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Doria all’ultima spiaggia: “Acqua alla gola toglie lucidità. Imitare Nicola? Con striscia positiva…”

Otto partite senza vittorie, appena undici punti in classifica. Se non sarà ultima spiaggia per la Sampdoria domenica contro la Salernitana poco ci manca: i doriani hanno assoluto bisogno di punti per provare a tenere acceso il lumicino della speranza, tenendo conto che al prossimo turno si scontreranno pure Spezia e Verona.

L’allenatore non molla

Dejan Stankovic, dopo l’ennesimo ko rimediato ieri sul campo della Lazio pur con una prestazione comunque che non ha visto i suoi demeritare, ha commentato così il momento della formazione doriana: “Non siamo una squadra che può creare dieci o più occasioni a partita, ma dobbiamo essere più lucidi. Per vincere serve segnare. I ragazzi sono preparati, hanno tenuto botta per 95’. Un po’ più di tranquillità servirebbe: ogni partita è come se fosse l’ultima e giocare così è difficile, forse è questo che non li rende lucidi, affrettano troppo la decisione ma non posso rimproverarli. Non molliamo, troveremo le soluzioni. Chi ha paura dell’insuccesso non avrà mai successo. Io non ho quel timore e vado avanti, tengo la squadra unita e cerco di darle tranquillità. Non è semplice ma ci sono cose più difficili nella vita”.

Problema attacco

Appena cinque gol all’attivo nelle nove partite disputate in questo 2023: il problema dei blucerchiati è (anche) l’attacco. “Stiamo segnando poco e per vincere servono i gol. Ma stiamo lavorando tutti i giorni su questo. Non voglio trovare alibi ma è molto difficile giocare ogni gara con l’acqua alla gola – ancora il tecnico serbo – Quelle 3-4 palle gol le creiamo ma la mancanza di tranquillità ci mette fretta e sbagliamo. Non posso prendermela con i ragazzi perché stanno dando il 300% e hanno offerto una prova dignitosa contro una grande squadra. Le vicende societarie? Conosco solo il campo, il mio compito è tenere i ragazzi allenati e metterli bene in campo. Cerco di proteggere la squadra da tutte le cose esterne. Io sono uomo di spogliatoio, di gruppo. Voglio migliorare questi ragazzi anche sotto l’aspetto umano. Più di questo non posso chiedere, sul resto non posso rispondere. Ho una diga intorno. Posso provare a cambiare qualcosa, lavorare, essere onesto con me stesso e con i miei ragazzi”.

Esempio… Nicola

L’ex centrocampista dell’Inter prova a motivare il gruppo, in ogni caso: “Dobbiamo provare a far meglio. Purtroppo non basta dare tutto quel che abbiamo, perché lo stiamo facendo. Per alzare bandiera bianca però ci vuole molto di più, ci devono schiacciare molto molto di più per alzare bandiera bianca. Fino alla fine dobbiamo sapere che rappresentiamo un grande club e ci dobbiamo comportare di conseguenza”. Qualcuno in sala stampa gli chiede cosa farebbe se riuscisse a imitare le imprese dell’ex tecnico granata, Davide Nicola: “Che scelgano i giocatori cosa dovrei fare eventualmente, io lo farei senza problemi. Sarebbe un’impresa importante. Una striscia di risultati positivi tirerebbe davvero su i ragazzi che sono bravi ma condizionati dalla tensione e dalla situazione”.

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