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“No alla multiproprietà”. Sindaco Palermo la vieta nel bando per assegnazione titolo sportivo in D

“No alla multiproprietà”. Un segnale importante quello che vuole lanciare il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Il primo cittadino è intenzionato a vietare la possibilità che si possa insediare una proprietà che abbia già come riferimento soggetti già presidenti di altri club in altri tornei, al punto da porlo come cardine del bando comunale per l’assegnazione del titolo sportivo per la Serie D della squadra siciliana. Per avviare la procedura si attende, chiaramente, l’ufficialità della non iscrizione del Palermo in Serie B, ma il sindaco avrebbe già le idee chiare sulle linee guida dell’avviso pubblico.

Nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, dunque, uno degli argomenti principali proposti da Orlando, per il bando comunale, sarebbe il no alla “multiproprietà”. Un elemento che escluderebbe tanti potenziali candidati, a partire da Massimo Ferrero qualora non riuscisse a vendere la Sampdoria e rappresenta un’ulteriore stretta rispetto a ciò che è accaduto lo scorso anno a Bari, dove ad aggiudicarsi il titolo sportivo fu la famiglia De Laurentiis o come tanti anni fa è capitato a Lotito con la Salernitana.

Proprio il bando della squadra pugliese, condotto dal sindaco Decaro, fungerà come modello per quello palermitano. Verrà richiesto ai soggetti interessati l’iscrizione in D, l’ammissione alla Figc e un piano sportivo triennale per agguantare la categoria perduta (la B). E soprattutto tempistiche rapide. A Bari l’avviso venne pubblicato il 23 luglio e chiuso poco più di una settimana dopo e Orlando ha intenzione di fare il prima possibile. Dopo il primo parere della Covisoc (domani, 4 luglio) ci sarà la prima accelerata con l’obiettivo di pubblicare l’avviso pubblico subito dopo il Consiglio federale che il 12 luglio ratificherà in via definitiva le iscrizioni.

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