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Undici metri stregati: altro errore dal dischetto, con la Spal l’ennesimo 0-0

TABELLINO SALERNITANA – SPAL 0-0

SALERNITANA (3-5-2): Adamonis; Aya, Gyombér, Veseli; Casasola, Coulibaly (27′ st Anderson), Di Tacchio, Kiyine (1′ st Capezzi), Jaroszynski (26′ st Durmisi); Tutino (40′ st Cicerelli), Djuric (27′ st Gondo). A disp: Micai, Mantovani, Sy, Schiavone, Kristoffersen, Kupisz, Bogdan. All: Castori.

SPAL (3-5-2): Berisha; Okoli, Vicari, Ranieri; Sernicola, Segre, Esposito, Valoti (40′ st Di Francesco), Sala (37′ st Dickmann); Asencio, Paloschi (40′ st Murgia). A disp: Gomis, Thiam, Tomovic, Spaltro, Tumminello, Moro. All: Marino

Arbitro: Irrati di Pistoia (Rossi/Perrotti). IV uomo: Santoro di Messina.

NOTE. AMMONITI. Kiyine (SAL), Berisha (SP). Recupero: 0′ pt, 6′ st. Angoli: 4-4.

La gara della verità. Non un dentro o fuori, ma uno spartiacque fondamentale per dimensionare la Salernitana, reduce da un filotto di risultati positivi ma con due sole vittorie nelle ultime sette partite senza mai perdere. Ma soprattutto la squadra di Castori vuol dimostrare di potersela giocare alla pari anche contro quelle avversarie che nella prima metà del torneo hanno dimostrato una netta superiorità nello scontro diretto. E lo Spal è tra queste. Pur in periodo di crisi nera, la banda Marino – che all’Arechi si gioca il posto – mette in campo individualità di rilievo. Castori risponde con il solito spartito: Veseli confermato al posto di Mantovani, in mezzo c’è Kiyine e non Capezzi.

Un paio di velleitari tentativi da distanza siderale ed al 18′ arriva la prima chance di marca granata. Il cross dalla sinistra di Jaroszynski è lungo ma trova la testa di Coulibaly a far da sponda per l’accorrente Aya in sganciamento offensivo. La conclusione dell’ex Pisa termina di poco alto sulla traversa.

Le due squadre si studiano e si temono. Ne vien fuori una partita bloccata in cui domina l’attendismo. Che fa gioco alla Spal. Gli estensi si affacciano dalle parti di Adamonis con una punizione a giro di Esposito. La Salernitana prova a macinare gioco azionando gli esterni ma la mira sui cross è imprecisa e di palloni per Djuric e Tutino neanche l’ombra.

La Spal tiene botta e sfiora il vantaggio sul finire di primo tempo. Asencio s’avventa su una palla sporca, partendo peraltro da posizione di dubbio offside, ed impegna col destro Adamonis ben posizionato a presidio del primo palo. Estensi ancora vicinissimi al gol proprio allo scadere della prima frazione. Segre anticipa Aya e fa da torre per Sala, agevolato dal liscio di Gyomber. Palla al centro per Paloschi che trova ancora l’estremo difensore lituano attento. Si va al riposo sullo 0-0 ma con la Spal in vantaggio per numero di occasioni create.

Castori non gradisce la prova di Kiyine e lo lascia negli spogliatoi. C’è Capezzi alla ripresa delle ostilità ma il copione non cambia. Spal ancora pericolosa Al 58′ con un velenoso tiro di Valoti su cui Casasola in spaccata rischia grosso ma per fortuna dei granata la palla termina in corner. Minuto 61, mischione esagerato in area Spal e occasione Salernitana. Torre di Djuric, sponda di Casasola per Coulibaly che da posizione ghiotta ciabatta in curva sull’uscita disperata di Berisha. La gara s’accende, Irrati dimentica i cartellini e gli interventi al limite non mancano. Così come gli errori, da una parte e dall’altra. Castori si gioca tre carte tutte insieme al 72′: dentro Durmisi, Anderson e Gondo per Jaro, Coulibaly e lo spento Djuric. A sfiorare il gol è però di nuovo la Spal in ripartenza. Cross di Sernicola, Gyomber si perde Segre che di testa trova l’angolino ma anche il balzo felino portentoso di Adamonis. Break di Casasola al 79′, poderosa falcata palla al piede ed apertura per Tutino che supera in velocità Okoli ma da posizione defilata preferisce un tiro impossibile al cross per Gondo libero a centro area. Entra, ancora tardivamente, Cicerelli per l’evanescente Tutino. L’ex Paganese duetta con Durmisi e si fa vedere subito con una girata che impegna Berisha.

All’87’ la possibile svolta della gara. Anderson s’infila tra le maglie della statica retroguardia estense ed anticipa Berisha. Il contatto c’è, seppur minimo, nessun dubbio per Irrati che indica il dischetto. Il brasiliano vorrebbe incaricarsi della battuta ma Di Tacchio fa valere i gradi di capitano e va sul dischetto. Conclusione potente e centrale ma troppo alta: traversa scheggiata e terzo penalty stagionale fallito. La Salernitana ci crede, ancora una volta tardivamente. Altra ripartenza conclusa con un tentativo di Casasola dal limite dell’area, fin troppo egoista nell’ignorare i compagni meglio piazzati. Al quinto minuto di recupero vibranti proteste granata per un braccio largo di Sernicola in area di rigore. Irrati lascia correre, furioso Castori in panchina. Finisce 0-0, ancora una volta. La Salernitana va avanti a piccoli passettini, Marino respira e salva la panchina. Giusto, scontato recriminare per il terzo penalty fallito, errori che potevano valere sei punti in più in classifica. Altrettanto lecito interrogarsi sull’atteggiamento granata che, come a Reggio Emilia, sembrano crederci e voler far bottino pieno soltanto a ridosso del fischio finale.

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