Connect with us

News

Più coraggio per i playoff: compattezza e solidità ok, ma in attacco servono più soluzioni

Per vincere serve osare. Ed un pizzico di coraggio in più. Tradotto, più qualità in campo. Di gioco ma soprattutto di uomini. All’alba della seconda sosta del torneo cadetto, la Salernitana può tracciare un primo parziale bilancio dopo sette partite. Due vittorie, una sconfitta (pesante) a Benevento e ben quattro pareggi il bottino messo insieme dalla truppa di Colantuono.

I granata restano a contatto col carrozzone di vertice in un campionato che si sta rivelando sempre più equilibrato. Sulla carta il calendario d’ora in avanti potrebbe rivelarsi un prezioso alleato della squadra di Colantuono che fin qui ha affrontato tre delle favorite alla vittoria finale (Palermo, Benevento e Verona) portando a casa una vittoria, un pareggio ed una sconfitta.

Ma incrociare i tacchetti con avversari di caratura tecnica modesta potrebbe rivelarsi un boomerang per la squadra granata, abilissima a chiudere gli spazi ed a dimostrare compattezza difensiva (appena sette gol subiti e ben quattro clean sheet per Micai) ma in grande difficoltà quando chiamata ad imporre gioco e ritmi.

In fase offensiva, infatti, la Salernitana è spesso risultata prevedibile e monotematica con il sistematico ricorso al lancio lungo. Colantuono a più riprese ha bacchettato i suoi, ma neanche l’assenza di Djuric – catalizzatore e accentratore del gioco aereo – ha portato grossi benefici sul piano della manovra palla a terra. Senza il gigante bosniaco è toccato a Jallow sfiancarsi nel tentativo di intercettare i tanti spioventi dalle retrovie. Pur alla ricerca ossessiva ed irritante dello spunto personale, al gambiano va riconosciuta l’attenuante di aver fronteggiato praticamente da solo l’intero pacchetto arretrato della Cremonese, con Vuletich che per larghi tratti svolgeva il compito di mediano aggiunto.

Insomma servono soluzioni offensive differenti. Anche di uomini, se necessario. Iniettando qualità ad un centrocampo che finora ha fatto della corsa e dell’aggressività le sue principali peculiarità. Leggasi Anderson e Di Gennaro. Utopistico pensare che la Salernitana possa proseguire la sua marcia verso le zone nobili della classifica senza sfruttare al 100% il bagaglio di due dei suoi uomini più dotati tecnicamente.

Ma Colantuono può studiare alternative e novità anche per l’attacco, per dar linfa ad un reparto che fin qui è andato a segno soltanto due volte con Bocalon e Jallow. Magari a partita in corso. All’occorrenza il trainer granata potrebbe anche sperimentare un tridente offensivo allargando il gambiano sul binario esterno, inserendo un altro laterale puro come Orlando in maniera da avere più palleggio e continua superiorità numerica sugli esterni. Soluzione che non solletica più di tanto la fantasia di Colantuono, finora abbastanza dogmatico nel prediligere fisico e centimetri e schematico nella scelta della metodologia di gioco. Ma per puntare in alto, probabilmente, puntare al “prima non prenderle” potrebbe non essere sufficiente.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News