Connect with us

News

Il 2022 granata. Aprile-giugno, la clamorosa salvezza del 7% e l’addio di Sabatini

Seconda puntata del nostro Speciale 2022, con cui riviviamo le tappe più importanti di un anno che resterà nella storia della Salernitana. Dopo il primo trimestre (Clicca qui per rileggere Gennaio-Febbraio-Marzo) andiamo a ripercorrere i mesi di aprile, maggio e giugno 2022, caratterizzati dalla salvezza miracolosa nel campionato di Serie A e dal burrascoso addio al DS Walter Sabatini, con l’arrivo di Morgan De Sanctis e la pianificazione della stagione 2022-23.

Aprile

L’arrivo di Davide Nicola non ha finora prodotto una svolta in termini di risultati, anche se le prestazioni e l’atteggiamento della Salernitana fanno ben sperare. A tenere in vita i granata sono soprattutto i risultati negativi delle dirette concorrenti, che lasciano presagire un abbassamento della quota salvezza. Il mese di aprile si apre con la sfida interna al Torino, e con l’esclusione di Strandberg dalla lista over da parte di Davide Nicola. Il norvegese rappresenta un oggetto misterioso dell’inverno granata, visto che per la Salernitana è infortunato, mentre viene convocato e gioca 30’ con la nazionale contro l’Armenia.

La gara contro i piemontesi rappresenta occasione per onorare la memoria del “Grande Torino” con una cerimonia in Piazza Renato Casalbore allo “Stadio Vestuti” a cui presenzia anche l’Amministratore Delegato Maurizio Milan. Si gioca il 2 aprile in un Arechi che fa registrare il minimo stagionale, segno anche parte della tifoseria ha smesso di crederci. E’ un compleanno amaro per Iervolino che spegne 44 candeline mentre la Salernitana incassa l’ennesimo ko: Belotti dagli undici metri firma lo 0-1 tra le polemiche per la ripetizione del penalty inizialmente parato da Sepe. Al Var vedono un ingresso anticipato di Gyomber in area di rigore ed in sala stampa i tesserati granata non nascondono la delusione: “Sia chiaro a tutti che la Salernitana non è e non può essere considerata retrocessa fin quando il dato aritmetico non lo confermerà – tuona l’AD Milan – Per il rispetto che si deve a Salerno e ai suoi tifosi auspichiamo di avere lo stesso rispetto da tutti gli organi sportivi deputati a vigilare sulla regolarità del campionato, assicurando una gestione arbitrale di partite così delicate davvero ineccepibile: qui non si tratta soltanto della percentuale, sempre presente, di erronea valutazione, ma di adeguata considerazione tecnica degli episodi in campo ed in video-assistenza”.

Incrollabile l’ottimismo di Nicola: “Solitamente non mi circondo di persone che non la pensano come me, fino alla fine sono convinto che questa squadra dimostrerà qualcosa di importante. Percentuali? Mi è capitato di raggiungere qualcosa quando nessuno ci credeva, quindi è importante crederci”.

Già perché la Salernitana dopo il ko col Toro resta a quota 16, con 9 punti di ritardo dal Cagliari, seppure ci siano due gare in meno (Udinese e Venezia) sulla cui disputa pende ancora il giudizio degli Organi Sportivi e che potrebbero diventare pesantissimi 0-3 a tavolino.

Sabatini, che aveva parlato di un abbassamento della percentuale dal 7 al 4% in caso di mancato successo sul Torino, bacchetta la squadra nel day-after: “Evidentemente ho fatto alcuni errori di valutazione, però non è finita perché abbiamo delle qualità. Io ho fatto il possibile prendendo quelli che ho sempre considerato buoni giocatori. Se qualcuno sta rendendo meno, è una mia responsabilità”. Sono parole che scuotono tanti elementi nella squadra, punti nell’orgoglio da chi ne ha voluto un approdo a Salerno.

Mentre Udinese e Salernitana proseguono la battaglia a colpi di carte bollate per la disputa del match alla “Dacia Arena”, Ribery festeggia con i compagni quello che sarà l’ultimo compleanno da calciatore in attività. Il 10 aprile si gioca all’Olimpico un Roma – Salernitana ricco di significati, in primis per Walter Sabatini. Radovanovic trova il jolly da fuori ma Perez e Smalling (su punizione generosamente concessa dal Signor Volpi di Arezzo) ribaltano il risultato. Scintille tra le due panchine, con Salvatore Foti, assistente di Mourinho che grida agli ospiti “Tanto andate in B”, provocando la reazione granata.

