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Tonny, ci sei? L’olandese è ad un bivio della sua carriera, ma finora ha deluso

I primi calci con tocchi sopraffini, poi il gol alla Sampdoria e la luce che si spegne progressivamente. Tonny Vilhena è entrato in un tunnel di scarso rendimento da due mesi a questa parte e non ne è più uscito, nonostante i tentativi dell’allenatore di dargli comunque fiducia, anche dopo partite – più di una – assolutamente ed oggettivamente incolori.

Tante insufficienze

Il centrocampista olandese ha finora complessivamente deluso. Il suo schieramento da quinto a sinistra ieri sera a Firenze, al netto del fatto che possa essere fuori ruolo (“Ma Tonny ha fatto l’esterno anche in precedenti sue squadre”, ha puntualizzato Nicola), ha ancora una volta palesato i limiti nell’ardore agonistico di un giocatore che ha indiscutibili doti con la palla tra i piedi. Il vortice negativo ha cominciato a inglobarlo a Torino l’11 settembre, con la dannosa ed evitabile entrataccia dello Stadium che provocò il penalty del 2-2 della Juventus. Da lì Vilhena non è più riuscito a salire in cattedra. Neppure i tentativi di schierarlo in posizioni diverse hanno giovato. Un po’ il rendimento sempre più calante da mezzala, un po’ la necessità di trovare un playmaker indussero il tecnico a testare l’olandese da playmaker a Milano contro l’Inter, con risultati ben poco esaltanti. Non aveva brillato tra Lecce, Sassuolo e Verona. Le panchine contro Lazio e Cremonese sembravano poterlo stimolare, ma anche a Firenze il calciatore è parso un pesce fuor d’acqua.

Il bivio

Acquisto sbagliato, posizione/i non adatta alle sue caratteristiche, momento della stagione di fisiologico calo? I tifosi s’interrogano su Vilhena, maglia numero dieci ma poco performante dalla cintola in su (e pure in giù). Prelevato in estate dall’Espanyol in prestito oneroso (300mila euro) con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni, il calciatore è a un bivio anche della sua carriera: ha dichiarato in una recente intervista di voler riconquistare la Nazionale, persa nel 2019, e sa bene che in Spagna non puntano più su di lui. L’esperienza in Italia e la possibilità di essere riscattato dalla Salernitana lo aveva ingolosito, ma al momento il campo non sembra andare in questa direzione. Il Vilhena visto finora dovrà utilizzare al meglio la sosta per ritrovarsi e tornare nel 2023 con uno spirito diverso.

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