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Valigia fatta e poi disfatta: Gregucci cerca linfa (anche) dai mancati partenti di gennaio

Emarginati, messi in lista di sbarco ed infine rimasti. E’ lungo l’elenco di calciatori che Angelo Gregucci sarà chiamato a rivitalizzare. Un po’ tecnico, un po’ psicologo: il mestiere dell’allenatore è sempre così, un continuo pendolo oscillante tra l’aspetto afferente il campo e quello relativo alla mente dei calciatori. Ambito delicatissimo, forse anche più di schemi e tattiche varie. In tanti, nella recente finestra di mercato, hanno dovuto fare e poi disfare la valigia. Occorrerà stimolarli nuovamente affinché possano tornare a fornire un contributo utile alla causa granata.

Emblematico il caso di Moses Odjer. Messo ripetutamente in uscita ormai da svariate sessioni, il ghanese è rimasto ancora a Salerno pur avendo finalmente acconsentito ad una cessione in prestito che gli potesse consentire di ritrovare continuità d’utilizzo e rendimento. Odjer è stato ritirato dal mercato in fretta e furia visto il mancato arrivo di almeno un altro tassello che potesse puntellare la linea mediana. Toccherà allo staff medico rimetterlo in sesto e portarlo fuori dal tunnel di guai fisici in cui è piombato ormai da anni. Una volta ritrovata la piena efficienza fisica ed agonistica (si spera in un lasso limitato di tempo), Odjer saprà sicuramente risultare utile a Gregucci per la sua capacità di interpretare il ruolo di schermo centrale di centrocampo.

Il resto? Semplice contorno, o quasi. Sperava in qualche chance in più Francesco Orlando, in granata da un anno e mezzo ma in campo per due manciate di minuti. Gregucci ha più volte rimarcato la volontà di giocare con tre interpreti offensivi, modulo ormai quasi demodè in un calcio sempre più appiattitosi nella direzione di un 3-5-2 conservativo. Si riteneva, per ora a torto, che l’approdo del tecnico pugliese potesse contribuire anche al rilancio di Orlando. Il campo ha raccontato altro, Gregucci ha preferito adattare finanche Djavan Anderson sulla trequarti. Un altro che, a fine mercato, dovrà finalmente ricongiungere testa (rimasta a Formello) e corpo e dare quel contributo tanto atteso da chi l’ha osannato a furor di popolo bistrattando chi invece per mesi ha portato la carretta.

Residuali le chance di minutaggio per Andrea Mazzarani e Agustin Vuletich. Il primo difficilmente troverà spazio nel 3-4-2-1 di Gregucci se non come alternativa ad André Anderson seppur con caratteristiche neanche lontanamente apparentabili. L’argentino ha preferito rimanere pur sapendo di essere scivolato gradualmente nelle retrovie tanto da non vedere più il campo con l’approdo in panchina di Gregucci. Dalle retrovie cercherà di emergere Milan Djuric, peraltro fermo per un problema alla caviglia: ancora al palo a livello realizzativo, il bosniaco è tra gli elementi che più hanno deluso in stagione. E non certo per le troppe pressioni cui uno che ha calcato a lungo i palcoscenici internazionali con la maglia della Bosnia dovrebbe essere abituato a convivere.

1 Commento

1 Commento

  1. Michele

    07/02/2019 at 18:08

    Caro Mazzarella rigore e’ quando arbitro fischia…

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