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Extracomunitari: per i granata un solo slot, ma Simy può cambiare la formula

Potrebbe non essere la cessione di Mikael l’ultimo fattore utile per decretare le possibilità restanti in entrata alla Salernitana in tema di extracomunitari. Intendiamoci, può arrivarne ancora uno soltanto, in tutti i casi, non di più. Ma la formula può cambiare: dipenderà dai destini degli altri extracomunitari in rosa, Simy su tutti.

Obiettivo extra Ue… a titolo definitivo

La società granata poteva ingaggiare due nuovi giocatori con passaporto extra UE in questa stagione: il primo se con più di cinque presenze in Nazionale oppure almeno due inserimenti in lista gara con la sua Nazionale negli ultimi dodici mesi (praticamente il caso di Valencia), mentre il secondo solo in caso di rescissione o uscita verso l’estero di un altro extracomunitario. Con la stessa formula di cessione, però. Essendo il brasiliano Mikael partito in prestito con diritto di riscatto, al momento un nuovo giocatore senza passaporto comunitario potrebbe arrivare solo a titolo temporaneo. Ma se un altro extracomunitario lasciasse la Salernitana a titolo definitivo – pur restando sempre unico lo slot da poter riempire – la formula della new entry potrebbe essere parimenti a titolo definitivo. Ecco perché la Salernitana attende.

Simy ago della bilancia

Il maggiore indiziato a salutare la compagnia è Nwankwo Simy, nigeriano, bocciato ormai anche da Nicola. Per lui ci sono sirene dalla Turchia e dagli Emirati Arabi. L’attaccante, che ha puntato i piedi nei giorni scorsi, potrebbe ammorbidirsi davanti a contratti faraonici che solo da campionati esotici potrebbero essergli prospettati. Si lavora per il “taglio” del giocatore, che consentirebbe di ingaggiare l’unico extracomunitario a titolo definitivo. È la formula che i francesi del Metz (e lo stesso giocatore) preferirebbero per Kiki Kouyaté, il difensore maliano individuato da De Sanctis per rinforzare il pacchetto arretrato granata. Un prestito – seppur oneroso, cosa che presupporrebbe un acquisto definitivo a luglio ma senza obblighi certificati – avrebbe poco senso per il calciatore neo retrocesso in Ligue 2 ma voglioso di misurarsi con la Serie A, dopo aver ben figurato in Francia, nonostante i risultati della sua squadra.

La scelta

Essendo comunque uno solo l’extracomunitario ingaggiabile, la Salernitana è chiamata a riflettere: o Kouyaté o Yazici, che costa molto di più. Al momento la priorità è considerata mettere a posto la difesa ed allo stato attuale non ci sarebbero sul mercato italiano elementi in vantaggio sul maliano. L’innesto di Yazici, peraltro, presupporrebbe un passaggio al 3-4-1-2. Non è questo il motivo ostativo, ovviamente, tanto che il turco resta in qualche modo “bloccato”, in stand by, grazie ai buoni uffici con il mediatore francese che si occupa (tra gli altri) dei suoi interessi. Insomma, la Salernitana riflette su come riempire la casella e, nel frattempo, prima di farlo vuole lavorare all’uscita a titolo definitivo di Simy. Solo in un secondo momento prenderà le decisioni del caso. Oltre a Simy e al già citato Valencia, è bene ricordare che nella rosa dell’ippocampo figurano altri tre extracomunitari: si tratta di Radovanovic (Serbia), Lassana Coulibaly (Mali) e Mamadou Coulibaly (Senegal).

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