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Ultras (di nuovo) sul piede di guerra, striscione in città e un’altra frattura: si valuta diserzione..ma non per tutti

Pronti (quest’anno non proprio), ripartenza, via… Di nuovo una frattura, una ferita che stenta a rimarginarsi dalla scorsa stagione. Sebbene i presupposti e le condizioni sembravano essere diversi, con il nuovo anno, la torcida granata si ritrova al punto di partenza. Nuova crisi e probabilmente nuova spaccatura interna tra il tifo organizzato del cavalluccio marino. Striscione apparso pochi minuti fa in città, nei feudi del tifo granata: “E’ finita la pazienza per colpa della vostra strafottenza”, sono le parole che si leggono sul grande “panno” bianco affisso non solo al Parco Pinocchio ma anche nella zona orientale.

Nonostante il dissenso verso la società e soprattutto verso il trio Lotito-Mezzaroma-Fabiani, nonostante le diserzioni delle ultime partite (sia di casa che fuori) e nonostante i numeri che non fanno proprio gola alle classifiche di presenze sugli spalti degli stadi di serie B (ma non sono nemmeno lontanamente vicini a quelli che appartengono alla gloria del passato), i tifosi si ritrovano a dover fare nuovamente i conti non solo con le prestazioni della Salernitana poco convincenti e soddisfacenti, ma anche con la frattura interna che oramai va avanti dal giorno in cui a rimanere fuori – durante il match contro il Venezia –  lo scorso anno, non furono proprio tutti. Prima l’incontro a casa Lotito-Mezzaroma, poi gli “scontri” interni, dopo ancora la calma apparente.

Da lì uno stravolgimento totale, non solo ai “vertici” del tifo, ma tra i gruppi stessi. E lo stesso caos, come un cane che si morde la coda, ritorna a farla da padrone. Domenica (contro il Crotone all’Arechi) probabilmente la Curva Sud Siberiano, seppur ideologicamente vicina, sarà distante. Probabilmente non tutti i gruppi diserteranno. E sicuramente uno tra questi ha assicurato la sua vicinanza alla squadra, seppur contestando la società. Non è dato sapere dunque quali saranno le iniziative degli altri gruppi, ma le parole apparse questa sera in città, le dichiarazioni  (non urlate a gran voce certamente), dicono molto di più sul pensiero comune. Altro giro, altra corsa.. la contestazione continua.

 

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