Sabatini in sala stampa attacca: “Mourinho dirà che non ho vinto titoli ma non me ne frega un ca**o. Quello che succede qui è incredibile, la panchina della Roma entrava in campo ad ogni episodio. Sono cose insopportabili, la panchina è entrata in campo per una rimessa laterale, cosa devono fare gli arbitri? Si inventano punizioni, il rigore su Djuric non lo hanno neanche voluto vedere. Voglio perdere a Roma, ma non così”.

Una buona notizia arriva il giorno dopo il ko di Roma, con l’Udinese che rinuncia al Ricorso al Coni. La sfida in Friuli si giocherà praticamente nove giorni dopo, il 20 aprile. Esulta l’Avvocato Fimmanò: “Era un ricorso completamente infondato e l’Udinese ha ben pensato di ritirarlo. E questo risultato conferma la buona fede dell’operato della Salernitana. Siamo fiduciosi anche per la situazione Venezia”.

Il distacco a due cifre dalla zona salvezza non abbatte il Presidente Iervolino che predica ottimismo: “Mi chiede un bilancio? Io mi spingo oltre e le do addirittura i voti: 10 ai tifosi; 10 alla città; 8 ai calciatori per il massimo impegno, ma 5 agli stessi per i risultati. E infine un bel 10 alle prospettive. 8 a Sabatini e Nicola entrambi con la possibilità di rivedere il voto a fine campionato”.

E la riscossa inizia nell’ultimo treno utile. La Salernitana è attesa da un ciclo di 5 gare in 2 settimane e inizia a martellare come se fosse una candidata allo Scudetto. Il 16 aprile la svolta, a Genova contro la Samp, con Bohinen che ritrova una maglia da titolare. Bastano 6 minuti a Fazio ed Ederson per ipotecare il successo, inutile la rete di Caputo al 32’. La classifica dice 19 punti con 9 lunghezze di ritardo dal Cagliari e 2 gare in meno anche se il Venezia ricorre al Coni e allunga i tempi forse sperando che nel frattempo arrivi l’aritmetica retrocessione dei granata.

I tre punti al “Ferraris” rianimano l’ambiente: “Speriamo che questa vittoria ci iscriva ad un nuovo campionato che inizierà a Udine – commenta Sabatini – anche se sarà un’altra partita da giocare con l’acqua alla gola. Questo risultato ci permette di giocare le prossime partite come un mondiale”.

Davide Nicola ha già il coltello tra i denti: “È la battaglia che cerco di portare avanti ogni volta. Convincere un ambiente che siamo noi a costruire un percorso per la salvezza”.

Federico Fazio autore del primo gol, cancella qualche brutta prova: “Sabatini e le pagelle? Non le leggo, giusto che se la prendano con noi quando non vinciamo; meritavamo questa vittoria da tanto tempo in queste nove partite, è arrivata ora e dobbiamo sfruttarla andando a Udine sulla scia di positività”.

E la Salernitana replica il blitz con un altro colpo da tre punti. Lo firma Simone Verdi con uno scavino che non consente appelli sull’ultimo pallone del match e contropiede nato da punizione a favore dei bianconeri. La Salernitana aggancia il Genoa a 22 punti e rientra nelle tabelle salvezza dei quotidiani, mentre Nicola getta litri di entusiasmo sulla squadra: ”Non abbiamo pensato a quando ci saranno recuperi, cerchiamo di adattarci e questo è lo spirito che mi piace, non farsi troppi problemi, per centrare qualcosa di straordinario devi fare qualcosa di straordinario, ci facciamo trovare pronti”.

Il 21 aprile arriva un’altra gioia, questa volta dalle aule dei tribunali. Il Collegio di Garanzia respinge il ricorso del Venezia; si giocherà anche contro i lagunari, con il 5 maggio come data cerchiata in rosso. Iervolino ci crede e prima del match con la Fiorentina fissa il premio salvezza ai calciatori: “Se la squadra merita un premio? Non ad ogni partita, ma sicuramente i ragazzi lo meriterebbero in caso di permanenza in A: ora conta salvarci”.

