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Timori Covid, Serie A sosterrà club che non daranno giocatori a Nazionali. Dubbi Kechrida-Lassana

Oltre ai calciatori convocati per le qualificazioni Mondiali in zona europea, la Salernitana ha ricevuto anche le preconvocazioni internazionali per i due africani Lassana Coulibaly e Wajdi Kechrida. La partenza dei due, però, è in dubbio e ieri sera anche la Lega Serie A ha fatto sentire la sua voce sui rischi che i viaggi in giro per il mondo, soprattutto in Paesi a rischio, potrebbero comportare sia sulla regolarità del campionato, sia sullo stato di salute in generale dei gruppi squadra.

Gli impegni di Mali e Tunisia

Gara in casa l’1 settembre per il Mali del centrocampista ex Angers contro il Rwanda e il 6 settembre fuori casa contro l’Uganda; il 3 settembre la Tunisia del terzino destro invece ospiterà la Guinea Equatoriale, mentre quattro giorni dopo giocherà in casa dello Zambia. Il campionato si fermerà per la prevista sosta, ma la domanda resta: partiranno? Il club granata sta facendo le proprie valutazioni. La maggior parte dei Paesi africani è infatti inserita nell’elenco E del governo e, rientrando da lì, è obbligatoria la quarantena di dieci giorni.

Spettro quarantena

La preoccupazione di molti club – non solo italiani – è davvero forte in chiave Covid. Spedire calciatori a giocare in Paesi che prevedono, al rientro in sede, una quarantena obbligatoria potrebbe essere pericoloso. Ci sarebbero le deroghe sportive, vero, però provare a bypassarle potrebbe esporre gli interi gruppi squadra a rischio contagio. Allo stesso tempo, la quarantena priverebbe molte società di calciatori importanti per le successive partite. La Lega Serie A, dunque, ha deciso di uniformarsi alla posizione della Premier League inglese e della Liga spagnola, schierandosi al fianco delle società che decidessero di non concedere i loro giocatori alle Nazionali.

Lega A supporta chi si opporrà a partenze

“La Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica che, in occasione della finestra FIFA di settembre 2021, sosterrà in ogni sede la decisione dei propri Club di non rilasciare i calciatori convocati dalle rappresentative nazionali per giocare in paesi al cui rientro in Italia sia previsto l’isolamento fiduciario in ottemperanza alle disposizioni di legge vigenti in materia di virus Sars Cov-2. – si legge nella nota stampa diffusa da via Rosellini – Diversamente la decisione della FIFA di non estendere le eccezioni alle convocazioni per i paesi dove sussista un obbligo di quarantena al rientro (circolare 1749 FIFA) e le diverse limitazioni connesse alla diffusione della pandemia creerebbero disparità competitive per le squadre che consentissero ai propri tesserati di viaggiare in tali paesi”.

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