Connect with us

News

Una crescita in campo e in società: Radovanovic l’ultimo dei “problemi”

Era stato tra i leader chiesti e ottenuti da Walter Sabatini nello scorso, rivoluzionario, mercato di riparazione da “instant team”, quando la nave granata imbarcava acqua da tutte le parti e si avviava verso un rapido affondo. Il mondo di Ivan Radovanovic è cambiato, in peggio, in dodici mesi. Se l’esperienza e l’ambiente Salerno gli hanno consegnato emozioni incredibili per sé e per la famiglia, con tanto di omaggio a suon di inchiostro per ricordare la salvezza miracolosa dello scorso anno, il rapporto con lo spogliatoio e con chi muove i fili dell’armata granata, è andato lentamente incrinandosi.

La gestione Radovanovic

Era nell’aria da qualche giorno a causa del mancato trasferimento al Cagliari, all’ultimo giorno di mercato e per questo aveva alimentato qualche incomprensione con la dirigenza. Alla consegna della lista, Rado viene escluso per insubordinazione per poi iniziare una “partita” a colpi di carte bollate. Dalla torciata post salvezza, al triplice fischio di Salernitana-Udinese, all’estromissione dalla squadra, passato per un 34enne qualunque dispettoso e vizioso. Dal ko di Monza alla firma, ieri, della rescissione consensuale e la possibilità, adesso, di accasarsi da svincolato in campionati di Serbia, Turchia, Croazia, Svizzera o campionati meno esotici come Cina e Giappone. Ma la palla del “cattivo” a chi passa? Inutile fare la ricerca per trovare un capro espiatorio, anche perché il serbo si è sempre comportato comunque sudando la maglia, al netto di qualche prestazione sottotono ma sintomo comunque di un calo generale della squadra.

Alle prime indiscrezioni che vedevano un Radovanovic fuori rosa, subito il popolo internauta mosse malumori per una spaccatura importante in un momento comunque poco felice e lucido per la compagine granata. Una società, forse, troppo frettolosa in momenti poco chiari nel prendere la decisione giusta in un momento sbagliato o viceversa. Certo è che alcune uscite dei piani alti fanno riflettere come alcune dichiarazioni, tiepide ma poco incoraggianti, prima del derby (dopo la settimana di passione post Bergamo) o la gestione comunicativa-decisionale dell’operato di Davide Nicola post esonero e reintegro, fino ad arrivare alle ambizioni “contrastanti” tra presidente, direttore sportivo e allenatore (“squadra da decimo posto” vs “salvezza anche alla penultima giornata”, accompagnati da “lavorare giorno per giorno”). Danilo Iervolino ha abbandonato la consuetudine di scendere in campo prima delle partite a salutare il pubblico – e ci sta – mentre il club ha momentaneamente messo da parte i propositi di organizzare allenamenti a porte aperte verso la squadra. Lavora silenziosamente, nel frattempo, sul discorso strutture. Quanto al lato tecnico e di programmazione squisitamente sportiva, c’è da condurre la nave in porto e poi tracciare una linea.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News