Nicola chiama a raccolta la tifoseria prima della gara con la Fiorentina del 24 aprile: “Ho fiducia nei ragazzi. Il connubio tra squadra e città è una delle chiavi dei risultati che si ottengono. Del resto, due vittorie consecutive accenderebbero anche un cerino bagnato: non si vinceva da tanto, era normale l’euforia di tutto l’ambiente, le vittorie valgono più di mille parole”.

All’Arechi dopo qualche scaramuccia tra le due tifoserie, è record di presenze: 20.920 spettatori a spingere i granata verso l’impresa sui toscani. Con un super Bohinen arriva la terza vittoria consecutiva con reti di Djuric e Bonazzoli. Il Cagliari è a soli 3 punti di distacco ma ha giocato una partita in più.

Salernitana Fiorentina Nicola

L’immagine di Davide Nicola con una scarpa in mano mentre striglia i suoi diventerà iconica per la storia granata: “Vogliamo fare la corsa su noi stessi e migliorare ancora – spiega il tecnico in sala stampa – Abbiamo intrapreso un percorso in cui abbiamo sempre creduto; quando non vinci le cose positive non si notano, ma ci si concentra su quelle negative, meritavamo già da prima di fare punti. Non sappiamo quando raggiungeremo quello che vogliamo, possiamo solo continuare a lavorare con entusiasmo”.

Le tre vittorie accendono i riflettori sui granata e sulla potenziale ennesima impresa targata Nicola. Diletta Leotta intervista Ribery con una Salerno mozzafiato vista dal mare. Le altre tremano: il Venezia esonera Paolo Zanetti e affida la panchina ad Andrea Soncin, mentre traballa anche la posizione di Mazzarri a Cagliari. La Lega Serie A lavora sull’introduzione dell’indice di liquidità come parametro per iscrizione e calciomercato. La società di Iervolino non pensa solo al campo, ma lavora anche alla creazione di un quartier generale del club. Il 29 aprile lo stesso Iervolino si dimette dal CdA di Pegaso per “seguire meglio le nuove avventure professionali”. In altre parole la Salernitana, entrata in appena 4 mesi nel cuore del Presidente.

Maggio

Il mese di maggio si apre con la trasferta di Bergamo, in posticipo di lunedì sera. Alla vigilia Nicola perde Ranieri e manda in campo Ruggeri. La Salernitana è scortata da duemila supporters che assistono all’iniziale vantaggio di Ederson. Una sbavatura difensiva fa evaporare due punti con Pasalic che pareggia i conti nel finale e rimanda l’aggancio al Cagliari, distante due lunghezze e sconfitto dal Verona con relativo esonero di Mazzarri e approdo di Agostini sulla panchina.

Il pari di Bergamo è accolto positivamente da Nicola: “I ragazzi sono forti, hanno personalità e valori e questo mi fa impazzire. Non vedo similitudini con il percorso fatto a Crotone, sono squadre, periodi e situazioni diverse. Questa è un’avventura particolare, bisogna venire a Salerno per rendersi conto. I nostri tifosi si stanno immedesimando, per noi il trasporto della gente è fondamentale. Io alleno per questo. Noi ce la metteremo tuta, ma quando la gente crede in te nei momenti difficili tutto è possibile”.

Sabatini, rimasto in silenzio nella settimana dei 9 punti in 3 gare, commenta sui social: “I tempi sono strettissimi e abbiamo un solo allenamento nel pomeriggio di domani per preparare quella che si potrebbe definire la madre di tutte le battaglie anche se in realtà due giorni dopo ne avremo un’altra”.

Torna a parlare anche Danilo Iervolino che carica l’ambiente prima della sfida col Venezia: “La squadra mi somiglia ed è performante. Al crescere della tensione aumentano le sue prestazioni. E ci tengo a sottolineare una cosa: crediamo fortemente nella salvezza, ma già adesso questa è una storia straordinaria. Non è ancora fatta, ma siamo pronti a giocarcela e si tratta di uno splendido risultato. La salvezza della Salernitana sarebbe la più grande impresa degli ultimi anni”.

