista, un attaccante innanzitutto: il direttore sa come muoversi. Abbiamo le idee chiare, dobbiamo solo iniziare. Tra Lazio e Salerno ho fatto otto anni, ho tanti amici e una parte di cuore. Ma questo non vuol dire che noi saremo una succursale. Non siamo la succursale di nessuno, siamo il Rieti”.

Mariani è alla prima esperienza tra i professionisti dopo una gavetta nelle giovanili e l’esperienza al Chieti in D: “Ho passato gran parte della carriera a far crescere giovani. Magari a livello di prime squadre ho una carriera acerba, ma spero che da qui si muovano i primi passo per qualcosa di importante come lo è stata la mia carriera con i giovani. Rieti è una squadra di combattenti. In una partita in cui qui il tecnico amaranoceleste era Di Iorio, pensai di voler allenare in questa città. E adesso non vedo l’ora di cominciare: martedì per me è ancora troppo lontano. E no, non ho paura del confronto con Capuano”.

Il tecnico romano prosegue: Felicissimo di essere qua. Conoscete la mia storia calcistica, non ci resta che iniziare a lavorare, costruire e dare soddisfazione: alla proprietà, al direttore, ai tifosi, alla città. Quando ho parlato con Curci, ho avuto una sensazione di forte senso di appartenenza, mi ha fatto respirare aria d’amore per la città e la squadra. Con Di Santo ci siamo incontrati 20 anni fa e ha lo steso amore per questa maglia. Un senso d’appartenenza che dovrà essere anche mio e dello staff. Mi aspetto un campionato difficile ma io sono un tipo che la gara la attacca. Quando ho parlato con il presidente, ho sposato la sua linea verde: non sarà una squadra composta da ragazzi giovani ed inesperti, chiaro che un’ossatura ci dovrà essere. Voglio ragazzi responsabili, che sanno che stanno difendendo qualcosa di storico. Chiaro che ci vorranno da 3 a 5 giocatori che dovranno prendere per mano questi ragazzi e farli crescere. Se non hai 4-5 ragazzi di spessore la crescita è più lenta. Qualcosa abbiamo individuato, siamo al lavoro da un po’ di tempo. Speriamo di potervi donare qualcosa da qui a martedì. E poi il mercato si chiude il 31 agosto e i migliori colpi si fanno alla fine. Idea di gioco? Ho giocato con tanti moduli: importante è valutare chi abbiamo a disposizione”.

*dichiarazioni estrapolate dal sito Rietilife.it

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