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Approvazione bilancio, il cane si morde la coda: fumata ancora grigia

Un nuovo rinvio per l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2021 della Salernitana. Anche nell’assemblea convocata oggi i trustee e l’amministratore Ugo Marchetti (riuniti con il collegio sindacale presieduto da Ulderico Granata, componenti Giulianelli e Di Natale) hanno optato per un ulteriore differimento. Se ne parlerà, insomma, tra una manciata di giorni. Senza vidimazione dei conti diventa più difficile acquistare, per chi vuole. Nello stesso tempo, senza una certezza della prosecuzione dell’attività aziendale, non è cosa semplice approvare un bilancio. Insomma, il cane si morde la coda e a restare col cerino in mano, per ora, sono i tifosi, preoccupatissimi.

Rinvio

La svolta in tal senso dovrebbe arrivare entro pochi giorni, a fine anno, di pari passo proprio con l’auspicata cessione (o almeno accettazione dell’offerta). A quel punto, con il quadro della situazione chiaro rispetto alla continuazione del core business della società granata, i trustee dovrebbero sfruttare alcuni cavilli che consentono di procedere anche al di là delle scadenze e adempiere agli obblighi di legge. Dal punto di vista amministrativo, non ci sarebbero grosse noie, infatti, nell’approvare il bilancio con qualche giorno di ritardo rispetto alla scadenza (180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, da recente decreto Milleproroghe). Dal punto di vista civilistico, l’amministratore Marchetti ha ottemperato ai suoi compiti depositando il progetto di bilancio e convocando l’assemblea per relazionare i soci, ovvero Melior Trust e Widar Trust.

Il problema

Indiscutibile ‘importanza di un bilancio chiuso e firmato per la compravendita. Che, a questo punto, dovrà inevitabilmente contenere nei suoi contratti delle clausole ben precise che scatterebbero all’insorgere di eventuali sorprese sgradite agli acquirenti: va detto che il progetto di bilancio (perdite per 1,6 milioni) non cambierà, sarà lo stesso che verrà approvato (se e quando la cosa sarà fatta). Chiaramente, un acquirente gradirebbe procedere senza dubbi legittimamente derivanti da una mancata firma su un bilancio. L’ostacolo non è impossibile da valicare ma è comunque importante, a maggior ragione se si pensa che il 5 ottobre scorso, nell’elencare i punti da rispettare per rendere davvero completa e vincolante un’offerta, scrivevano al punto 6 che “Il Trust Salernitana 2021 e per esso i trustee non forniscono garanzie sulla situazione patrimoniale economico e finanziaria della Società. Sono a carico dell’offerente tutte le verifiche in sede di Due Diligence” e al punto 9 che “la proposta di acquisto deve essere formulata nella forma di “proposta irrevocabile di acquisto di partecipazioni sociali” irrevocabile fino al 15/12/2021 e senza alcuna condizione e dovrà contenere (i) la esplicita dichiarazione di possesso dei requisiti economici, patrimoniali e finanziari congrui, nonché di tutti i requisiti soggettivi previsti dalla normativa vigente; (ii) la esplicita dichiarazione di consapevolezza che F.I.G.C. e COVISOC, potranno richiedere informazioni e l’adeguamento per i requisiti oggettivi e soggettivi previsti dalla specifica normativa; (iii) la esplicita dichiarazione di esonero da responsabilità dei trustee in merito alla documentazione prodotta per la Due Diligence ed alle conseguenze derivanti dagli accertamenti che FIGC E COVISOC effettueranno sul possesso dei requisiti in capo all’acquirente e da eventuali richieste”.

Come fare?

Bisognerà trattare su diversi punti. Tanti gli aspetti che non rendono questa compravendita ordinaria. Occorrerà elasticità su ambo i fronti – trustee da una parte e offerenti dall’altra, con la supervisione della Figc – per evitare il peggio. Va detto che con una proposta d’acquisto vincolante, dunque con fideiussione corretta e caparra versata – Isgrò e Bertoli possono chiedere ed ottenere i previsti 45 giorni di proroga al fine di concludere le operazioni burocratiche e di pagamento. Potrebbe essere fattibile anche un’estensione aggiuntiva di questo periodo da parte della Federazione, se venisse garantito l’acquisto spalmato in più rate, verosimilmente non da estinguere in un mese e mezzo ma in un periodo più lungo. In tal modo, il passaggio di quote definitivo si concretizzerebbe solo al saldo completo del totale offerto. Un colpo al cerchio e uno alla botte, ora più che mai c’è bisogno anche di questo, a patto che i compratori siano di serietà comprovata.

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