E Salerno crede nell’impresa. Il 5 maggio 2022, sono 22 mila i cuori granata all’Arechi per il recupero col Venezia, giocato quasi 24 anni esatti dopo quello 0-0 che sancì il ritorno in A con Rossi in panchina. Sul campo è apoteosi Salernitana: la sblocca Bonazzoli, poi il pari di Henry. Simone Verdi si inventa il gol da tre punti (che di fatto manda i veneti in B) e rivela di aver sognato quel momento: “Prima della partita immaginavo come sarebbe stato se avessi segnato. È successo, è stata una follia, una iniezione di adrenalina incredibile”.

Nicola è un martello: “Chiedo di non smettere mai. Ora ci possono essere delle difficoltà e i tifosi sono importantissimi per spingerci e darci l’energia necessaria. Tutti abbiamo un chiodo fisso di voler meritare questa salvezza perché da due mesi e mezzo stiamo perseverando su questo, dimostrando di poterla conseguire”.

Non c’è tempo per rifiatare, l’8 maggio a Salerno arriva il Cagliari, per la prima volta dietro in classifica: “Anche in luoghi che non sono grandi metropoli nascono storie importanti, vorrei che tutti insieme riuscissimo a sovvertire l’ordine delle cose e degli eventi” spiega Nicola.

I sardi perdono Nandez alla vigilia. L’Arechi è uno splendore: in 28 mila rendono lo stadio un catino sudamericano. In campo c’è odore di spareggio, il peso della posta in palio si fa sentire e la gara è bloccata. A metà ripresa Verdi trasforma un rigore che può voler dire salvezza, ma nel recupero accade di tutto. Al 95’ il Var revoca un rigore per il Cagliari, ma sull’ultimo angolo, al minuto 98 pareggia Altare di testa. A due giornate dal termine il vantaggio resta di 1 punto sul Cagliari (che attende l’Inter) e di 2 sul Genoa. Ma il sentimento dominante dopo il pari-beffa è il rammarico: “C’è fortissima delusione, ma siamo sopravvissuti. Abbiamo giocato questa partita dopo che a dire di tutti eravamo retrocessi, per noi è stata già un privilegio giocarla – commenta Sabatini – Dispiace, ma non fa niente. Ora ci aspetta una settimana di allenamenti e giocheremo contro la squadra che gioca il miglior calcio in Italia cioè l’Empoli”.

Profetico Nicola: “Sarebbe stato troppo bello e troppo facile, ma per noi nulla è mai stato facile ed i ragazzi lo sanno che il nostro sogno si deciderà all’ultima giornata”.

Il 9 maggio si ricorda Fulvio De Maio scomparso da un anno esatto, il giorno prima della promozione in massima serie. Intanto la Lega nega la contemporaneità delle gare delle ultime due giornate, riservandosi – in base ai risultati della 37^ – di garantirla solo per le partite delle squadre in lotta per obiettivi comuni. Si alzano le proteste perché il Venezia è di scena all’Olimpico dopo Empoli-Salernitana e potrebbe quindi retrocedere prima di scendere in campo.

A Empoli i tagliandi vengono polverizzati dai salernitani che occupano le due curve, prendono posto in tribuna e persino in gradinata dove ci sono i locali. Iervolino parla già di rinnovo per mister Nicola e carica il gruppo: “Forza ragazzi andiamo a vincere. Siete fantastici e vi siamo vicini con tutto il nostro amore. Stiamo scrivendo la pagina di storia più bella del calcio italiano, fatta di passione, di orgoglio, di speranza e di sacrificio”.

Il 14 maggio il “Castellani” diventa colorato di granata ed i tifosi di casa sono in minoranza. La Salernitana sente l’appuntamento con la storia e nel primo tempo è non pervenuta. L’Empoli passa con Cutrone e sfiora a più riprese il raddoppio. La Salernitana si scuote nel secondo tempo e dopo una serie di parate di Vicario trova il pari con una rovesciata di Bonazzoli. Gli ultimi dieci minuti sono vietati ai deboli di cuore: le due squadre si allungano e fioccano occasioni da una parte dell’altra. Il pallone della salvezza capita sui piedi di Perotti che può calciare un rigore al minuto 84’. Vicario si oppone e rimanda l’appuntamento con l’aritmetica salvezza che sarebbe giunta in caso di tre punti. Perotti è inconsolabile e si lascia andare in un pianto disperato.

