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Vigorito su ipotesi blocco retrocessioni: “Va onorato il merito sportivo. La B meriterebbe peso maggiore”

Due giorni fa 16 club su 20 della Lega Serie A, riunitasi in assemblea, hanno bocciato l’ipotesi algoritmo, proponendo, in caso di mancanza di verdetti sul campo, la non assegnazione dello Scudetto e nessuna retrocessione in B. Una decisione che, in tal senso, andrebbe anche a condizionare la Serie B, per quanto riguarda la corsa promozione. Il presidente del Benevento, al quale ormai manca solo la matematica per ufficializzare la vittoria di un campionato cadetto dominato, Oreste Vigorito commenta senza mezzi termini la situazione al Corriere dello Sport: “Tre mesi fa fui molto chiaro il Benevento è disposto ad accettare qualsiasi decisione, a condizione che sia nell’interesse del calcio. Ma se a prevalere sarà una lobby, la stessa che in questo periodo sta mettendo in difficoltà la ripartenza, prevedo spiacevoli conseguenze. L’unico criterio che riconosco è il merito sportivo, è la prova del campo. I nostri sforzi non solo economici, ma anche tecnici, hanno portato a un risultato che è davanti agli occhi di tutti, adesso sento parlare di bloocco di retrocessioni e promozioni”. L’imprenditore Napoletano punta il dito contro chi vorrebbe approfittare della situazione: “Il Covid è vissuto da molti come tragedia e da altri come un opportunità, lo trovo inaccettabile. I presidenti che pensano di poter cancellare con un colpo di spugna gli errori commessi in sede di mercato o di gestione della stagione si sbagliano di grosso: il confine della sportività, del merito e del buonsenso non deve essere mai superato”.

Vigorito, che ha anche un ruolo importante come consigliere di Lega B, come il co patron granata Marco Mezzaroma che è vicepresidente, difende l’operato dei club cadetti: “Sono anche consigliere della Lega di B, che è il campionato degli italiani e fornisce alla A gran numero di giocatori. Trovo assurdo che noi valiamo un solo voto e i Dilettanti sei. In B ci sono piazze importanti come Salerno, Benevento, Verona, Pescara, Perugia, Venezia. Fin dal primo giorno ci siamo mossi nel pieno rispetto delle esigenze govermative e delle regole puntando unicamente alla ripresa del campionato. Balata in questo è stato categorico. Qualcuno mi dovrebbe spiegare perché dovrei subire lo stesso destino di chi ha 40 punti meno di me. Oggi si dovrebbe onorare un merito sportivo che non può essere differenziato: l’algoritmo varrebbe solo per la torta con le candeline per andare in Europa. Qualcuno ha provato a far passare un messaggio fuorviante: ovvero che a fronte delle mancate retrocessioni sarebbero state autorizzate le promozioni. Un’autentica baggianata. Ve la immaginate una A a 23, ma una B a 21 e una C a 69? Stiamo parlando da anni di ristrutturazione dei campionati, di sostenibilità economica di riduzione del numero delle squadre e proprio nell’anno dell’Europeo ci mettiamo a moltiplicare il numero delle partite gonfiando i calendari? Ma da di provengono idee balzane come questa? Mi piacerebbe vederle società di A costrette a dividersi diritti tv non piu per 20 ma per 23. Al di là di questo, dico che il blocco deve riguardare tutti e pesare su tutti. Nente promozioni allora niente Europa per le prime sei o sette della A, non esiste un covid per ricchi o presunti tali e un covid per i poveri”.

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