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Si torna al Tombolato, De Patre: “Quell’episodio strano di un anno fa…”

Martedì il cavalluccio sarà di scena, per la 29ma giornata, a Cittadella. Lo scorso anno arrivò un ko (come successo nei quattro precedenti in Veneto) in rimonta per 4-3, con un insolito episodio riguardante l’allora tecnico Gian Perio Ventura. Il trainer ligure lasciò in anticipo la panchina, prima della fine del primo tempo, infuriato per la prestazione dei suoi, passati in vantaggio con Djuric, ma poi ripresi e sorpassati dalla doppietta di Diaw e dal gol di Benedetti. Negli spogliatoi Ventura ebbe un duro confronto con la squadra, per poi non dare indicazioni ai calciatori nel secondo tempo, lasciando il timone al vice Tiziano De Patre. L’ex CT della Nazionale lasciò la panchina in anticipo anche a fine partita per un problema intestinale: “L’episodio di Cittadella, capitato lo scorso anno, fu molto strano – dice De Patre ai nostri microfoni – Al Tombolato è sempre una partita difficile, la squadra si conferma anno per anno, nonostante venga costruita con tante idee, prendendo calciatori quasi sconosciuti dalla serie C. Quest’anno hanno avuto un periodo di crisi, fisiologico, ma col Pisa si sono ripresi bene. Quindi martedì sarà tosta”. L’avventura di De Patre in granata si concluse molto presto, con le dimissioni nel dicembre 2019, per problemi personali, dopo un colloquio con Ventura: “Di Salerno conservo un bellissimo ricordo, anche da calciatore. La città è bellissima, la gente vive di calcio e l’Arechi pieno era qualcosa di incredibile. Dispiace non aver potuto finire la stagione, perché l’esperienza mi ha lasciato tanto. Purtroppo altri motivi hanno condizionato la scelta, ma sono cose che capitano. Non ho vissuto la seconda parte di stagione per dire cosa è capitato. Finché ci sono stato io la squadra era in piena lotta per i playoff. La rosa era comunque importante che avrebbe potuto fare molto di più”.

L’ex centrocampista esprime poi un giudizio su quanto fatto vedere finora dalla Salernitana e da Castori: “Finora la Salernitana ha disputato un ottimo campionato, sta lottando con grande merito per la promozione. Non sono sorpreso perché la società ha allestito un ottimo organico, scegliendo un tecnico importante. I presupposti per arrivare in fondo ci sono tutti. Ovviamente il campionato è competitivo. L’Empoli gioca un bellissimo calcio, il Lecce si sta riprendendo e ha una rosa di spessore. Anche il Monza e il Venezia stanno facendo bene. Ci sono tante squadre che lottano, ma la Salernitana è lì. La serie B è equilibrata, tutte le squadre hanno i loro periodi particolari. La Salernitana può giocarsela fino alla fine, perché ha i giocatori e l’allenatore per farlo. La squadra non dà spettacolo, ma è solidissima. Castori ha grandissima esperienza, lo scorso anno a Trapani ha praticamente fatto un miracolo, salvandosi sul campo. I giocatori sono di valore. In B non è semplice, ci sono squadre come Pescara e Cremonese che hanno ottime rose, ma stanno faticando e lottano nelle zone basse. Avere un allenatore esperto è quindi un valore aggiunto. L’assenza del pubblico all’inizio ha aiutato i calciatori. Non c’era una bella aria a Salerno. Con questa classifica importante adesso però il pubblico sarebbe un’arma in più. Ma la realtà è questa purtroppo”.

Alcuni calciatori sono stati confermati dallo scorso torneo. Proprio a Cittadella arrivò l’esordio in granata per Dziczek, Jaroszynski giocò l’unica partita da esterno alto mancino, non brillando, ruolo che però ora ricopre egregiamente. Di Tacchio e Djuric sono dei punti fermi anche per Castori, Kiyine è tornato a gennaio per rinfoltire il centrocampo. Lombardi e Cicerelli, per motivi diversi, non stanno brillando. De Patre li conosce tutti, ovviamente, molto bene: “Dziczek ha grandissime qualità, aveva bisogno ovviamente di tempo per ambientarsi e capire il calcio italiano. L’anno scorso è stato frenato da qualche infortunio iniziale, poi è venuto fuori. Gli auguro di riprendersi al meglio, dopo quello che gli è capitato, e tornare presto in campo. C’è Di Tacchio che sta facendo meglio dello scorso anno, ha caratteristiche diverse da Dziczek, ma ha anche grandi qualità umane. Jaroszynski può fare tranquillamente l’esterno alto. L’ho seguito a Pescara, abitando qui vicino, e la situazione della squadra non lo ha aiutato. Da quando è tornato a Salerno sta dimostrando le sue grandissime qualità. Kiyine è un altro giocatore con una tecnica importante, nella metà campo offensiva è un fattore. Deve solo esprimersi al meglio, questo ancora non gli riesce bene. Lombardi sarebbe un lusso per la B, ma è soggetto a questi infortuni importanti ed è un grande peccato. Mi dispiace molto, l’ho visto soffrire per questi infortuni, senza i quali probabilmente adesso giocherebbe in massima serie. C’è anche Cicerelli, un po’ penalizzato forse dalla filosofia di Castori che predilige esterni più accorti. Lo scorso anno con Ventura si trovava più a suo agio. Djuric è fondamentale anche quest’anno, con i suoi centimetri e il suo fisico. Capita a tutti gli attaccanti di avere periodi difficili. Nello scorso campionato iniziò con difficoltà, ma poi esplose”.

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