 

Nicola non fa drammi: “Potevamo ottenere di più ma è giusto che arriviamo all’ultima, l’avevo detto appena insediato, è giusto farlo davanti al nostro pubblico che anche oggi è stato meraviglioso. Perotti in lacrime? I giocatori vengono giudicati sui singoli episodi, ma gli ho detto che avrebbe potuto essere decisivo in un’azione dopo. La vita è fatta di combinazioni, non coincidenze, dobbiamo trovare la combinazione giusta. Arriviamo all’ultima, possiamo dire che è la finale”.

Gli altri risultati sorridono ai granata che restano quartultimi e padroni del proprio destino: il Cagliari perde 3-1 in casa con l’Inter, il Venezia fa 1-1 a Roma ed il Genoa perde 3-0 a Napoli. Liguri e lagunari sono già in Serie B, la sfida a distanza sarà tra Salernitana (ultima in casa con l’Udinese) e Cagliari (a Venezia). La Lega autorizza la disputa in contemporanea solo di questi due eventi, alle 21 del 22 maggio 2022. A Salerno arbitrerà Orsato.

Sabatini ritira il premio “Maestrelli” e commenta: “Resta il 7%, ma se non ci salveremo la gente non si ricorderà di quello che è successo, perché le cose devono essere coronate dal successo finale, sennò perdono valore e scompaiono”.

Mentre è corsa contro il tempo per aprire in deroga la Curva Nord dell’Arechi, Iervolino ripercorre le ultime settimane: “Ci davano per spacciati, ma nelle ultime partite siamo usciti dalla zona retrocessione e ce la stiamo giocando. Abbiamo il dodicesimo uomo, una tifoseria così non ce l’ha nessuno; allo stadio abbiamo bambini e famiglie. I tifosi ci sono stati vicini anche nei momenti bui, non sono stati mai polemici e mai ostili con noi. Abbiamo messo un premio salvezza, non che ce ne fosse bisogno per aumentare la concentrazione e la motivazione dei ragazzi, ma per sugellare una cosa incredibile che ci stanno facendo vivere”.

Il 19 maggio Iervolino piomba a sorpresa in allenamento e pranza con la squadra. Lo imita Nicola che per stemperare la tensione porta tutti a cena con familiari al seguito ed alla vigilia dichiara: “Quando presidente e ds mi hanno contattato mi assicurarono di volerci credere. Io ho provato immediatamente gli stessi brividi perché la sfida era talmente incredibile e motivante che non ci ho pensato un secondo. In occasione della prima partita sono stato travolto dall’entusiasmo e dalla passione della gente, dalla disponibilità dei ragazzi che sono stati straordinari. Il 6 aprile, prima di scendere in campo a Genova, avevamo 12 punti di svantaggio, ora siamo qui e in grado di poter sfruttare l’ultima per poter raggiungere qualcosa che sarebbe davvero gratificante, una storia che meriterebbe il desiderio di essere raccontata”.

Salerno è col fiato sospeso; tramontata l’ipotesi maxischermo in Piazza della Libertà, si annuncia il pienone all’Arechi. Arriva la tegola Sepe che si ferma per il problema al muscolo del polpaccio che si riproporrà anche a fine 2022. La coreografia “La Storia Continua” è da brividi e fa il giro del mondo in poche ore. La Salernitana però, non scende in campo, l’Udinese fa un boccone degli avversari. Non c’è partita, i bianconeri vanno sullo 0-3 nel primo tempo e piomba il gelo sull’Arechi. Dopo i punti persi con Cagliari ed Empoli la paura di un’atroce beffa è grande e ben presto le attenzioni si spostano dai protagonisti in campo ai dispositivi mobili. Trentamila persone in uno stadio seguono una gara che si gioca a mille chilometri, Venezia-Cagliari. I lagunari fanno parte della storia granata in maniera indissolubile: promozione a braccetto nel 1998 e nel 2021, playout nel 2019 con salvezza di entrambe. Ma quanto succede quel 22 maggio va oltre ogni immaginazione. Il Cagliari non riesce a sfondare contro un avversario già retrocesso e quando al “Penzo” arriva il triplice fischio l’Arechi esplode di gioia, paradossale dopo una sconfitta interna per 4-0. La Salernitana si salva nella maniera più incredibile e inattesa, cancella la retrocessione di Piacenza e conquista per la prima volta nella sua storia una permanenza in massima serie. Nicola compie l’ennesima impresa sportiva con una salvezza a 31 punti, la quota più bassa da quando esistono i 3 punti.

