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Ciclone Dia ma non basta: con la Fiorentina punto comunque prezioso

TABELLINO SALERNITANA-FIORENTINA 3-3

SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Lovato, Gyomber (14′ pt), Pirola; Mazzocchi (47′ st Sambia), Bohinen (16′ st Vilhena), Coulibaly, Bradaric; Maggiore (16′ st Kastanos), Botheim; Dia. A disp: Sepe, Fiorillo, Troost-Ekong, Daniliuc, Bronn, Nicolussi Caviglia, Iervolino, Piatek, Bonazzoli. All: Sánchez Lladò (Sousa squalificato).

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Dodò, Martinez Quarta, Igor (21′ st Ranieri), Biraghi; Castrovilli (14′ st Bonaventura), Mandragora (21′ st Duncan); Gonzàlez, Baràk (37′ Sottil), Ikoné; Cabral (21′ st Jovic). A disp: Cerofolini, Vannucchi, Milenkovic, Terzic, Venuti, Saponara, Bianco, Sottil, Brekalo. All: Italiano.

Arbitro: Pezzuto di Lecce (Macaddino/Fiore). IV uomo: Gariglio. Var: Di Paolo (Dionisi)

NOTE. Marcatori: Dia al 10′ pt, 14′ e 36′ st (S), Gonzalez al 36′ pt, Ikoné al 26′ st, Biraghi al 39′ st (F). Ammoniti: Mandragora, Castrovilli, Cabral, Martinez Quarta, Duncan (F), Daniliuc, Botheim, Bradaric (S). Angoli: 3-3. Recupero: 1′ pt, 3′ st.

Un ciclone. Una forza della natura. Un cecchino infallibile. Boulaye Dia fa ancora una volta luccicare gli occhi dei diciottomila dell’Arechi con una tripletta in cui c’è tutto. Velocità d’esecuzione, classe e freddezza. Il senegalese sale a quota 15 centri in campionato. Ma oggi non basta. La Fiorentina dimostra d’essere osso duro e sa riacciuffare per tre volte il pari. Finisce 3-3 all’Arechi, sono dieci i risultati utili consecutivi ma stavolta un pizzico di rammarico c’è. Poco male perché lo Spezia cade a Bergamo ed i punti dal terzultimo posto salgono a otto con cinque gare da disputare.

LA CRONACA. In tribuna per scontare la squalifica dopo l’espulsione del Maradona, Sousa ne cambia quattro rispetto a Napoli. C’è Maggiore con Botheim a supporto di Dia, Bohinen accanto a Coulibaly e Lovato in difesa. Formazione confermata per Italiano: Cabral guida l’attacco con Ikoné, Barak e Gonzalez rifinitori.

Fiorentina subito pericolosa al 3′. Cabral riceve spalla alla porta e smista per Ikoné. Scarico per Dodò, lasciato troppo libero da Botheim, Barak riceve solo in area e da pochi metri spara alto.

La Fiorentina sembra in comando del gioco ma al 10′ la Salernitana passa. Bradaric lancia in campo aperto Dia, scattato sul filo dell’offside ma tenuto in gioco da Igor. Il senegalese punta Martinez Quarta, lo supera agevolmente e non lascia scampo a Terracciano sul suo palo. L’Arechi esplode e inneggia a squarciagola l’eroe del Maradona, entrato sempre più a pieno diritto nella storia della Salernitana di cui è il miglior marcatore in Serie A. L’altro eroe, quello silenzioso, è costretto ad alzare bandiera bianca al 13′. Si ferma Gyomber per un problema muscolare, entra Daniliuc con Lovato che scala al centro. Defezione che si rivelerà pesantissima.

La Salernitana progressivamente arretra, complice la stanchezza psicofisica della gara del Maradona. La Fiorentina guadagna campo, metri e fiducia. Al 33′ Ochoa la combina grossa accelerando con le mani un rinvio centrale e rischioso per Lovato che perde palla in zona pericolosissima. La recupera Cabral ma Nico Gonzalez da posizione leggermente defilata spara alle stelle. Il pari è nell’aria e arriva al 36′. Salernitana disposta male sul giro palla avversario, Bohinen è costretto a chiudere in ritardo su Dodò che pennella un cross al bacio per Nico Gonzalez, bravo ad anticipare un Daniliuc ancora troppo timido in marcatura.

La ripresa inizia senza cambi e con lo stesso canovaccio. Salernitana sottotono, priva anche della carica emotiva del proprio condottiero in panchina, Fiorentina sorniona e pimpante. Al 5′ Cabral di testa su corner calciato velocemente dai viola, palla alta. Al 14′ la Salernitana passa. Botheim d’esterno destro aziona la poderosa falcata di Dia che ripete il copione del primo tempo. Dribbling su Igor e palla nel sacco con Terracciano a terra. Il film però si ripete ancora una volta perché la Fiorentina pareggia al 26′. Dia contrastato sulla trequarti difensiva da Duncan, forse fallosamente, perde palla. S’invola Ikoné che aggira Ochoa e deposita in rete  vanificando il tentativo disperato di recupero di Pirola. La Salernitana è sulle gambe, la Fiorentina assapora il colpaccio. Al 30′ miracolo di Ochoa su incornata di Jovic.

La squadra di Sousa sa trovare energie insperate. Come quelle dello sprint di Mazzocchi sul millimetrico lancio di Coulibaly. Il capitano granata svernicia Biraghi e anticipa Terracciano che lo travolge. Per Pezzuto è penalty, Dia è implacabile dal dischetto. Partita finita? Macché. E qui pesa l’assenza di Sousa. Con due cambi a disposizione e disperato bisogno di energie fresche, la panchina non fa cambi. La Salernitana gestisce male una palla a metà campo, Ikoné riparte e viene atterrato da Bradaric al limite dell’area. La velenosa punizione di Biraghi trova la fortuita deviazione di Dia che non lascia scampo a Ochoa. C’è spazio ancora per una sgroppata di Mazzocchi il cui tiro cross termina d poco alto. Termina 3-3 una gara pirotecnica e che porta in dote alla Salernitana un punto che la avvicina ulteriormente alla salvezza.

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