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Salernitana, continua a inseguire! Finale sul filo dei nervi, ecco le combinazioni salvezza

Inseguire disperatamente e non pensare di gestire o farsi prendere dalla frenesia del dover guardarsi alle spalle. L’instant team programmato a fine gennaio da Walter Sabatini e Danilo Iervolino prevedeva il primo diktat e, ora che la Salernitana occupa il quartultimo posto in classifica a due giornate dalla fine, è paradossalmente giusto continuare a perseguirlo. Perché questo gruppo è nato per rincorrere senza nulla da perdere, con il diesse che chiedeva “sana arroganza” ed è così che ha raggiunto i sei risultati utili di fila, arrivando a giocarsi una salvezza che fino a due mesi fa sembrava impossibile. Adesso è a portata di mano e la stessa compagine granata può ancora essere artefice del proprio destino, semplicemente vincendo.

Guardare avanti e non indietro

Non è tanto il pareggio in sé – alla fine giusto per quanto proposto da Salernitana e Cagliari nell’arco intero della partita, non curandosi del timing e dell’infuocato finale – ma le modalità e la tempistica con cui è arrivato che potrebbero, condizionale da sottolineare, rappresentare una batosta psicologica per il gruppo. Non può e non deve essere così. Davide Nicola lo ha detto a chiare lettere ieri al gruppo nell’immediato dopogara, lo ha ripetuto in conferenza stampa e lo ribadirà domani alla ripresa degli allenamenti. Del resto, l’ippocampo è ancora avanti. Attenzione, però, a non lasciarsi prendere dalla frenesia e dalle paure. La Salernitana, come detto, in questa stagione è sempre stata abituata ad essere fanalino di coda e a dover scalare posizioni, senza inseguitrici. Ora che ci sono e pure abbastanza “attaccate”, non si può cadere nel tranello di sentire il fiato sul collo.

Liguri da… coinvolgere

La soluzione? Guardare a Spezia e Sampdoria, con i loro 33 punti. Le due formazioni, infatti, potrebbero apparentemente sembrare tranquille, ma non lo sono fino in fondo. Soprattutto i blucerchiati, attesi dalle sfide con Fiorentina e Inter, devono fare molta attenzione. Detto che la cosa più importante è ovviamente il mantenimento della categoria, riuscire pure a scalare due o tre posizioni di classifica significherebbe anche garantire qualche soldino in più alla società nel calcolo dei proventi da diritti televisivi. Poca roba, ma una motivazione in più. Insomma, l’imperativo è guardare a Spezia e Sampdoria, continuare a rincorrere nello sprint finale lungo 180 minuti. Continuando a sbirciare i calendari delle altre, la compagine di Thiago Motta ha Udinese e Napoli per le ultime due curve. Il Cagliari attende l’Inter affamato di punti scudetto e poi chiuderà a Venezia contro i lagunari, attesi dalla proibitiva trasferta in casa della Roma di Mourinho dove saranno obbligati a cercare il miracolo vittoria per restare appesi a un filino di speranza (contemporaneamente, dalla Salernitana in giù nessuna dovrebbe vincere). Il Genoa ha il Napoli fuori e poi il Bologna a Marassi.

Salernitana-Genoa: l’esultanza di Djuric (foto Francesco Pecoraro)

Gli scenari: possibile anche classifica avulsa

Il destino, si è detto, è nelle proprie mani. Se la Salernitana vince le ultime due gare, non deve preoccuparsi degli altri risultati. Se trionfa ad Empoli e – nello stesso tempo – il Cagliari perde con l’Inter ed il Genoa non vince a Napoli, l’ippocampo potrà festeggiare addirittura la salvezza con un turno di anticipo. “Arriveremo all’ultima giornata“, ha invece predetto pubblicamente mister Nicola. Il pericolo è quello di un maxi arrivo a pari punti che farebbe scattare il meccanismo della classifica avulsa. Potrebbe esserci un finale a 33 punti comune a Spezia, Sampdoria, Cagliari e Salernitana: in questo caso ad avere la peggio sarebbe proprio il cavalluccio marino in una mini graduatoria che vedrebbe lo Spezia a 12, il Cagliari a 9 e doriani a 6 punti come i granata, ma in vantaggio nel criterio della differenza reti generale. Quota 34 punti, invece, sarebbe raggiungibile contemporaneamente da Spezia, Sampdoria, Genoa e Salernitana: in quest’ultimo caso, invece, ad avere la peggio sarebbe il Grifone con soli 2 punti (8 per la Salernitana, 12 per Samp e Spezia). In caso di arrivo a pari punti tra sole due squadre, invece, si vedrebbe come primo criterio il computo degli scontri diretti: la Salernitana è in vantaggio solo con il Genoa (ed eventualmente Venezia), soccombe con lo Spezia ed è in parità con Sampdoria e Cagliari che, tuttavia, sono entrambe messe meglio dal punto di vista della differenza reti generale: -41 per i granata, un abisso rispetto al -32 degli isolani e al -17 dei blucerchiati.

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