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Spiragli di ripresa: Gravina vede fine maggio, leghe il 6 giugno. In caso contrario, solo 2 salti in A

Dopo le batoste e nonostante l’emergenza Coronavirus sia tutt’altro che risolta, la politica del calcio prova a guardare avanti e ad essere ottimista sulla ripresa dei campionati, forte anche delle rassicurazioni avute ieri dall’UEFA che è pronta a mettere nel calderone anche il mese di agosto per salvaguardare la regolarità della stagione ed evitare assegnazioni di titoli a tavolino o, peggio ancora, annullamenti.

La Serie B si riunirà in assemblea la prossima settimana. I venti presidenti devono ancora fissare il giorno per riprendere la discussione lasciata formalmente aperta lo scorso 13 marzo. Ovviamente, la chiacchierata sarà sempre in videoconferenza. Per la Salernitana ci sarà Marco Mezzaroma. In quella sede saranno ovviamente avanzate proposte di massima nei casi peggiori e in quelli migliori. Nel primo, quello dell’annullamento, potrebbero assere promosse d’ufficio in A solo due squadre, Benevento e Crotone, con sole due retrocessioni – Spal e Brescia – dalla massima serie, mentre scenderebbero in C Livorno, Cosenza e Trapani, senza playout, con tre sole promozioni dalla C (Reggina, Vicenza e Monza). Ma la volontà-necessità della maggioranza è ripartire. Interessi economici e non solo invogliano Gravina, presidente Figc, e Balata a fare di tutto per riprendere a giocare. Bisognerà, però, aspettare di essere a contagio zero. In tal caso, ci sarebbe il via libera a partite estive, anche tre a settimana se necessario, rigorosamente a porte chiuse per precauzione ed in notturna, per vincere la calura. Secondo Gravina si potrebbe tentare di far rotolare il pallone già mercoledì 20 maggio o sabato 23 maggio. Per farlo, però, bisognerebbe ricevere il via libera dal Governo per gli allenamenti almeno nei primi cinque giorni di maggio, se non prima. Le leghe potrebbero invece individuare in sabato 6 giugno un’ipotesi più plausibile, finendo quindi entro il mese di luglio.

C’è chi – come anche il DG granata, Fabiani (clicca qui per leggere l’articolo) – ha proposto partite in campi neutri nel centro-sud per le squadre che hanno la loro base al nord, in modo da evitare viaggi da e per le zone più colpite e che potrebbero ancora non aver superato la vicenda, senza intaccare il fattore campo, visto che ovunque non ci sarà pubblico. Ci si ragiona. Qualche squadra del nord potrebbe scegliere il sud quantomeno per il mini ritiro di preparazione alla ripresa. Con questo bailamme, quando inizierebbe il campionato 2020/21? Sicuramente a settembre, nella prima decade. E sarà ancora una volta tour de force, con tanti turni infrasettimanali, vista la necessità di chiudere entro il 1 giugno 2021 per consentire il regolare svolgimento (con un anno di ritardo) degli Europei. Di certo le società non potranno programmare in maniera serena le campagne abbonamenti, perchè probabilmente non certe che a settembre le porte degli stadi possano finalmente essere aperte per tutti e senza limitazioni di capienza. E poi, come dimenticare la necessità di rimborsare gli abbonati che perderebbero le gare finali del campionato corrente (cinque per i tifosi della Salernitana)? Insomma, serve davvero tanto impegno da parte di tutte le componenti.

Per ora la Lega B si distingue sul piano della solidarietà. Questa mattina “Il grande cuore della Serie B”, la raccolta fondi attraverso SMS o chiamata solidale al 45587 per sostenere la ricerca del Cnr sul coronavirus organizzata dalla Lega B con la partnership di Ispra e la partecipazione delle tre fondazioni dei tre ospedali pediatrici Bambino Gesù, è sbarcata sui canali #YouTube e #Facebook di comunicazione.CNR e sul canale scienza e tecnica di Ansa.it. Nell’occasione è intervenuto il presidente di Lega B, Mauro Balata, che ha ricordato come “in queste settimane abbiamo cercato di destinare risorse importanti per il territorio per acquistare respiratori, mascherine e altro materiale sanitario con l’obiettivo di aiutare le persone colpite da questo terribile virus e quelle che lottano per sconfiggerlo. È necessario seguire le istruzioni della comunità scientifica e del governo, più siamo bravi a farlo, prima usciremo dal tunnel. Vogliamo essere in prima linea per aiutare a sconfiggere questo male e tornare a una vita tranquilla e anche a goderci un buon calcio”.

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