Iervolino è euforico:Siamo in Serie A grazie a voi, ora basta stare zitti, facciamo sentire la voce. Siete straordinari, nessuno pensava il 31 dicembre che avremmo fatto un’impresa del genere, nessuno lo immaginava. Io sì, sapevo cos’erano i salernitani, l’orgoglio, la gioia. Siete la migliore tifoseria italiana, i ragazzi hanno fatto una impresa straordinaria, il mister Nicola, il direttore Sabatini, tutti i componenti dello staff, ma soprattutto voi. Ora vi faccio una promessa, dobbiamo fare sempre di più. Questa è la squadra che mi somiglia, noi siamo la Salernitana!!!”

Maurizio Milan conferma il potere del suo amuleto: “La cravatta granata non l’ho più tolta dalla vittoria di Genova, è stata una compagna di viaggio e di emozioni, anche stasera, nonostante il risultato. La squadra ha vissuto emozioni molto forte, partite sentite e al cardiopalma”.

Il DS Sabatini: “È la mia miglior performance e la cosa mi legittima a continuare. Se non fosse accaduto, mi sarei messo fortemente messo in discussione. Mentre maturava la sconfitta pensavo a cosa fare dopo, fortunatamente il Venezia ha fatto una partita seria e ho dovuto far tramontare questo pensiero. Dedico la salvezza a mio figlio, dovrei dire anche a mia moglie, mi sembra corretto, ma ci sono tante persone che meritano una dedica”.

Nicola commenta così l’impresa: “La vittoria è dedicata a tutti quelli che hanno creduto e generato positività, alla mia famiglia. Sono contento per il presidente e il ds e soprattutto ai miei ragazzi, hanno vissuto tre mesi e mezzo incredibili. Solo stasera hanno sentito un po’ di peso, per il resto hanno risposto alla grande”.

In città esplode l’entusiasmo e cresce la fiducia verso il futuro. Il tatuaggio 7% impazza sui polpacci dei calciatori e dei tifosi. Sulle cronache nazionali ed estere si celebra una salvezza che sfugge alle leggi del calcio. Ribery annuncia la permanenza in granata mentre Bonazzoli mantiene la promessa ed offre brioches-gelato ai tifosi. Il giorno dopo la salvezza inizia a circolare il nome di Edinson Cavani mentre tiene banco il rinnovo di Milan Djuric, in scadenza il 30 giugno. La società pianifica il ritiro in terra austriaca, con Nicola e Sabatini che sembrano avviati verso uno scontato rinnovo di contratto, come annunciato da Iervolino. La Salernitana riscatta Mikael dallo Sport Recife mentre in massima serie approda per la prima volta il Monza che piega il Pisa nella finale playoff di Serie B.

Giugno

La conquista della salvezza fa presagire ad un giugno tranquillo incentrato sulla programmazione della stagione 2022-23. Ed invece arriva, come un fulmine a ciel sereno, l’addio a Walter Sabatini. Un burrascoso addio, un evento che lascia la tifoseria sotto shock. L’idillio si rompe, così come la fiducia tra l’ex DS ed il presidente Iervolino. Il comunicato ufficiale non lascia spazio a ripensamenti: “L’U.S. Salernitana 1919 e il Direttore Sportivo Walter Sabatini rendono noto di non proseguire il rapporto di lavoro per la stagione calcistica 2022-2023. Ringraziandolo per il lavoro svolto e l’impegno profuso la Società augura al Direttore Sabatini le migliori fortune professionali”.

sabatini

Il club invia una Pec in cui revoca formalmente la proposta di rinnovo che era stata già formulata, così come era stata formulata anche al tecnico Nicola. Le attenzioni sui reali motivi si focalizzano su una clausola presente nel contratto di Lassana Coulibaly, inserita dalla precedente gestione, ma per Iervolino non ci sono le condizioni per andare avanti. E inizia uno stucchevole botta e risposta che in parte macchia l’impresa sportiva appena compiuto. Così Sabatini: “E’ stata imbrattata una tela del Caravaggio, ma non è certo qualche schizzo di fango sulla tela che può sminuire un’opera d’arte; è una triste fine per un’avventura che ci ha fatto esplodere di gioia. È tutto figlio di un equivoco. Nel caso di Coulibaly, assurto agli onori delle cronache, rifarei cento volte tutto. Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana, messo a repentaglio da una clausola secondo cui il ragazzo poteva liberarsi a 20mila euro in B e a 1,7 milioni in A: un accordo che ovviamente non avevo fatto io. Il presidente, perfettamente al corrente di tutto, come l’ad Milan, mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore, e io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti. Stava a lui decidere se accettarle o se perdere Coulibaly. In passato, sul tema delle commissioni ho fatto battaglie di principio, nobilissime ma alla fine anche dannose”.

