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Ventura verso il Penzo: “Djuric con Giannetti dal 1′, ho pochi cambi”. Poi, la stoccata: “Impossibile allenarsi al M.Rosy”

“Questi siamo rimasti, c’è solo da capire cosa fare, cercando di non depauperare le caratteristiche di giocatori. Il problema è quello riscontrato col Frosinone, non abbiamo tanti cambi per gestire la partita, anche l’undici iniziale sarà frutto dello stato di salute del gruppo. magari c’è chi è più portato a entrare a gara in corso”. Gian Piero Ventura non cambia tasto, batte sempre sulla stessa situazione di emergenza, pur non usando il termine diretto. E aggiunge anche un problema legato ai campi di allenamento: “In questi giorni mi sono arrabbiato, perché purtroppo il campo non ci permette di giocare, dobbiamo trovare una soluzione. La palla salta e il giocatore si innervosisce, diventa difficile allenarsi. Bisognerà trovare al più presto un’alternativa, è diventato impossibile, l’allarme lanciato dal tecnico. Che, a dire il vero, non fa una correlazione diretta tra le condizioni del manto erboso del Mary Rosy e la situazione infortuni. Ma tant’è.

“Giocherà Giannetti con Djuric, Jallow non è in grado di fare 90’, lo stiamo aspettando come altri. – svela poi Ventura, iniziando a parlare di formazione – Migliorare in zona gol? Djuric non ha mai fatto 25 gol, non possiamo metterci in competizione con i numeri di Coda o con gente che viaggia dai 16 gol in su. Significherebbe infierire, abbiamo altri obiettivi altrettanto importanti, se noi li centriamo, i numeri diventano secondari. A Venezia ci attende una verifica estremamente importante per noi, dobbiamo imparare che la sosta serve per recuperare energie fisiche e nervose ed essere ancora più determinanti. Mi aspetto risposta importante da questo gruppo che non mi ha mai deluso. Ho ricordato ai giocatori che noi facemmo la prima di Coppa Italia e poi una partitella il giovedì bruttissima: lì ho capito che non c’era l’abitudine al complimento. Dopo la prima sosta, giocammo col Benevento col rammarico non di aver perso, ma di non aver fatto quel che eravamo in grado di fare. Al Penzo capiremo se siamo migliorati. Non abbiamo continuità nell’arco dei 90’, se analizziamo le nostre precedenti partite. Abbiamo margini mostruosi di miglioramento. Stiamo pagando un po’ il fatto di non aver mai avuto 6-7 giocatori: un mese lo sopporti, alla lunga però soffri, perché chi gioca sempre non demerita ma ha bisogno di rifiatare. Il secondo tempo col Frosinone è chiarissimo. Nello stesso tempo ho ricevuto ulteriori conferme sulla bontà di questo gruppo che ha tanta voglia di lavorare e progredire anche attraverso le difficoltà. Qualche mese fa esse potevano essere catastrofi, oggi sono mezzi per migliorare: così si costruiscono gli zoccoli duri di una squadra”.

Tornando alla situazione infortuni, Ventura afferma che “Akpa sembra si stia allenando, se non è fra una settimana tornerà la successiva, spero, Poi, proveremo a vedere se Heurtaux riesce a fare una partitina con noi. Piano piano, vediamo. Restano fuori pure Mantovani Billong, Cicerelli, mentre Cerci ha avuto un piccolo intoppo e a Venezia non ci sarà, ma sicuramente rientrerà per la prossima, Lombardi? Utilizzabile, quanto… lo vedremo”. La difesa sarà sempre la stessa. Forse un bene, visto che i meccanismi hanno potuto consolidarsi in questi primi due mesi di campionato: “Dietro abbiamo giovani anche interessanti, come Pinto che non ha mai giocato, ma può essere una sorpresa e il campo lo dirà; è giovanissimo ma ha voglia feroce di realizzarsi e sta facendo passi da gigante. Finché la salute regge, e faccio gli scongiuri, questi tre giocatori stanno facendo in alcuni casi benissimo e gli diamo continuità”.

A destra come quinto dovrebbe giocare Kiyine domani: “Ho sempre detto che può fare più ruoli. Il suo obiettivo è quello di andare a giocare alla Lazio l’anno prossimo, lì da esterno avrà la possibilità di realizzarsi perché ha lettura di campo diversa. Ma se gli chiediamo di fare la punta, per sua disponibilità lui fa anche quello. Dziczek? Si sta avvicinando all’esordio. Il problema è che tutte le volte che c’è una sosta non abbiamo possibilità di lavorare con lui, è un po’ penalizzato sotto questo aspetto. Bisogna dargli l’opportunità di giocare, è un giovane di buone possibilità e non voglio neanche bruciarlo. Sottovoce, al rientro dalla Nazionale dico che ho ritrovato Maistro maturato, tra virgolette. Karo non ha mai giocato con Cipro ma era già abituato alla convocazione, ha ripreso da professionista. Fabio invece non era abituato, ho avuto la sensazione che gli abbia fatto bene”.

Lotito ha parlato chiaramente di Serie A nei giorni scorsi. Il trainer si smarca: “Non ho mai affrontato questo problema, né con Lotito, né con la stampa. Ho sempre detto che abbiamo azzerato nel 99% dei casi la negatività dello scorso anno, costruendo qualcosa che spero sia duraturo. L’obiettivo era provare a riportare la gente allo stadio e ridare un’immagine alla Salernitana, parole che ho detto il primo giorno e che ripeto. Sono partito con idee precise e vado avanti su questo, ma non cambio in base a cose che poi vengono dette e mi auguro siano vere. Credo sia prematuro fare proclami. Ci sono anche obiettivi individuali, come i giocatori giovani che hanno ambizione di andare in alto, i meno giovani che vogliono rinnovare il contratto e sentirsi più protagonisti rispetto alla carriera fatta fino ad oggi”. 

I lagunari sono “la classica squadra di B, organizzata” per Gian Piero Ventura, che non ha percepito – da parte dei superstiti – ricordi relativi ai playout di giugno. “Non dico che sia roba da dimenticare, ma fa parte del passato“, commenta prima di andare ancora più indietro nel tempo al 1994, anno in cui esordiva in B da tecnico proprio sulla panchina degli arancioneroverdi: “Avevo un sacco di capelli (ride, nda), fu un’annata straordinariamente positiva, perdemmo la Serie A perché ci tolsero dei punti a tavolino. Ricordo quando eliminammo la Juve di Baggio e Trapattoni dalla Coppa Italia, eravamo ancora in albergo a fare la riunione tecnica e da lì si vedeva il Penzo già stracolmo. Ho lasciato tanti amici a Venezia”.

 

 

 

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