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Tamponi, accuse di Luis Alberto e l’Antitrust: tempi duri per Lotito alla Lazio

Ennesimo sequestro di documenti alla Futura Diagnostica di Avellino, riguardante l’indagine sulla regolarità dei tamponi commissionati da Claudio Lotito per la Lazio. Nella giornata di ieri la Guardia di Finanza è tornata nel centro della famiglia Taccone a cui si affida anche la Salernitana per i controlli anti-Covid, sequestrando la documentazione relativa a oltre mille tamponi effettuati da maggio a oggi. Dunque, nei documenti figurano anche i test sostenuti da calciatori che attualmente vestono la maglia granata, come André Anderson o Adamonis, tanto per citarne due. La Salernitana, per ora, è fuori dalla vicenda e ha confermato la fiducia nel laboratorio che proprio ieri ha dato i risultati dell’ultimo ciclo di controlli (tutti negativi) per il gruppo squadra di Castori.

Come è noto, la Procura di Avellino – con i PM Luigi Iglio, Vincenzo Toscano e Teresa Venezia – lavora all’inchiesta che vede come unico indagato Massimiliano Taccone, figlio dell’ex patron dell’Avellino, Walter (in alto in posa con Lotito in un’immagine d’archivio), ipotizzando i reati di falso, frode in pubbliche forniture ed epidemia colposa. Nel mirino ci sono anche le comunicazioni tra la Lazio e l’Asl locale. Due giorni fa anche la Procura Federale ha approfondito l’argomento, ascoltando in audizione il medico sociale biancoceleste, Ivo Pulcini.

Non ci sono solo i tamponi a turbare Claudio Lotito su sponda Lazio. Da un lato l’Antitrust che ha condannato nove società di Serie A per le “clausole vessatorie che negano il rimborso del biglietto o della quota dell’abbonamento in caso di partite a porte chiuse”. Tra queste società figura anche la Lazio. Dall’altro… i social. Ieri, in occasione del varo del nuovo aereo personalizzato del club capitolino, il talentuoso calciatore spagnolo Luis Alberto non le ha mandate a dire sui social al suo presidente con due picconate. «Tutto molto bello, ma quando ci occupiamo di quello che c’è dentro? Apparenza…» il messaggio contenuto nel primo post. Poi, durante una diretta su Twitch, l’affondo al veleno: «Ho visto che comprano cose, ma non ci pagano. Spendono tanti soldi, ma per noi non c’è niente». Tempi duri per Lotito.

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