La replica di Iervolino: “Avevo deciso di non parlare perché i panni sporchi si lavano in famiglia. Poi ho letto le parole di Sabatini e ho sentito il dovere di rispondere. Sabatini crede di prendere tutti per stupidi ma di equivoco c’è solo lui. Pensa di essere più intelligente, ma è stato bugiardo. Abbiamo litigato perché non accetto queste storture”.

Il nome in pole per la sostituzione di Sabatini è quello di Bigon, ma si parla anche di Gianluca Petrachi. Intanto il 3 giugno rinnova Davide Nicola. La Lega Serie A ripartisce i dividendi dei diritti tv ed al club granata arrivano quasi 30 milioni di euro. L’ottimo finale di stagione ha poi attirato le attenzioni su Ederson che piace ad Inter ed Atalanta.

Il 9 giugno Iervolino scioglie le riserve e affida la Direzione Sportiva a Morgan De Sanctis che firma un triennale. Dalla Roma arriverà anche il caposcout Simone Lo Schiavo mentre il 18 giugno fa l’ingresso nell’organigramma Giulio Migliaccio come collaboratore tecnico. Il 10 giugno Comune di Salerno e Salernitana appongono la firma sul rinnovo per la convenzione all’Arechi, stadio che il club punta a ristrutturare per ottenere la licenza Uefa e ospitare gare internazionali.

A pochi giorni dal compleanno della “Bersagliera” c’è poi spazio per scoprire alcune targhe al “Vestuti”. La dedica è per Bruno Somma e Fulvio De Maio. Ufficializzate le date del ritiro in Austria (dal 4 al 20 luglio), è tempo di mercato. Dopo l’addio di Sabatini si allontana la conferma di Simone Verdi, mentre per Milan Djuric il club non formula proposte di rinnovo. Non ci saranno i riscatti di Ranieri e Ruggeri rispettivamente da Fiorentina e Atalanta. Saluta il capitano della promozione, Francesco Di Tacchio, che sposa il progetto Ternana; vanno via anche Belec ed Obi.

Le conferme sono in mediana: Lassana Coulibaly e Bohinen rinnovano e cancellano clausole pericolose che ne favorirebbero una partenza. Radiomercato gracchia i nomi di Pinamonti e Joao Pedro,

Il 19 giugno 2022 la Salernitana compie 103 anni: all’Arechi si gioca una sfida tra vecchie glorie granata e la nazionale cantanti, mentre fioccano le iniziative in città.

Il 24 giugno la Serie A svela il calendario 2022-23, un torneo con inizio anticipato e sosta lunga per lasciare spazio a Qatar 2022. Il debutto è a Salerno con la Roma, ma per fortuna senza squalifica dei distinti derivante dai disordini con l’Udinese che sarà scontata nella sfida di Coppa Italia col Parma.

A fine mese è ufficiale l’addio da Milan Djuric, che dichiara: “La mia priorità è stata sempre quella di continuare a Salerno come dimostrato in campo fino all’ultimo secondo che ho indossato la maglia granata; ho letto tante notizie false in queste settimane tra cui che io prendessi tempo per decidere ma invece molto semplicemente le cose si fanno in due e quando le visioni del presente e del futuro sono differenti è inevitabile trovare un’altra soluzione”.

Salernitana Fiorentina esultanza djuric

Il club lancia la prima campagna abbonamenti targata Iervolino; non mancano polemiche sui prezzi con la politica locale che si attiva per una correzione al ribasso. Il mese di giugno si chiude con un’offerta allo Spezia per Giulio Maggiore, uno dei primi colpi della Salernitana 2022-23. Ora visite mediche e prime foto alla volta dell’Austria.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News