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La Salernitana e la sessione di gennaio: in granata più meteore che certezze

Il mercato di gennaio può essere, per molte squadre, l’occasione per alzare l’asticella o porre rimedio agli errori commessi in estate. Negli ultimi anni la Salernitana si è mossa, e non poco, durante il primo mese dell’anno, non sempre però scegliendo gli innesti giusti, badando a volte più alla quantità che alla qualità.

Nella stagione del ritorno in cadetteria (2015/16) a metà campionato arrivarono ben nove acquisti: Zito, Prce, Bagadur, Ceccarelli, Oikonomidis, Ronaldo, Gatto, Bus e Tounkara. Tutti riuscirono a contribuire alla salvezza, ma solo il primo di questi ha avuto una più lunga militanza a Salerno. Nel gennaio del 2017 il ds Fabiani operò sul mercato portando alla corte di Bollini Gomis, Bittante, Minala e Sprocati, qualitativamente un bottino decisamente migliore. L’unica delusione fu il terzino arrivato in prestito dal Cagliari. All’alba del 2018 Colantuono ricevette tre innesti: Casasola, Monaco e Palombi. Il difensore arrivato dall’Alessandria è stata una piacevole rilevazione, restando punto fermo fino allo scorso anno, gli altri due svestirono il granata senza lasciare il segno. Esattamente un anno fa il subentrato Angelo Gregucci dovette accettare i no di due big come Ceravolo e Dezi, ritrovandosi con Lopez al posto di Vitale, con lo sconosciuto Memolla, con un Minala ter, decisamente deludente, e con il veterano Calaiò, all’ultimo acuto da calciatore e ora dirigente del settore giovanile.

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