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Torcida granata riscalda lo Stadium: oltre duemila i supporters, tensioni nel finale

Il primo esodo felice nel capoluogo piemontese. La Salernitana viene riacciuffata in extremis dalla Juve nel posticipo della domenica sera ma è già un punto storico per la compagine guidata da Davide Nicola, che mai era tornata con il sorriso (e con gol) da Torino. Davanti a 35.097 spettatori paganti. Settore ospiti stracolmo e colorato di granata per la gara di lusso contro la Vecchia Signora che Dia e compagni affrontano con l’aggressività e il piglio giusto. I biglietti staccati per i tre settori dedicati ai supporters ospiti, come comunicato dal club bianconero, sono in totale 1.304, ma molti salernitani avevano acquistato il tagliando per i settori limitrofi.

Screzi e tensione

L’Ippocampo diventa sempre più consapevole delle proprie “armi”, per richiamare l’esultanza cara a Bonazzoli e Piatek, e la torcida salernitana ha voglia di sognare. La gara sugli spalti si fa subito calda. Fin dai primissimi minuti, la tifoseria bianconera accoglie i supporters provenienti dalla Campania con il classico coro “chi non salta è di Salerno”, vantando un’amicizia con i “colleghi” di Avellino, il settore granata non risponde alla provocazione. Dal punto di vista dell’ordine pubblico, da segnalare un’aggressione ad un tifoso salernitano all’esterno dell’impianto (clicca qui per leggere l’articolo). Nel finale di gara poi, tensione anche sugli spalti tra le due fazioni dopo il caos in campo fino alla revoca del gol di Milik da parte del VAR: scambi di sfottò e leggeri contatti fisici, come testimoniano alcuni tifosi all’uscita dall’impianto, che hanno chiamato in causa gli steward del club bianconero.

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