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Lega B, incontro arbitri-società: Mezzaroma e Ventura fanno sentire voce dei granata

Salernitana e arbitri, il rapporto si è fatto più teso. L’incontro odierno svoltosi a Firenze tra calciatori, allenatori e direttori di gara, assieme ai loro vertici, ha contribuito a un chiarimento tra le parti e a una distensione.

L’ippocampo ha fatto sentire le sue ragioni, con la presenza di Marco Mezzaroma e Gian Piero Ventura, che ha lasciato al suo vice e al preparatore atletico la conduzione dell’allenamento mattutino. Il co-patron granata ha avuto modo di rappresentare le istanze della Salernitana direttamente con Emidio Morganti, designatore della CAN B, peraltro presente sugli spalti dello stadio Menti di Castellammare in occasione della penultima partita disputata da Di Tacchio e soci. All’incontro ha preso parte anche Marcello Nicchi, presidente dell’AIA.

Con la nota in cui la società annunciava il silenzio stampa nell’immediato post-partita del match contro l’Ascoli (“Il club, prendendo atto e rispettando le decisioni arbitrali che anche oggi per l’ennesima volta hanno condizionato fortemente la gara penalizzando i granata, comunica di essere in silenzio stampa”, nda) si è diffuso un certo malcontento per il trattamento subito dai direttori di gara. Il gol di Gondo annullato, risultato regolare poi alla visione dei replay, unitamente a qualche decisione controversa presa dagli arbitri in partite precedenti (Venezia, ma non solo) ha mandato su tutte le furie ogni componente del cavalluccio. Va ricordato, però, anche come i ben quattro rigori assegnati in campionato alla Salernitana – tutti trasformati da Kiyine – le abbiano permesso di guadagnare sei punti (la vittoria di Trapani e i pareggi interni contro Chievo, Frosinone e Perugia).

Insomma, la verità sta sempre nel mezzo e quello dei torti arbitrali non può essere un ritornello buono per tutte le stagioni… di crisi. Che, almeno in casa Salernitana, nelle ultime stagioni in cadetteria sono arrivate in momenti ben precisi del calendario, sempre uguali tra loro. Motivazioni più approfondite, dunque, vanno ricercate certamente in altri ambiti per unirle alle pur acclarate decisioni arbitrali che hanno penalizzato il club granata in talune occasioni.

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