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Bellotto fa il tifo per la Salernitana: “Tifosi meritano la A, Castori può far bene. La doppietta a Crotone…”

Trentuno partite e 8 reti a Cittadella, un gol in meno e 24 presenze a Salerno. Daniele Bellotto è uno dei doppi ex della sfida che andrà in scena domani pomeriggio all’Arechi tra due delle migliori squadre di questo avvio di stagione. “Non mi aspettavo una partenza così importante da parte della Salernitana” ha confessato ai nostri microfoni Bellotto il quale però ha sottolineato: “La squadra è stata costruita bene e al di là di come si può giocare, stare così in alto è una cosa importante. Ci sono giocatori di valore come Djuric e Tutino e in Serie B con una rosa compatta puoi fare bene”. Tra i protagonisti dell’incoraggiante inizio di stagione c’è sicuramente Fabrizio Castori: “È un uomo di esperienza, conosce benissimo la categoria e anche se le sue squadre non giocano benissimo sono davvero concrete. Con qualche elemento di qualità si può fare davvero bene”.

Bellotto conosce bene la realtà del Cittadella avendo vestito la maglia dei veneti nel 1995: “C’è sempre stato un ambiente familiare, è una piazza dove si lavora con serenità e si possono ottenere risultati”. Bellotto inoltre conosce anche Venturato – oggi tecnico del Citta – che lo ha allenato al Pizzighettone: “È stato bravo a dare continuità al progetto iniziato da Foscarini. Anche cambiando tanti calciatori nel corso del tempo la strada è rimasta quella”.

Le due piazze sono agli antipodi per pubblico e pressioni anche se in questa fase il fattore tifo è stato azzerato dal Covid: “Giocare senza tifosi è diverso, non è vero calcio. A Salerno le pressioni si sentono e quindi per qualche calciatore giocare in uno stadio vuoto può essere d’aiuto ma per altri non sentire il calore del tifo può togliere qualcosa. Inoltre Salerno è una piazza meravigliosa che dovrebbe sempre lottare per la Serie A”.

E a proposito di massima serie, la Salernitana la insegue da anni: “Non so perché Lotito abbia deciso di investire su Salerno – ha spiegato Bellotto commentando le note frizioni tra tifo e proprietà – I tifosi sono giustamente arrabbiati perché temono che voglia tenerla in Serie B come società satellite. Se dovesse essere così sarebbe davvero un peccato perché la piazza merita altro”.

Infine Bellotto, noto per il suo gol da record (clicca qui per leggere l’articolo) ricorda un altro episodio della sua esperienza a Salerno nella stagione 2001/2002: “Fu incredibile la doppietta di Crotone. Era gennaio e dovevo andare via, partii dalla panchina e non pensavo di entrare. Invece Zeman mi fece giocare gli ultimi diciotto minuti e feci una doppietta (il Crotone vinceva 3-0 e i granata pareggiarono anche grazie ad un gol di Vignaroli ndr). Ricordo con piacere anche le cinque vittorie di fila contro Pistoiese, Siena, Messina, Napoli e Cosenza. Fu davvero un peccato non centrare la promozione anche perché c’era un gruppo fantastico”. 

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