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Lotito verso il Senato, l’accusa di Grasso (LeU): “Norma ad personam in giunta notturna”

Nel bene e nel male, dal calcio alla politica, Claudio Lotito riesce sempre ad essere protagonista e a dividere. Il co-patron della Salernitana sta combattendo la sua battaglia estiva per un posto in Senato con due anni di ritardo, rispetto alle elezioni del 2018 che lo videro sconfitto (candidato nel collegio Campania 1, quello di Avellino-Benevento-Caserta) per pochi voti. Almeno, quel che ha sempre sostenuto lui stesso. Per questo motivo, fin dalle ore immediate all’ufficializzazione dei risultati, iniziò a presentare una serie di ricorsi che quattro giorni fa hanno trovato un risultato concreto: la giunta del Senato ha approvato quello presentato dal senatore di Forza Italia (partito per il quale Lotito si era candidato), Adriano Paroli. Ora sarà una seduta pubblica del Senato a stabilire se toccherà a Lotito il posto in senato lasciato libero da Vincenzo Carbone, passato con Italia Viva.

Le reazioni del mondo politico non si sono fatte attendere. Particolarmente dura quella di Pietro Grasso (foto a destra), ex presidente del Senato e fondatore di Liberi e Uguali, nonché membro della stessa giunta del Senato in questione. Grasso ha scritto un lungo commento sulla questione che è stato pubblicato ieri sul Fatto Quotidiano: “Martedì, durante una seduta notturna, la Giunta a maggioranza ha votato per far diventare senatore Lotito al posto del senatore Carbone. Ambedue candidati di Forza Italia, anche se Carbone è transitato recentemente in Italia Viva. Deciderà l’Aula, ma è bene che questa scelta avvenga nella consapevolezza dell’opinione pubblica, che di questa storia poco conosce. La Giunta in oltre due anni di verifiche sulle circa 5mila sezioni della Campania, ha notato anomalie e difformità in ben 457 sezioni. Ha rilevato che le schede di alcune sezioni sono state erroneamente distrutte, ma per fortuna sono ancora consultabili le relative tabelle e i verbali di scrutinio. Ha quindi rettificato i dati anche procedendo al riconteggio di oltre 2600 schede. La Giunta ha accertato inequivocabilmente che i dati di proclamazione non sono corretti. La prima relazione sulla Regione Campania, presentata dal senatore Malan – di Forza Italia – sancisce proprio questo, e prevede la giusta conseguenza del nuovo calcolo. Né il senatore Carbone né Lotito sono gli assegnatari del seggio: con i dati rettificati spetta a De Cristofaro di Liberi e Uguali. Non ci sono possibilità di interpretazioni à la carte. Può non piacere, ma è legge”, la sintesi della prima parte del lungo intervento dell’ex magistrato, che tira in ballo anche “interessi di parte e trasversalismi” che avrebbero – a suo dire – influenzato la vicenda: “Il centrodestra – che dopo il passaggio di alcuni senatori Cinque stelle alla Lega ha la maggioranza in Giunta – affossa la relazione del proprio senatore Malan, al quale va riconosciuta la correttezza di aver sostenuto che il seggio di Forza Italia va attribuito a LeU, individua un nuovo relatore (sempre di FI, il sen. Paroli), e approva l’accoglimento del ricorso Lotito. Un ricorso che disegna una modalità di calcolo estranea alla legge, anche se corredata di pareri autorevoli. Per accettare quelle motivazioni dovrebbe esserci una norma che non c’è. Se si applicasse la “norma Lotito” a tutte le regioni si dovrebbe ridisegnare la composizione del Senato. Spero in un sussulto di dignità del Senato e quindi nel riconoscimento dei dati frutto del lavoro di attenta verifica svolto, nel ripristino della legalità e nel rispetto del voto popolare”.

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