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Editoriale

Salerno rima d’eterno. Buon compleanno Salernitana: i primi 100 anni di storia e quel senso di appartenenza che non è certo apparenza…

Una città in festa. La Salernitana celebra oggi i suoi primi 100 anni ed è sempre (più) bella. Senza se e senza ma. Come in quel 19 giugno del 1919 che sancì la nascita della Bersagliera. Per una volta, per un giorno – quello del suo compleanno – non parleremo della società, dei dirigenti, dei giocatori, dell’allenatore, di chi viene e di chi va o del mercato che verrà. C’è un momento per tutto. Oggi è il giorno della festa. Di Salerno, della Salernitana e della sua Gente. Per un giorno, i riflettori sono puntati – e s c l u si v a m e n t e – su di Lei. In quanto essenza pura, anima e linfa vitale di un’intera comunità. Di chi la vive in città, allo stadio, per strada ed anche di chi la ama a distanza. Finanche dall’altra parte del mondo. Tutti uniti sotto l’egida dell’ippocampo. E’ il compleanno di Sua Maestà ed è giusto che la Regina venga onorata nel migliore dei modi per il suo secolo di storia. Anche per questo abbiamo preferito non parlare della stessa organizzazione del centenario che pure ha portato con sé – e porterà ancora – parecchi strascichi sulla bontà delle iniziative, sulla guerra fredda tra il Comune ed il club granata, su personalismi, egoismi e sulle loro inevitabili derive.

Oggi abbiamo voluto mutuare, nel titolo di queste poche riflessioni, una frase tratta dall’enorme bagaglio culturale, poetico (ed anche sportivo) lasciatoci in eredità da Alfonso Gatto: il senso di Eterno di questa città. Della sua gente. Cento, mille di questi compleanni per la Salernitana che è molto di più di una squadra di calcio per la città. La Salernitana è Salerno. La Salernitana è dei salernitani e di tutti coloro che portano con orgoglio il vessillo granata ovunque e in ogni dove. L’ippocampo è il cuore pulsante della passione popolare. Della gente. Dal Vestuti, all’Arechi, fino ad arrivare – in un emozionante e commovente viaggio a ritroso nel tempo – a quel campetto dell’allora periferia a Piazza D’Armi dove un gruppo di eroi/pionieri diede inizio alla storia che oggi suona come leggenda. Nel giorno del centenario della Salernitana si ha proprio il senso di Eterno. Non per i campionati disputati, non per i campioni (che pure sono passati), non per i trofei in bacheca, ma per quel senso di appartenenza che è parte integrante – il dna, insomma – di chi ha a cuore le sorti della Bersagliera. Si badi bene: appartenenza e non certo… apparenza! Al bando i personalismi, i tanti, troppi, salti in avanti di chi ha provato ad anteporre al bene comune il classico egoismo di… bottega. E’ successo fino all’immediata vigilia delle celebrazioni e probabilmente accadrà ancora. Ma anche questo sarà pesato, ponderato e valutato a tempo debito. Salerno non dimentica. E non dimentica neppure tutti i tifosi che oggi non ci sono più e che festeggiano da lassù il compleanno della Salernitana. La Messa di oggi al Duomo lo testimonia.

La festa di ieri organizzata dagli ultras nel piazzale della curva sud dello stadio Arechi è stata un crescendo di emozioni davanti a quasi 5mila persone: le vecchie glorie, i leader della sud, l’attesa per la mezzanotte, il palco, i video, la storia in una sorta di capodanno granata con spettacoli pirotecnici che hanno salutato l’alba del secolo granata. Una storia fatta di vita, di vite, di persone, di gente comune e di uomini che quando indossavano il vessillo o la maglia granata si trasformavano in eroi. Sarebbe riduttivo raccontare qualche episodio che pure resta scolpito nella memoria della gente in un secolo di storia. Ricordi, gioie, dolori, emozioni, amarezze, illusioni e certezze. Fa tutto parte del lungometraggio della Bersagliera che ha visto i natali all’alba del vecchio millennio e che oggi celebra i suoi primi cento anni come una splendida signora.

Nei vicoli, nelle piazze, per le strade, sui balconi, sui muri Salerno si è svegliata in un tripudio di colore prevalentemente granata. Una data attesa, cercata, cerchiata in rosso già da tempo. Un conto alla rovescia partito da lontano e che a mezzanotte ha fatto esplodere di gioia i suoi tifosi. Oggi è il giorno della festa. Alle 19.19 in punto, partirà un corteo dal Vestuti per fare sosta in Corso Umberto I (l’attuale via Mercanti) dove tutto ebbe inizio. Al civico 67, infatti, appena 100 anni or sono fu fondata la Salernitana. Poi spazio alla festa. Alle feste, agli spettacoli ed ai ricordi. Da domani inizia un nuovo secolo di storia sempre a tinte granata. Del resto Salerno è rima d’eterno… Auguri Salernitana.

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